La risposta alla petizione per rimuovere il libro “Questo libro (non) parla di sesso” dagli scaffali Librerie.coop
C’è chi vuole «Questo libro (non) parla di sesso» fuori dalle Librerie.coop
In Italia una richiesta di rimozione dagli scaffali ha colpito un libro di Edizioni Sonda, editore per adulti e ragazzi con focus forte su etica, sostenibilità, battaglie e diritti civili.
Lo scorso 29 settembre è stata lanciata una petizione per far ritirare Questo libro (non) parla di sesso dai punti vendita delle Librerie.coop
L’accusa
«danneggiare la salute psicologica, spirituale e fisica delle bambine e dei bambini»
e rappresentare
«materiale osceno»
diffondendo il cosiddetto
«indottrinamento di genere»
e promuovendo esplicitamente temi quali
«masturbazione, pornografia e transgenderismo».
Scritto e illustrato da Erika Moen e Matthew Nolan, il libro è stato curato nella versione italiana da Greta Tosoni, sex coach e educatrice sessuale queer.
Rivolto al pubblico adolescente, tratta di argomenti come il consenso, la consapevolezza, il rispetto, l’identità e la diversità, proponendosi come manuale di educazione sessuale completo, inclusivo e scientificamente valido.
La petizione, che al momento non ha avuto impatto alcuno sulla presenza del titolo in libreria, conta più di 25mila firme.
E l’agitazione si è allargata a macchia d’olio in rete e sui social media:
su Amazon alcune recensioni accusano addirittura il libro di promuovere la pedofilia.
Sul caso di Questo libro (non) parla di sesso, Edizioni Sonda ha deciso di raccontare la vicenda sui propri canali social con l’intento di sensibilizzare i lettori, ricevendo in cambio grande supporto.
In un post su Instagram, in particolare, ha scritto:
«Le motivazioni apparenti di questa ostilità si basano su disinformazione e inconsapevolezza, dal momento che il libro propone contenuti adeguati, aggiornati e in linea con le indicazioni più attuali in materia di educazione sessuale, ma ci rammarica constatare che questa petizione abbia attirato già l’attenzione di migliaia di persone.
Continueremo a impegnarci affinché per ogni firma che vuole cancellarlo, ci siano altrettante ragazze e ragazzi che vi avranno accesso, per un’educazione sessuale completa, aggiornata e inclusiva di cui c’è ancora tanto (evidente) bisogno»
FONTE: Giornale della Libreria