Pubblicazioni scientifiche
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Il cambiamento della situazione in Italia dipende soltanto da noi

In questi giorni hanno fatto scalpore, e generato un vivace dibattitto, due pubblicazioni scientifiche su riviste di settore qualificate, riprese dai principali quotidiani mainstream, e non solo, del nostro paese.

La prima pubblicazione è a firma del Prof Fauci, Direttore dell’Istituto Nazionale delle Allergie e delle Malattie Infettive (NIAID) all’Istituto Nazionale della Salute degli USA, (pubblicata su Cell Host & Microbes l’11 gennaio 2023: “Rethinking next-generation vaccines for coronaviruses, influenzaviruses, and other respiratory viruses”) (qui un articolo in italiano) e la seconda del nostro Istituto Superiore della Sanità/ISS (pubblicato su Pathogens il 02 febbraio 2023Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population) (qui la traduzione in italiano), con in coda un’intervista di uno degli autori: la d.ssa Loredana Fresca, ricercatrice immunologa dell’ISS.

A queste due novità si è aggiunta anche quella riguardante la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale pronunciata a Novembre 2022, in cui è stata dichiarata la legittimità dell’obbligo vaccinale imposto dal “Governo dei migliori”, guidato da Mario Draghi (DL 01.04.2022).

Quest’ultima era attesa ed ha riconfermato l’illogicità della pronuncia sintetica, che non tiene in alcun conto delle prove scientifiche sull’efficacia e dei dati di vaccino-vigilanza passiva (con una fortissima sottostima), che registrano le segnalazioni di eventi avversi dal cosiddetto vaccino Covid-19, accumulati in questi due anni.

Esattamente come hanno sempre fatto i governi Conte e Draghi e tutta la politica italiana giustificando e basando le loro scelte scellerate su uno slogan ideologico: “…lo dice la scienzah”, mai sui fatti.

Ma anche se scontata, c’è qualcosa di nuovo e di importante che emerge fra le righe, su cui vale la pena riflettere.

La novità delle due pubblicazioni scientifiche è legata, non tanto ai contenuti pubblicati riguardo i cosiddetti vaccini (ormai è acquista da molto tempo l’inefficacia, addirittura l’efficacia negativa, e la non sicurezza, con un rapporto rischio beneficio negativo), ma ai nomi altisonanti delle Istituzioni e degli autori che li rappresentano.

A scriverle sono stati, infatti, il prof. Fauci e un gruppo di ricercatori dell’ISS, presieduto dal Prof Brusaferro.

L’ISS ovviamente ha provveduto a smentire prontamente i suoi scienziati per evidenti ragioni “politiche”.

Facendo così ha confermato indirettamente la validità delle conclusioni dello studio.

Stiamo parlando di due Istituzioni di primo livello, mondiale la prima e nazionale la seconda, che continuano imperterriti a spingere la vaccinazione di massa Covid-19. In queste pubblicazioni ammettono, dopo ben due anni, quello che era già ben noto agli esperti del settore da almeno 16-18 mesi e cioè che i cosiddetti vaccini non prevengono la trasmissione del virus.

Motivo cardine per cui sono stati promossi prima a Dicembre 2020, poi decisamente spinti e resi obbligatori, direttamente e/o surrettiziamente, subito dopo nel nostro paese.

Inoltre, non sono in grado nemmeno di ridurre la gravità della malattia Covid e non risultano soprattutto sicuri, vista la crescente quantità di persone che denunciano effetti avversi a seguito dell’iniezione, spesso gravi, e per il crescente numero, impressionante, di malori e morti improvvise in soggetti sani, ormai sotto gli occhi di tutti.

Per brevità non prenderemo in considerazione le morti in eccesso per tutte le altre cause che nelle prime settimane del 2023, in Germania e in UK, si stanno attestando su un drammatico +40%.

La Corte Costituzionale, invece, nelle motivazioni pubblicate ha dichiarato che:

Il rischio d’insorgenza di un evento avverso, anche grave, non rende di per sé costituzionalmente illegittima la previsione di un obbligo vaccinale, costituendo una tale evenienza titolo per l’indennizzabilità“.

La variazione rispetto alle precedenti pronunce sull’obbligo vaccinale risulta abissale.

Viene così legittimato dallo stato italiano che un individuo sia sacrificabile in nome di un interesse sociale superiore.

Principio che apparteneva, prima di questa pronuncia, esclusivamente alla dottrina delle dittature, in particolare quelle socialiste.

Poi, si legge: “L’obbligatorietà del vaccino lascia comunque al singolo la possibilità di scegliere se adempiere o sottrarsi all’obbligo, assumendosi responsabilmente, in questo secondo caso, le conseguenze previste dalla legge“.

in altre parole: Obbligo libero! Un incredibile ossimoro.

Non a caso esperti del settore hanno dichiarato che questa pronuncia politica della Consulta rappresenta “la morte della cultura giuridica liberale millenaria”.

