12 decessi under 60 nelle ultime ore, il più giovane era uno sportivo 37enne
Il dramma di Nicolò: malore mentre pedala, muore tra le braccia di un amico
La tragedia lungo i sentieri del parco dell’Alta Garda: la vittima aveva solo 37 anni
Ucciso da un malore improvviso mentre, in sella alla sua mountain bike, percorreva i sentieri dell’Alta Garda. È il tragico destino di Nicolò Adami, 37enne di casa a Sommacampagna, nel Veronese.
Il 37enne era in compagnia di un amico: stavano affrontando il sentiero che da Vesio porta a Passo Nota, sopra l’abitato di Tremosine. Erano circa le 13 di sabato quando, durante una salita, il compagno di escursione di Nicolò non l’ha più visto. Immediatamente si è allarmato ed è tornato indietro a cercarlo. Dopo pochi metri la tragica scoperta: il 37enne era riverso a terra, esanime.
Scattata la chiamata ai soccorsi, sono state inviate un’eliambulanza e le squadre del soccorso alpino. Inutili, purtroppo, i tentativi di far ripartire il cuore del giovane: i sanitari, una volta arrivati sul posto, non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso.
Nessuna autopsia è stata disposta: medici e carabinieri avrebbero pochi dubbi sull’origine naturale del decesso, causato – molto probabilmente – da un infarto. La salma di Nicolò Adami è quindi stata restituita ai familiari.
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Malore durante un’immersione: morto 55enne allievo di una scuola per sub
La tragedia nelle acque al largo di Torvaianica. Inutili i soccorsi. Lunedì l’autopsia sull’uomo
Tragedia nelle acque antistanti Torvaianica. Un allievo di una scuola per sub della zona è morto nella mattinata di sabato 16 luglio, a seguito di un malore durante un’immersione di gruppo, regolarmente programmata, comunicata (come da ordinanza) alla capitaneria di porto e autorizzata per questa mattina.
Raggiunte le cinque miglia al largo di Torvaianica il gruppo si è immerso all’altezza delle secche di Tor Paterno, meta preferita di gran parte delle scuole di diving della zona: dodici le persone presenti, compresi gli istruttori. Dopo qualche minuto però è scattato l’allarme: un allievo, un romano di 55 anni, ha accusato un malore, faticando a riconquistare la superficie insieme ai compagni.
Immediato l’allarme con la richiesta ai soccorsi: sul posto sono intervenuti la guardia costeria, un gommone della polizia di stato e una motovedetta della guardia di finanza. Soccorso e trasportato a riva, i tentativi di rianimare l’aspirante sub si sono rivelati vani, rendendo inutile anche il trasporto in elicottero verso la Capitale. Secondo i primissimi accertamenti si sarebbe trattato di un malore. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia che, secondo quanto si apprende, si svolgerà nella giornata di lunedì.
Da prassi gli uomini della capitaneria di porto di Roma stanno procedendo a raccogliere le testimonianze di tutti i presenti, compagni di corso del 55enne. Obiettivo è capire se tutte le misure di sicurezza previste siano state rispettate. L’immersione era stata regolarmente comunicata così come previsto dall’ordinanza emessa dalla capitaneria e al momento non sembrerebbero emergere particolari responsabilità in capo alla scuola di diving.
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Ha un improvviso malore e si accascia a terra durante un’escursione in montagna, muore un 54enne
La tragedia è avvenuta in val di Zoldo. I presenti hanno subito avviato le manovre di rianimazione, poi sono subentrati i soccorritori arrivati in elicottero. Per l’escursionista di 54 anni non c’è stato nulla da fare
Un 54enne è morto, fatale un malore durante un’escursione sul Monte Ponta. Nonostante il rapido intervento, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
L’allerta è scattata intorno alle 11 di domenica 17 luglio, quando la Centrale del Suem ha attivato il soccorso alpino della val di Zoldo per un escursionista colto da malore, mentre in compagnia, partito da Brusadaz, risaliva il sentiero numero 499 del Monte Ponta.
Un 54enne di Mogliano Veneto (Treviso), ha lamentato un improvviso dolore toracico e si è poi accasciato a terra.
