“Fibromialgia correlata al vaccino”, ma non gli danno l’esenzione per il richiamo. La triste storia di un infermiere
Questa è la storia di Simone, 43 anni, infermiere di Modena. Ha ricevuto un “regalino” da Moderna: una malattia autoimmune che provoca dolori invalidanti.
Ora è in attesa di un’esenzione dal richiamo, ma ancora dell’agognato pezzo di carta non v’è traccia.
«Ho fatto il vaccino perché obbligato. Avrei preferito di gran lungo aspettare prima di sottopormi all’iniezione, ma sono stato obbligato dal caposala e oltretutto mi trovavo nel tempo di prova del contratto a tempo indeterminato», racconta disperato.
L’inizio del calvario
Simone illustra la sua triste storia a La Verità, raccontando come tutto è iniziato.
«Volevo ricevere la dose del vaccino di Pzifer, ma nell’hub vaccinale mi hanno spiegato che avevano a disposizione solo il farmaco di Moderna e che ormai, essendoci l’obbligo di vaccinazione, dovevo fare quello che c’era. Ho ricevuto il vaccino al pomeriggio. Subito dopo ho sentito solo stanchezza, ma la notte stessa, alle 5 e mezza, mi sono svegliato con un dolore forte al torace. Avevo brividi e formicolio vicino al cuore, oltre che un’astenia terribile: per due ore non sono riuscito a mettermi sollevato sul letto per prendere il telefono e chiamare il pronto soccorso. Sono riuscito ad aspettare a letto finché non mi è passata quella sensazione, mi sentivo stanchissimo, ma allo stesso tempo avevo una tachicardia forte», spiega l’infermiere.
Si manifestano gli effetti collaterali
Simone continua il suo racconto entrando nei dettagli delle prime avvisaglie di effetti collaterali:
«Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato stavo un po’ meglio. Sono passati due giorni e sono andato in pronto soccorso, dove hanno svolto gli accertamenti del caso e non hanno trovato niente, tranne la tachicardia e la pressione alta. Mi sono sottoposto a elettrocardiogramma ed ecocardiogramma e nulla risultava; eppure, io continuavo a stare male» sottolinea disperato, aggiungendo:
«Per due mesi ho sofferto di un dolore al torace, costante. All’altezza dello sterno. Anche l’astenia è durata circa due mesi: facevo fatica persino a fare una passeggiata dopo il lavoro. Alla fine, ho saputo che avevo sviluppato una fibriomalgia correlata al vaccino. Si tratta di una malattia autoimmune che dà dolori osteoarticolari invalidanti e altri problemi, al colon e ad altri organi».
Nonostante la correlazione rimane l’obbligo di vaccinazione
L’assurda storia prosegue con la classica “ciliegina sulla torta”, perché nonostante l’accertamento della correlazione, l’infermiere si trova comunque costretto ad ottemperare agli obblighi imposti alla categoria dei sanitari:
«Ora il mio medico di base, che finora era riuscito a ottenere un differimento dei termini dell’obbligo di vaccinazione, dopo quello che mi era successo, mi ha detto che non può più continuare a firmarmi i certificati e ha chiesto il parere della commissione della Asl per l’esenzione. Sono, quindi, in attesa».
Per il momento, del certificato di esenzione non c’è traccia.
I dolori ed i problemi di Simone (causati dal regalino da parte di Moderna), invece, continuano ad esserci.
Fonte: Vero Magazine