Ma qual è l’impressione che se ne può ricavare guardando questi tre fatti da distante, in un modo più ampio, da una prospettiva orizzontale, adottando una visione d’insieme che includa quanto successo in questi tre anni di cosiddetta emergenza pandemica?

Un modo diverso di osservare, quindi, da quello usuale, quotidiano, d’impulso che adottiamo, di breve respiro, che, invece, ha una prospettiva verticale, con una limitata ampiezza e profondità sul singolo accadimento.

Sembrano tutti e tre perfettamente coerenti con la più recente evoluzione generale degli atteggiamenti e della narrazione del potere che sta controllando il nostro paese dall’inizio della emergenza Covid.

Sembra contribuiscano a far passare l’idea, e quindi convincerci, che in questi tre anni

“hanno fatto il bene degli italiani” e che ne siamo usciti grazie alle loro scelte.

“Se qualcosa è andato storto, si dovrà pur accettare… non inficia di certo il bilancio generale.

Del resto, eravamo in guerra…morti e feriti ne fanno parte”. Come se gli esseri umani fossero ridotti a materiale di consumo, “commodity”.

In queste pubblicazioni (intervista inclusa) essi adottano, infatti, la stessa tecnica narrativa come se ci fosse un unico “ghostwriter”, un unico copione.

I meta-messaggi degli articoli di Fauci e l’ISS sembrano essere i seguenti:

“solo ora abbiamo evidenze che questi vaccini non funzionano poi così bene e non sono neanche così sicuri. Prima non lo si poteva dire perché mancavano le prove”.

Ma è veramente così? A mio parere assolutamente no.

I dati delle prime pubblicazioni di miocarditi e trombosi gravi da vaccinazione C-19 del Database VAERS risalgono già a più di 14 mesi fa.

Non dimentichiamoci che stiamo parlando, peraltro, di prodotti immessi in commercio senza il set minimo di dati di Sicurezza ed Efficacia necessari per essere autorizzati.

È da almeno 18 mesi che tali prove d’inefficacia e scarsa sicurezza sono state progressivamente raccolte e riconfermate da più fonti qualificate nel mondo.

Allora, perché dei tecnocrati di riferimento del globalismo sanitario e del “pensiero unico della scienzah” hanno deciso di smentire, apparentemente, la narrazione generale della politica e se stessi proprio adesso?

Perché Fauci non ha continuato a mantenere la posizione negazionista ad oltranza e, i ricercatori dell’ISS, a rimanere in silenzio?

L’altro meta-messaggio chiave che emerge, secondo me, risulta il seguente:

“è stato fatto tutto il possibile, ma sfortunatamente non è risultato né efficace e né tanto meno sicuro questo vaccino, ma nessuno poteva prevederlo dovendo agire in emergenza”, quindi “nessuno è colpevole…. guardiamo al futuro… studiamo altri vaccini…. e prepariamoci alle prossime pandemie” …

Calcisticamente parlando…è l’equivalente di “buttare la palla in tribuna”.

Peccato che abbiano permesso si ripetesse quanto già successo negli anni ’50 con la Talidomide con il suo uso nelle donne incinte e con l’AZT per la cura dell’AIDS negli anni’80, cioè la sperimentazione diretta sulla popolazione civile.

Due casi emblematici di comportamento non deontologico (non adozione del principio d precauzione) in farmacologia bellamente rimossi.

Da un punto di vista gestionale ed operativo, queste prese di posizione ufficiali dei suddetti tecnocrati sembrano avere lo scopo, non dichiarato, di “depressurizzare” in modo controllato l’ambiente. Incanalarlo e indirizzarlo verso le loro tesi sopra espresse.

In questo periodo, molti paesi occidentali sono vere e proprie polveriere, anche per questo motivo, non solo in occidente (vedasi la presa di posizione della Tailandia vs Pfizer).

Quindi…tatticamente… “…conviene dirlo.”, “…offrire l’occasione per fare sfogare le masse in un modo controllato”.

Facendoci credere (illudendoci) che qualcosa sta cambiando.

Così facendo si sta riportando il sistema sociale sotto controllo per poter preparare la fase successiva del piano.

Esattamente come sa fare, e fa, un esperto ed accorto “caldaista” quando una caldaia va in sovrappressione.

Apre per tempo la “valvola di sicurezza” riportandola sotto controllo”.

Questo sembra essere lo scopo di queste due pubblicazioni che si distanziano esattamente di 20 giorni l’una dall’altra.

Del resto, anche gli esseri umani, i sistemi sociali seguono da sempre le “leggi della termodinamica e della chimico-fisica”.

Da ricercatori in quei ruoli e con quelle responsabilità pubbliche (tutela della Salute Pubblica) ci si aspetta, che dicano sempre e comunque la Verità. Anticipando e mettendo in guardia i cittadini da possibili rischi prevedibili e noti.