E’ stato subito assistito dai presenti, i quali hanno inoltre immediatamente interessato la macchina dei soccorsi.
E’ decollato l’elicottero di Dolomiti Emergency con a bordo l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso: il personale è sbarcato nelle vicinanze e così è tempestivamente subentrato nel portare avanti le manovre di rianimazione.
Purtroppo, però, per l’escursionista non c’è stato nulla fare. La salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata a valle per essere affidata al carro funebre.
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Malore durante la corsa: muore 40enne
Villaputzu. Il corpo di un uomo è stato trovato da un cittadino che percorreva una strada vicino a Villaputzu, nel sud Sardegna.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. L’uomo di circa 40 anni sarebbe deceduto per un malore durante la corsa mattutina. Al momento sono in corso le indagini per risalire al nome della vittima.
Scrive il sindaco di Villaputzu, Sandro Porcu: “Con grande dispiacere abbiamo appreso la notizia della morte di un giovane turista, presumibilmente straniero, accaduta stamane in zona Murerau, verosimilmente a causa di un improvviso malore. L’uomo, di circa 40 anni, non aveva con sé documenti, non è stato quindi ancora possibile identificarlo e contattare la sua famiglia. Chiediamo a tutti, in particolare alle strutture ricettive, la massima collaborazione, affinché si possa presto risalire alla sua identità”.
“Per qualsiasi segnalazione è possibile scrivere in privato sulla pagina del comune o rivolgersi ai carabinieri della stazione di Villaputzu. L’amministrazione comunale esprime tutto il suo cordoglio per questo tragico avvenimento”, conclude il primo cittadino.
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Stroncata da un malore alla vigilia del compleanno, trovata morta dal padre
Serena Serafin, infermiera di Mansuè, aveva 54 anni e lavorava presso l’ospedale di Pordenone. Sabato si è svolto il funerale in una chiesa parrocchiale gremitissima. Presente anche il sindaco Leonio Milan
Una donna conosciuta e ben voluta, la sua morte ci lascia profondamente rattristati»: poche parole, quelle espresse dal sindaco di Mansuè, Leonio Milan, che descrivono appieno il grande cordoglio della sua comunità per l’improvvisa scomparsa, ad appena 54 anni, di Serena Serafin, infermiera dell’ospedale di Pordenone, scomparsa qualche giorno fa, alla vigilia del suo compleanno, a causa di un malore. Sabato 16 luglio, si sono svolti, presso la chiesa parrocchiale di San Mansueto, i funerali, molto partecipati e sentiti. Serena lascia il marito, Giuseppe Gerotto, i figli Anna (che ha seguito le orme delle madre divenendo a sua volta infermiera) e Giovanni, la madre Ivana e il padre Enrico che l’ha trovata esanime (anche lui infermiere prima della pensione), qualche giorno fa, oltre ad un fratello, Luca.
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Ha un malore mentre fa il bagno con la figlia: muore un 45enne
I sanitari, intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso
Tragedia nelle acque riminesi, dove un uomo ha perso la vita. E’ successo poco prima delle 15 del 17 luglio di fronte alla spiaggia di Igea Marina, sul lungomare Pinzon, a Rimini. Dalle prime informazioni un uomo, un 45enne di origini senegalesi, stava facendo il bagno insieme alla figlia, quando improvvisamente si è accasciato in acqua.
L’uomo è stato prontamente soccorso dai bagnini di salvataggio. Sul posto si sono precipitati i soccorsi del 118 con ambulanza e auto medica, ma i sanitari – nonostante le manovre di rianimazione – non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 45enne. Immediato l’intervenuto del personale della Capitaneria di Porto. Si sospetta che l’uomo, già affetto da problemi cardiaci, sia stato colto da un malore mentre si trovava in acqua.
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Escursionista muore per un malore durante una camminata
L’uomo ha lamentato un improvviso dolore toracico e si è poi accasciato a terra
Un escursionista ha perso la vita durante una gita in montagna dopo essere stato colto da un malore. L’uomo, un 54enne di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, si è sentito male nella mattinata del 17 luglio mentre risaliva il sentiero numero 499 del Monte Ponta in compagnia di altri escursionisti. Immediato l’intervento della Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino della Val di Zoldo.
