Zaia e mortalità Covid
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AIFA: “Dati inutili, il sistema è completamente inefficiente”

Zaia sapeva della bassa mortalità del Covid.

Oggi, abbiamo un’ulteriore conferma che le agenzie governative che ci dovrebbero dare la sicurezza dei dati che producono, siano davvero reali e corretti invece, scopriamo che sono altamente “inutili e privi di ogni credibilità”.

A dichiararlo in un’intervista a “La Verità”, è stato il Professor Alberto Donzelli, che ha analizzato l’ultimo rapporto dell’AIFA.

Il professore, presiedendo la commissione scientifica che ha esaminato appunto questo rapporto ha denunciato: 

“Gli effetti avversi citati sono circa 4.650 volte in meno persino rispetto ai riscontri di Moderna. Il sistema è completamente inefficiente”.

Sostanzialmente sono oltre due anni che i vari governi Conte, Draghi e il ministro “della malattia” Speranzaci prendono in giro sui dati veri ed effettivi a favore invece, di questa smisurata macchina economica che ha impoverito tutti noi.

Al Prof. Donzelli gli faceva già eco nel dicembre 2021, la giurista Elisabetta Frezza che dichiarò: 

“Siamo privati dei mezzi di sostentamento fisico e intellettuale e tutto sulla base di una premessa indimostrabile. Il senso di continuare ad analizzare e interpretare i fatti sta nella necessità di capire come e perché bisogna ostinatamente resistere senza farsi inghiottire dal film, ma di seguire la trama con uno sguardo il più possibile lucido”.

“In quel film, che altro non è che la realtà attuale”, spiega la giurista: “si giocano le nostre vite e quelle dei nostri figli”.

Continuiamo a non sapere come siano redatti i contratti tra le case farmaceutiche e i governi, ma soprattutto non capiamo del perché occultare i componenti che costituiscono l’amalgama dei sieri.

Prontamente arriva oggi la dichiarazione della commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, che dice: 

“Per garantire al meglio la nostra preparazione comune contro il Covid in autunno e inverno, gli Stati membri devono disporre degli strumenti necessari. Ciò include i vaccini adattati alle varianti, come e quando saranno autorizzati dall’Agenzia europea per i medicinali” (Ema)”.

Nasce così un dubbio: perché in Italia si sta procedendo insistentemente con lo sfoltire la parte rimanente delle 330 milioni di dosi, se non sono aggiornate, visto che arriveranno nuovi sieri adattati alle nuove varianti BA.4 e BA.5 Omicron?

Non è dato saperlo anche perchè in questi giorni, sempre dall’America per bocca di Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and infection disease (Niaid) di Washington e guida della task force istituita dalla Casa Bianca, è ripartita la litania di allarme che dichiara: 

“Il Covid ci ha preso in giro per due anni e mezzo, sarebbe scorretto e prematuro pensare che la pandemia sia già finita”.

In realtà ad essere finita è la pazienza di tanti, molti, anche tra chi ha voluto credere all’unica verità raccontata, a senso unico, da tutti questi soggetti che, vedendo l’acutizzarsi dei fenomeni improvvisi di reazioni avverse e l’incremento esponenziale dei decessi per “morte improvvisa”, iniziano a porsi severe riflessioni.

L’ottuagenario Fauci intervistato da Giuseppe Sarcina sulle pagine del Corriere della Sera ha spiegato: 

“Siamo tutti stanchi, ma dobbiamo mantenere la guardia alta in vista dell’inverno. E nel frattempo fare attenzione al vaiolo delle scimmie. Non possiamo escludere uno scenario simile a quello dell’Aids, anche se ora abbiamo molti strumenti in più. Parlare di fine pandemia, però, è scorretto e prematuro, basta vedere i numeri delle ospedalizzazioni. È comprensibile che la gente sia stanca e voglia tornare alla normalità, ma faremmo meglio a essere cauti. Ogni volta che abbiamo pensato fosse finita, è arrivata un’altra ondata. Non dobbiamo abbassare la guardia, perché non siamo in grado di prevedere cosa accadrà il prossimo inverno”.

Invece chi sapeva già tutto dall’inizio è lui, il Presidente del Veneto Luca Zaia che alla festa della Lega di inizio agosto ha dichiarato:

Il Covid ha una bassa mortalità. Noi lo sapevamo dal primo giorno” (Video nei link sotto).

Quindi Sig. Zaia, i lockdown, la corsa a spendere miliardi per ospedali, macchine nuove, sieri di cui oggi ne vediamo i risultati con l’escalation di morti improvvise, quelle si sono con alta mortalità e, un aumento e soprattutto di soggetti che rimarranno devastati dalle reazioni avverse per tutta la loro vita, visto che lei ha detto pubblicamente che lo sapeva, perché non lo ha impedito che tutto questo accadesse?

O lei è un “visionario” o se davvero come ha dichiarato lo sapeva, ma si rende minimamente conto del danno che avrebbe potuto impedire ed invece ha lasciato che le libertà costituzionali e la dignità dei cittadini, venissero calpestate in favore del profitto di una “piccola élite” sulla pelle di milioni di cittadini di tutto il mondo?

Insomma, prepariamoci a sentire tutto il contrario di tutto perché tutta questa gente, politici, “tele virologi della speranza”, opinionisti “imbonitori”, non sono in grado di prevedere cosa accadrà, ma sono in grado però di prevedere che quando viene scoperta la verità, purtroppo a discapito di chi si ammala con effetti avversi, bisogna inventarne subito un’altra per mantenere vivo l’allarmismo e il senso di paura nelle persone.

Il 25 settembre quando saremo dentro la cabina elettorale, pensiamo davvero con il cervello a chi daremo il nostro consenso, perché poi quando si sbaglia, ci si ritroverà ad avere questa tipologia di soggetti che, seppure abbiano cloroformizzato una buona parte della loro platea, non riusciranno a “far morire di vaccino” la rimanente. 

Articolo scritto da: Andrea Caldart

Link Utili:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2022/08/09/covid-kyriakides-in-autunno-vaccini-adattati-a-varianti_4a6d1356-9047-4a20-b9c4-746f82708476.html?fbclid=IwAR2JjJS51ulTvZEz-g-Vprd1fiUYfARksrrq9Xcn72-8F9nI0YM41n19b14

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Fonte: Quotidiano Web

Zaia sapeva della bassa mortalità del Covid
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