Nell’ambito dell’iniziativa #pagosoloilgiusto, Ri-esistenza
Unitamente a:
🚩AVVOCATI LIBERI🎖
🚩Operatori Sicurezza Associati (OSA)🎖
🚩Federazione Intercategoriale Sindacati Italiani (FISI)🎖
🚩Federazione RinascItalia (FRI)🎖
🚩IoApro🎖
🚩Coordinamento 15 Ottobre (C15O)🎖
🚩Diritti Umani e Salute🎖
🚩Comitato Io Non Pago🎖
🚩Arbitrium🎖
🚩Italiani Liberi (ITA.LI.)🎖
ha notificato ai principali operatori energetici e al Governo, oltre che all’Autorità anticorruzione ed alla Procura Generale presso la Corte dei Conti, una segnalazione di speculazione ed abuso del mercato e dei contratti di fornitura per la sostanziale posizione dominante oligopolista delle società concessionarie in cui partecipa lo Stato quale principale azionista.
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Le cause del caro energia
L’Italia, recependo la volontà UE e nordamericana di “liberalizzazione”, ha sovvertito il mercato energetico in favore degli interessi privati e finanziari di grandi lobbies, modificato il modo in cui viene determinato il prezzo del gas naturale, svincolato dai costi negoziati in un regime di concorrenza con i maggiori produttori (ad es. Russia, Marocco, Algeria, etc.), per fissarlo al valore di scambio giornaliero del gas GNL americano di “scisto” negoziato nella borsa finanziaria di riferimento (il TTF o il nuovo PSV) costituente appena il 20% di tutte le importazioni comunitarie.
Si è così escluso dal mercato il principale produttore e fornitore di gas all’europa che forniva il prodotto a basso costo, al fine di favorire le piattaforme virtuali di scambio di futures sul gas gestito da banche e altri investitori finanziari, “Over-The-Counter”, senza regolamentazione o controllo, che hanno creato un nuovo sistema di prezzi indipendente, funzionale alla realizzazione del programma Green Deal per “decarbonizzare” l’economia entro il 2050.
Il prezzo di riferimento per la vendita domestica dell’energia è preso da ARERA – non è chiaro in base a quale norma di legge – riferendosi alla borsa finanziaria di scelta statale e non invece del costo reale di acquisto della materia e maggiorato delle spese di trasporto e distribuzione, o di un ragionevole e sano profitto.
Allo stesso modo gli operatori italiani acquistano il gas al prezzo di basso costo e lo rivendono al “prezzo speculativo”, con il risultato che gli utenti finali sono costretti a pagare, per una fornitura necessaria ed imprescindibile, qualsiasi cifra, anche il 1000% in più di quello contrattualmente dovuto e concordato.
Le responsabilità dello Stato
La responsabilità dello Stato si irraggia attraverso le società partecipate e controllate che agiscono su concessione pubblica nel mercato energetico: ENEL è statale al 100% con il supporto di Snam che è controllata da Cassa Depositi e Prestiti Reti SpA, cioè una società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che è un’istituzione finanziaria italiana, sotto forma di società per azioni, controllata per circa l’83% da parte del Ministero dell’economia e delle finanze e per circa il 16% da diverse fondazioni bancarie.
Dunque lo Stato Italiano è il detentore maggioritario del Mercato Libero su Luce-Gas, che di tale mercato ha il pieno e totale controllo attraverso il fitto sistema di concessioni e partecipazioni che formano il gruppo di controllo dell’energia, che ha volontariamente escluso dal mercato un prodotto a basso costo, lasciando a disposizione solo quello a costo elevatissimo.
La denuncia
Abbiamo denunciato questo inaccettabile atto speculativo affinchè venga sollecitato lo Stato ad un immediato intervento per calmierare o, comunque, sostenere gli eccessi di TUTTE le forniture energetiche, private o commerciali, e comunque perseguire e reprimere condotte volte a turbare e falsare il relativo mercato di riferimento.
Lo Stato deve assumersi la responsabilità delle eccedenze speculative imposte unilateralmente agli utenti finali i quali, dal loro conto, non possono essere chiamati a sostenere i costi conseguenti alle scelte politiche ed a quelle finanziarie degli oligopolisti energetici.
Fonte:ALI