Stop5G: l'azione da fare
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Luca Rech
Salute Elettromagnetica

Purtroppo, i pochi, pochissimi, cittadini sopravvissuti alla “divanite da Netflix” e alla lobotomizzazione imperante, hanno questo maledetto brutto vizio di rompere i … le scatole:
per quanto pochi, attraverso varie iniziative partite da associazioni, singoli, comitati e gruppi telegram tra i quali citiamo gli amici del canale I Guardiani del Cielo, quelli del comitato levantestop5G, il mitico Maurizio Martucci e molti altri che non cito ma che sono stati altrettanto importanti, sono riusciti a mettere in piedi una protesta su scala nazionale inondando le segreterie comunali di mail e pec chiedendo ai sindaci di dare priorità al principio di precauzione e di tutelare la popolazione non ottemperando alla richiesta di innalzamento dei limiti.

Qualcosa si è mosso, ma non basta
E’ necessario continuare a divulgare, spingere ed attuare l’azione che vi spieghiamo in questo articolo

Stop5G: l’azione da fare

Per cominciare, andiamo ad esaminare gli ultimi avvenimenti collegati al solito pacco regalo che i nostri amici al governo ci hanno gentilmente infiocchettato con l’etichetta “decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”

Gli aspetti prettamente giuridici e politici li ha affrontati con la solita maestria l’amico Maurizio Martucci quindi non staremo a tornarci sopra.
Come sempre, useremo parole chiare, senza filtri e senza indorare la pillola, per dire le cose come stanno.

Un veloce e conciso riassunto dei fatti:

Nel 2020, il governo Conte, approfittando del caos dell’emergenza Covid, col decreto legge “Semplificazioni” in ossequio agli amici della lobby delle telecomunicazioni mette i sindaci (e quindi tutti i cittadini) spalle al muro inserendo il solito comma che cambia radicalmente le carte in tavola:

“I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”

Traduzione: i bambini (cioè i cittadini che li mantengono…) possono andare giù in giardino a giocare (cioè far finta di poter dire la loro…), ma senza disturbare i grandi (i politici e le lobby amiche…) perché hanno cose importanti da fare .

A fine 2023 viene criminalmente alzato il limite di legge delle emissioni con il famigerato art. 10 della legge 30 dicembre 2023 n. 214: dopo 25 anni, il limite alle esposizioni prolungate al campo elettrico, viene praticamente triplicato portandolo da 6 V/m a 15 V/m!

Stop5G: l’azione da fare
Qualcosa si è mosso, ma non basta

Strano ma vero, per una volta qualcosa si è mosso…
Tra delibere e prese di posizione contrarie all’innalzamento dei limiti di emissioni, sono stati ben oltre il centinaio i comuni che si sono messi di traverso a tutela dei diritti dei propri cittadini.

Pochi, rispetto ai circa 8.000 comuni italiani, ma abbastanza da far drizzare le… antenne (mai termine fu più appropriato) agli amigos di cui sopra…
Hai visto mai che da 100 i comuni contrari diventino 1.000?
Di questo passo dove andremo a finire…?

La mossa attuale del governo

E così eccoci arrivati alla mossa attuale dei nostri stimati governanti: propinandoci la solita solfa del

“ce lo chiede l’Europa”

e dei

“miliardi che andremmo a perdere di fondi europei del PNRR per il 5G”

nel già citato decreto legge nr 60 del 7 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nr. 105/2024, due senatori di Forza Italia, Guido Quintino Liris e Vita Maria Nocco, presentano un emendamento che bla, bla,bla, (vi risparmio la solita sfilza di riferimenti normativi) consente ai gestori di installare antenne e tralicci dove gli pare e piace,

“anche in deroga ai regolamenti comunali previsti dalla legge quadro del 2001 sulla protezione dei campi elettromagnetici”

Lo volete in parole ancora più chiare?

Cari cittadini, non importa se precedentemente, in un momento di debolezza, avevamo prodotto norme o regolamenti che in qualche modo potevano rappresentare una pur blanda forma di tutela della popolazione verso lo strapotere delle aziende di telecomunicazione… da oggi in poi questi signori saranno autorizzati a infischiarsene e ad agire come meglio gli pare e piace

Capito amici elettromagnetici?

Appena qualche suddito si azzarda ad alzare la testa, i nostri benefattori al governo ci tengono a fargli sapere che la cosa non va bene e per togliergli ogni dubbio non esitano a cancellare in quattro e quattr’otto ogni genere di sia pur minimo ostacolo sulla folle corsa dell’irraggiamento più totale ed assoluto di tutti noi, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento.

  • Con buona pace del principio di precauzione, dei piani antenne, del rispetto dei siti sensibili come asili, scuole, ospedali…
  • Alla faccia del Marchese Del Grillo e del suo celeberrimo “io sono io e voi non siete un cazzo!”.
  • Qualcosa non ti sta bene? Ti zittisco con un decreto!
  • Questo è quello che sta succedendo in questi giorni…però…però, però…a dirla tutta…a me la voglia di rompere i…le scatole non mi è mica passata!
  • E quindi…che si fa? Gliela facciamo passare liscia così…come se nulla fosse? No?

