Il caso Zantac
“provoca il cancro e lo sapevano da 40 anni”
Il farmaco per il bruciore di stomaco Zantac è stato ritirato dal mercato nel 2020.
Una brutta storia iniziata nel 2020 ma che rischia di presentare il conto ora.
Zantac, il farmaco contro bruciori di stomaco e reflusso gastrico ritirato un paio di anni fa perché sospettato di avere effetti cancerogeni, sta provocando un terremoto tra i titoli farmaceutici.
Cosa era successo
Zantac, che contiene la ranitidina, una sostanza che riduce la quantità di acido nello stomaco, era usato fino al 2019 per curare gastriti e ulcere.
Distribuito da varie multinazionali, è diventato il medicinale più venduto al mondo nel 1988 e uno dei primi farmaci in assoluto a superare il miliardo di dollari di vendite annuali.
Ma nel 2020 la Food and Drug Administration (Fda) statunitense lo ha ritirato dal mercato perché si è scoperto che conteneva una sostanza potenzialmente cancerogena.
In seguito, negli Usa sono state presentate più di 2.000 cause contro le case farmaceutiche che hanno commercializzato in passato il farmaco.
Da allora Gsk e Sanofi sono in attesa di un procedimento legale.
FONTE: startmag.it
Glaxo ha nascosto per 40 anni
la pericolosità cancerogena dello Zantac
Zantac è un noto farmaco che per circa 40 anni è stato comunemente utilizzato per combattere il reflusso gastroesofageo e anche per il trattamento dell’ulcera peptica.
E’ composto da ranitidina, una molecola costruita in laboratorio nel 1978 dagli scienziati dei laboratori della Glaxo.
Glaxo era una piccola azienda farmaceutica britannica che oggi è un colosso multinazionale ed è la 10ª industria farmaceutica del mondo.
La ranitidina divenne presto nel mondo il farmaco più prescritto fino al 1988, quando iniziò in modo lento e graduale ad essere sostituita dall’omeprazolo.
Tra 2019 e 2020 lo Zantac è stato ritirato dal mercato e infine vietato al commercio per la presenza nel farmaco di una sostanza cancerogena.
Oggi una notizia molto importante pubblicata da Bloomberg BusinessWeek aggiunge un ulteriore tassello alla vicenda: secondo il colosso dell’informazione newyorkese, infatti, la proprietà e i vertici di Glaxo sapevano della pericolosità del farmaco.
Secondo l’inchiesta di Businessweek, infatti, esistono centinaia di documenti che mostrano come il produttore del farmaco abbia taciuto su questi rischi per 40 anni, mentre ufficialmente smentiva l’ipotesi che il farmaco potesse provocare tumori.
FONTE: meteoweb.eu