Salvini a Strasburgo
‘stop alle norme sull’auto’
Vertice degli scettici Ue, ‘transizione verde non venga imposta’
Realismo sulla transizione verde, opposizione dura alle norme sulle auto inquinanti e su Euro 7 se non saranno riviste.
l’Italia è tra i Paesi guida del nuovo fronte.
“Evviva la transizione ecologica ma che non sia imposta per legge da Bruxelles”
è l’avvertimento lanciato dal vice premier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, arrivato in Alsazia per l’incontro.
Al tavolo, con lui, erano seduti tre ministri omologhi: il ceco – e promotore dell’iniziativa – Martin Kupka, il tedesco Volker Wissing, il polacco Andrzej Adamczyc. In video collegamento, i rappresentanti dei governi di Ungheria, Slovacchia, Romania e Portogallo.
Gli otto Paesi hanno condiviso una visione pragmatica dei dossier ambientali, a partire dallo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, già bloccato dai veti di Italia, Germania, Polonia e Bulgaria.
E’ un fronte che dirà certamente la sua: gli otto Paesi assieme costituiscono una minoranza di blocco invalicabile.
Tre i provvedimenti finiti nel mirino degli otto:
- lo stop ai motori endotermici dal 2035
- il regolamento per la riduzione di emissioni di C02 per i veicoli pesanti
- il regolamento euro 7, che prevede un ulteriore taglio degli inquinanti come il monossido di carbonio, gli ossidi d’azoto e il particolato fine, chiedendo all’industria di sviluppare motori più puliti, a partire dal 2025 per i veicoli leggeri.
Tutti e tre, così, sono destinati a non passare, nonostante la maggioranza dei 27 resti favorevole.
“La settimana prossima invieremo alla Commissione una sintesi della riunione, la proposta su euro 7 così è decisamente irrealistica”
è la trincea issata dal ceco Kupka.
Salvini ha ribadito che la vocazione
“al solo elettrico fa un regalo alla Cina, crea licenziamenti e non aiuta l’ambiente”.
dal canto suo Palazzo Berlaymont ha spiegato:
“Siamo pronti a fornire chiarimenti”
Mentre il commissario al Mercato Interno Thierry Breton ha invitato alla prudenza i produttori di veicoli di tutta Europa:
“Non prendete decisioni, aspettate la fine dell’iter”.
Insomma, si naviga a vista, sulle auto come sul resto del pacchetto Fit for 55.
Martedì al Pe va in scena il voto sulle case green. Voto che fino ad una manciata di settimane fa appariva scontato ma che, con il crescere dei malumori nei Paesi membri e nei gruppi del centro-destra, potrebbe riservare sorprese.
Da qui ai prossimi mesi, tuttavia, la strada della transizione verde si prospetta in salita.
FONTE: Ansa