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Scuola. Il nuovo diario di ScuolaZoo propaganda la pornografia.

La pornografia non è sbagliata.

Guardare porno è anzi giusto, perché così aiuta la sessualità, la sua rappresentazione e il “culto” del piacere.

Sono messaggi choc, che in qualsiasi ambito e contesto lascerebbero spiazzati e interdetti, ma che diventano ancora più gravi nel contesto in cui li abbiamo trovati – grazie alla segnalazione di un genitore indignato e preoccupato – ovvero: il nuovo diario scolastico di ScuolaZoo.

Ebbene sì, un diario scolastico che può quindi essere comprato da chiunque, da alunni di tutte le età e che spesso viene acquistato loro da genitori ignari che al suo interno, tra le centinaia di pagine, si trovino messaggi che promuovano la pornografia per i giovani.

Ma andiamo con ordine.

Dove e perché – e cosa nel dettaglio – si legge sul diario?

Sfatiamo i miti sulla pornografia”, questo il titolo, si trova sia nella versione “riservata” ai maturandi (ma nessuno vieta che venga acquistata anche da altri) sia in quella generica (acquistata probabilmente da ignari genitori di migliaia di bambini).

In quest’ultima, subito dopo la pagina di domenica 5 maggio, ecco che si trovano 4 domande e altrettante risposte a cura di Paola Zucchi, Psicoterapeuta e Sessuologa Clinica.

Prima domanda e primo concetto al dir poco allarmante: guardare materiale pornografico è sbagliato? «No – si risponde non è sbagliato.

E’ un modo – udite udite – per rappresentare la sessualità e sostenere il culto del piacere».

Poi viene specificato che «bisogna stare attenti perché spesso i contenuti pornografici mostrano una sessualità che è lontana dalla realtà ed è molto importante essere consapevoli di questa distanza.

Non esserlo può comportare frustrazione e può far dimenticare che la sessualità non è solo genitali, ma anche emozioni, relazioni, fantasie, piacere».

Culto del piacere?

E’ un altro modo per dire – basta una ricerca su qualsiasi enciclopedia o motore di ricerca – “Edonismo”.

Ebbene sì. 

Sul diario di ScuolaZoo viene propagandato senza mezzi termini e in modo diretto l’edonismo,

il “culto” del piacere, che spesso – soprattutto in questi tempi, con i molti fatti di cronaca che sentiamo – provocano deviazioni drammatiche e letali come violenze, abusi, ipersessualizzazione dei minori, dolorose dipendenze, difficoltà nella relazione con l’altro sesso, sino a sfociare nell’esaltazione della cultura degli stupri di gruppo come quelli di Palermo o Caivano.

Tant’è che anche psicologi e psicotepeuti (come il dottor Cantelmi) o chi è da decenni impegnato nella lotta alla pedofilia e alla pornografia (come don Di Noto), hanno lanciato l’allarme dopo questi drammatici fatti di cronaca.

Ma c’è di più sul diario di ScuolaZoo. 

La stessa pagina parla di pornografia come qualcosa di naturale sia per utenti uomini che utenti donne e come nulla di strano se ci sono, anche nelle persone etero, attrazioni omosessuali o transessuali.

Il che non stupisce se pensiamo che l’autrice delle risposte, sui social, è un’accesa sostenitrice delle istanze Lgbtqa+.

Poi, un altro assist alla cultura del porno, che però finisce anche per contraddire le stesse risposte date in precedenza.

Alla domanda “Quando si può parlare di dipendenza da pornografia?” viene risposto così: «Quando si ricerca in maniera compulsiva il piacere sessuale attraverso materiale pornografico, al punto di perdere il contatto con la realtà e compromette impegni quotidiani e relazioni».

Dunque possiamo dire che si può parlare di dipendenza quando c’è una ricerca così compulsiva del piacere sessuale che diviene un vero e proprio “culto”.

No? Ma come, non era proprio il culto del piacere ad essere la cosa “corretta” della pornografia? 

In una società che sempre più rischia di cadere nel baratro dell’ipersessualizzazione dei minori, della pornificazione dei bambini e dei ragazzi, del piacere visto come mero fine e obiettivo da raggiungere senza preoccuparsi dell’altro, trattato come un oggetto, possiamo dire che avremmo fatto volentieri a meno della propaganda pornografica di ScuolaZoo e del suo diario.

Un appello, però, lo vogliamo lanciare ai genitori italiani.

Ora sapere cosa è contenuto in certi diari. State attenti.

Controllate sempre tutto il materiale scolastico che comprate ai vostri figli, anche quello più apparentemente innocuo.

Proteggete i vostri ragazzi da messaggi subliminali o palesemente diretti.

Fonte: provitaefamiglia

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