Stop5G: l’azione da fare
Oggi è il momento di agire!

Alziamoci da quel dannato divano e cominciamo a farci sentire!

Non ci sono scuse: vi chiederemo un’azione semplice e alla portata di tutti, nessuno escluso!

La politica dall’alto non esiste più, è morta e sepolta da tempo e il disprezzo più assoluto per l’opinione della popolazione e per gli impatti che le decisioni prese “dall’alto” avranno sulle nostre vite, sulla nostra salute e su quella dei nostri figli e nipoti, né è la prova più lampante!

Ad aggravare il tutto, il fatto che tali decisioni vengano prese unilateralmente da politici completamente delegittimati dalla codardia con cui si sottraggono al vero confronto con gli unici a cui dovrebbero rendere conto, ovvero NOI, il popolo.

Ne è la prova provata, l’ennesima dimostrazione dell’arroganza con cui pensano di mettere a tacere la vera e propria sollevazione popolare che si è scatenata contro l’indiscriminata installazione di antenne per l’implementazione della tecnologia 5G: per decreto legge!

Siccome non c’è mai fine al peggio, il tutto avviene in spregio a studi ed evidenze scientifiche che dimostrano inequivocabilmente che implementare una tecnologia di tale portata senza averne prima studiato a fondo i potenziali effetti nocivi a lungo a breve, medio e lungo termine è, come minimo, un criminale azzardo, tra l’altro, totalmente ingiustificato!

Come si può anche solo pensare di irraggiare tutta la popolazione, in ogni luogo, in qualsiasi momento, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno senza prima essersi posti il problema di verificare REALMENTE quali conseguenze e quali impatti sulla nostra salute avrà tutto questo?

E ancora credono di raccontarci la storia “ce lo chiede l’Europa”!

E ancora credono di poterci convincere che eliminare qualsiasi ostacolo regolamentare o normativo sulla strada di chi vuole piazzare un’antenna alta 30 metri davanti a scuole e abitazioni sia “per il nostro bene”… in un paese in cui per montare una pompeiana sul TUO giardino devi aspettare mesi per avere il permesso!

SVEGLIATEVI TUTTI!!!

E NON SOLAMENTE QUANDO VI ALZATE UNA MATTINA E IMPROVVISAMENTE APRENDO LA FINESTRA VEDETE QUEL BEL ANTENNONE CHE IERI NON C’ERA!

Stop5G: l’azione da fare

Vi postiamo qui sotto il testo esempio per l’e-mail e tre pdf – due sono comunicati stampa, allegateli entrambi alla mail che invierete, il terzo pdf è l’elenco di tutti gli indirizzi a cui la dovete inviare, dalla Meloni in giù! –

Sono tanti gli indirizzi, le mail vanno inviati a TUTTI, mettetevi di buona lena e fate sentire che non siete disposti ad accettare tutto dall’alto.

🔴 NON FATE UN UNICO INVIO!!!

🔴 I SERVER NON RIESCONO A GESTIRE 500 INDIRIZZI O PIU’ IN UNA VOLTA E QUINDI RISCHIATE CHE NON PARTA NIENTE…FATE GRUPPI DI 100 INDIRIZZI ALLA VOLTA!

Perdonate il tono perentorio, amici elettromagnetici… ma le chiacchiere stanno a zero: chiederò a tutti gli admin di canali che conosco di pubblicare questo post
Se ognuno di voi convincerà anche solo UNA persona a fare altrettanto potremo potenzialmente inondarli di messaggi che dicono a gran voce che NOI VOGLIAMO DIRE LA NOSTRA!

Il materiale è stato messo a disposizione dagli amici del comitato levantestop5G in Liguria, a cui, nella persona del presidente Anna Pettinaroli in rappresentanza di tutti, va il nostro plauso e il nostro ringraziamento per il lavoro fatto…ma questa è un’iniziativa che non ha bandiera, non ci sono meriti da prendersi ne ci devono essere personalismi o bassi egoismi di bottega ad intralciarla!

Basta, non abbiamo altro da dirvi, alzate il culo, mettetevi al pc e fate quello che va fatto!

Stop5G: l’azione da fare

Esempio di testo e-mail

Oggetto: Risposta di reazione ad approvazione emendamento 4.40 al D.L. 60/2024.

Con la presente, esprimo la mia più totale adesione ai comunicati che qui di seguito allego e sottolineo la mia più profonda indignazione riguardo al metodo “meschino” utilizzato dal Governo, VOTO DI FIDUCIA per blindare il D.L. 60/2024 il cui emendamento 4.40 depaupera incostituzionalmente le funzioni degli enti locali dando libera azione alle compagnie telefoniche private, in barba al rispetto della salute dei cittadini contravvenendo agli art. n. 32 e n. 41 della Costituzione.
A fronte della situazione attuale, sarà veramente difficile poter fare la scelta giusta in previsione di future elezioni.

Cordialmente

Allegati

Luca Rech
Canale Salute Elettromagnetica

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