L’uomo ha lamentato un improvviso dolore toracico e si è poi accasciato a terra: il 54enne è stato subito assistito dai presenti, ai quali sono poi subentrati nelle manovre di rianimazione équipe medica e tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Dolomiti Emergency. Purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare: i sanitari hanno dovuto constare il decesso.
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Malore, si schianta in moto
Serata tragica, quella di giovedì, nel centro di Casalecchio di Reno, in via Giosuè Carducci dove c’è stata l’ennesima vittima della strada. A perdere la vita è stato Francesco Bonini, un 55enne residente a Casalecchio, poco distante dal luogo dell’impatto.
La dinamica. Erano quasi le 20, Bonini era in sella al suo motorino Honda Sh 150 e stava percorrendo via Porrettana in direzione di Zola Predosa. Ad un certo punto, però, mentre stava svoltando in via Giosuè Carducci, il 55enne ha perso il controllo del mezzo andando a schiantarsi a bordo strada. Stando alla ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale, subito accorsi sul posto, Bonini avrebbe avuto un malore che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo. Alcuni testimoni che erano in zona lo avrebbero visto, infatti, chiudere gli occhi all’improvviso poco prima di accasciarsi al suolo con lo scooter e sbattere contro un paletto metallico.
I sanitari del 118, che sono stati avvisati dalle persone che hanno assistito alla scena e anche dalle forze dell’ordine, sono sopraggiunte a Casalecchio con due mezzi: un’ambulanza ed un’automedica. L’èquipe dei soccorsi ha praticato varie manovre per aiutare il 56enne e hanno tentato di rianimarlo per oltre mezz’ora, ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Questo, secondo le forze dell’ordine, avvalora la tesi dei testimoni che Bonini abbia avuto un malore prima di schiantarsi e che sia, quindi, morto sul colpo prima ancora di impattare al suolo. I carabinieri locali, comunque, hanno fatto tutti i rilievi di prassi per accertare che la dinamica corrisponda.
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Dramma a Vigonovo: colto da malore in piazza, muore in ospedale a 47 anni
Il malore alle 15 quando il 47enne che si trovava in piazza a Vigonovo, stava tornando a casa dopo aver fatto una breve sosta in un bar. Stava per salire in bicicletta ma si è sentito male ed è crollato a terra
Colpito da un malore in piazza Vigonovo muore poco dopo in ospedale a 47 anni. È morto così Denis Furlan, residente con la famiglia in via Cimitero. A cercare di salvarlo praticandogli delle manovre di rianimazione sono intervenuti sul posto anche gli assessori Marco Nalin e Sabrina Dorio.
L’uomo però trasportato all’ospedale di Mirano poco dopo è spirato. Denis Furlan era conosciuto da tutti a Vigonovo, faceva lavori saltuari ma era sempre a disposizione di associazioni e della comunità per organizzare eventi.
Stava per salire in bicicletta ma si è sentito male ed è crollato a terra. «Sul posto« racconta il sindaco Luca Martello «sono subito arrivati anche due assessori fra cui Sabrina Dorio che lavora nel capo sanitario. Hanno cercato soccorrerlo in attesa dell’arrivo dell’ambulanza». Quando è giunto il 118 la situazione sembrava stabilizzata anche se gli operatori hanno capito che Furlan versava in gravissime condizioni. Trasportato d’urgenza al nosocomio, poco dopo è spirato.
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In barca con la famiglia, si tuffa e non torna a galla. Diportista scomparso nel Garda
A dare l’allarme è stata la moglie che ha chiamato il 1530. Nel punto in cui è stato visto per l’ultima volta l’uomo si sono immersi i sommozzatori dei vigili del fuoco che collaborano alle ricerche della guardia costiera
Intorno alle 15.40 del 17 luglio, si trovava con la moglie e i due figli piccoli sulla propria imbarcazione al largo di località Rivoltella, sopra le acque di Desenzano del Lago di Garda. L’uomo si è tuffato per fare un bagno e molto probabilmente si è sentito male. Non vedendo riemergere il compagno, la moglie ha lanciato l’allarme alla guardia costiera, chiamando il numero di emergenza 1530.