Da Fauci (guru dell’OneHealth) era, purtroppo, impossibile poterselo aspettare, per l’enorme conflitto d’interesse che lo accompagna dall’inizio della sua lunghissima carriera.

Dai nostri ricercatori esperti della materia (immunologi, biotecnologi, ecc.), quali quelli dell’ISS, indipendenti per loro dichiarazione e per definizione, ci si deve aspettare e pretendere di più e deve avvenire spontaneamente da parte loro.

Un vero e proprio “imperativo categorico” morale ed etico.

Purtroppo, nessuno di questi esperti ammette che sono stati commessi gravi errori nei confronti della società civile, dei cittadini.

Tanto meno si pente d’aver proposto, sostenuto l’uso, mentendo e/o rimanendo in silenzio (colpevole), di questi cosiddetti vaccini sperimentali (in realtà sono vere e proprie terapie geniche) in persone sane.

Nessuno di loro ha dichiarato che l’aver taciuto, e addirittura negato, il ruolo primario, superiore e chiave del Sistema Immunitario e dell’Immunità Naturale è stata una scelta molto grave.

Nessuno di loro ha ammesso che l’aver obbligato le persone a farsi iniettare terapie sperimentali e/o affermato che i medici che hanno iniettato tali sostanze, di cui non conoscevano la composizione e il contenuto (coperto da segreto militare), violavano apertamente il Codice di Deontologia Medica (art 4-13-55).

Nessuno di loro ha detto che la vaccinazione di massa, indifferenziata, su bambini e giovani, che erano e sono a rischio zero di sviluppare una forma di Covid-19 grave, è stato un atto grave.

Nessuno di loro lo ha fatto preventivamente neanche per la somministrazione a donne in gravidanza e in allattamento, quando gli stessi produttori sul bugiardino affermavano di non disporre di dati clinici a riguardo.

Nessuno di loro ha dichiarato che, invece, era da promuovere lo sviluppo dell’Immunità Naturale nelle fasce non a rischio, garantendo assistenza sanitaria e cure domiciliari precoci (vietate di fatto dal Ministro Speranza), come ha fatto la Svezia, e molti altri stati, riducendo di moltissimo i ricoveri in ospedale e, quindi, il numero di morti.

Proteggendo con un vaccino, sicuro ed efficace, le fasce della popolazione che erano ad alto rischio.

Nella pubblicazione di Fauci, si dichiarano, pronti a ricominciare a studiare nuovi vaccini per la prossima pandemia come se nulla fosse successo.

Una domanda: ma come si può pensare d’affidare di nuovo la salute pubblica di nazioni intere ad organizzazioni sovranazionali come l’OMS e/o a personaggi con il profilo morale ed etico di Fauci e di molti dei nostri “virostar” improvvisati, che hanno fallito clamorosamente?

La maggioranza delle persone ormai in tutto il mondo, e anche in Italia, hanno già capito da tempo che in questi cosiddetti vaccini c’è qualcosa che non quadra.

Lo certificano i dati fallimentari della 4a dose in tutto il mondo.

Perfino Pfizer ha preventivato nel bilancio 2023 un calo delle vendite e degli utili per questi prodotti.

In Italia, 6 milioni di persone hanno fatto la 4a dose vs 40 milioni la 3a; cioè l’85% di quelli eleggibili non l’hanno ancora fatta e con ogni probabilità non lo faranno mai, salvo recuperarne una quota con la reintroduzione dell’obbligo e/o il Super Green Pass (coercizione).

Concludendo

la sentenza politica della Corte Costituzionale (organo politico) come confermato anche dall’onorevole Borghi in un recente “twitt”, che non ha mai preso in considerazione (come tutti politici) le prove scientifiche accumulate in questi 2 anni, chiude perfettamente il cerchio e ci dice apertamente che alla prossima occasione pandemica che verrà dichiarata dall’OMS si può ripartire tranquillamente con un altro “giro di giostra” dell’obbligo vaccinale.

Evidentemente il problema è dentro di noi Italiani che non vogliamo capire, recuperare e ricostruire la nostra coscienza e consapevolezza comune partendo dai fatti occorsi.

In questi tre anni, la memoria è stata cancellata con una operazione di lavaggio del cervello, basata sul diffondere e mantenere il terrore in tutti gli strati della popolazione.

Così profonda e prolungata nel tempo da non avere eguali negli ultimi 70 anni.

Se non rimettiamo al centro l’essere umano, e non il business di alcuni, e in moto la nostra buona volontà, recuperando la nostra dignità e il nostro pensiero critico, cambiando atteggiamento e diventando attivi e partecipi, il ciclo si ripeterà costantemente nel tempo e il cappio diventerà sempre più stretto fino a farci accettare la condizione definitiva di “goyim”: schiavi.

Esattamente dove loro ci vogliono portare progressivamente e lentamente utilizzando il principio della “rana bollita”.

“Uomo avvisato, mezzo salvato” !

Fonte: sabinopaciolla

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