Sono iniziate così le ricerche del corpo di un diportista sceso nelle acque del lago questo pomeriggio e purtroppo non più riemerso. La guardia costiera ha subito inviato nella zona della sparizione un mezzo che era già presente nell’area del Basso Lago con compiti di vigilanza. Sul posto si è anche portata un’idroambulanza del 118 e un’unità navale dei vigili del fuoco.
Per collaborare alle ricerche sono stati inviati in elicottero un gruppo di sommozzatori dei vigili del fuoco Bologna, oltre ad altre unità navali della guardia costiera impegnate sulla sponda veronese. E tramite la Prefettura di Brescia è stato ottenuto anche l’impiego dei Volontari del Garda in possesso di strumentazioni utili per le ricerche di profondità, come sonar e rov.
In superficie, il corpo dell’uomo viene cercato con l’elicottero dei vigili del fuoco, con due unità navali della guardia costiera e con un mezzo navale dei vigili del fuoco. In profondità sono invece al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco, che si sono immersi sul punto in cui è stato visto per l’ultima volta il diportista e che sono in possesso della strumentazione in dotazione ai Volontari del Garda.
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Incidente a Pistoia, ha un malore in auto: morto uomo di 43 anni
È accaduto sulla strada provinciale Montalbano nel comune di Pistoia
Incidente a Pistoia. Un uomo di 43 anni residente nel Pistoiese è morto dopo che la sua auto è finita fuori strada sulla provinciale Montalbano nel comune di Pistoia.
L’incidente è avvenuto intorno alle 07 di mattina di sabato 16 luglio. Il 43enne, probabilmente a causa di un malore, ha perso il controllo della sua auto sulla quale viaggiava, che si è andata a schiantare su un muretto laterale, finendo la sua corsa in un fossato situato di fianco alla carreggiata.
I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul luogo dell’incidente sono accorsi anche i vigili del fuoco del comando di Pistoia, che hanno estratto la vittima dalla vettura, e i carabinieri.
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Davide Rogani morto per un malore a 54 anni: “Ora insegna il karate agli angeli”
Era istruttore di arti marziali. Lascia due figli e la moglie
Civitanova, 16 luglio 2022 – “Un grande tecnico di karate, una persona sempre cordiale e disponibile: se diceva una cosa era perché l’aveva nel cuore”. Sono le parole di Umberto Tocchetto, tecnico della società Asd Karate Kai Civitanova, sul collega Davide Rogani, venuto a mancare alle prime luci dell’alba di ieri in seguito a un malore improvviso.
Rogani, 54 anni compiuti da pochi giorni, era molto conosciuto in città proprio per la sua attività nell’ambito delle arti marziali e viveva nel quartiere di San Marone. Sposato, aveva due figli, rispettivamente di 18 e 20 anni. Era iscritto al sodalizio ‘Karate Kai’ dal 1991 e prima era stato un atleta, poi un valido istruttore che, insieme a Tocchetto, ha formato molti ragazzi civitanovesi portandoli a importanti risultati.
Infine, ha raggiunto il livello più alto della sua carriera sportiva, come ufficiale di gara e arbitro per conto della federazione mondiale. “Come atleta è stato caparbio, si impegnava davvero tanto e in questo modo è riuscito a levarsi diverse soddisfazioni – spiega Umberto Tocchetto – .
E da tecnico ha fornito alla nostra società un supporto fondamentale: ha davvero fatto e dato tanto ed era sempre disponibile con tutti.
Era una persona speciale, vera. Ciò che diceva ce l’aveva nel cuore”. Ma nel giorno del suo addio, sono in tanti a ricordarlo, dagli ex allievi agli amici, fino ai compagni di tante avventure. “Onore e disciplina ti hanno contraddistinto. Ora insegna il karate agli angeli, amico mio. Riposa in pace”. “Dove non si arriva con calci e pugni, si arriva con testa e cuore. Non ti dimenticherò mai coach”.
Fonte: Evventi Avversi News