Protezione informazioni sanitarie private
Se ti piace l'articolo, condividilo

L’Alberta diventa la seconda provincia canadese
a rifiutare l’ID digitale sanitario nazionale

Il premier Danielle Smith ha affermato di essere al fianco del premier del Saskatchewan Scott Moe nella protezione delle informazioni sanitarie private.

L’Alberta è diventata la seconda provincia dopo il Saskatchewan a rifiutare la partecipazione a qualsiasi tipo di programma sanitario nazionale di “identificazione digitale” come condizione per ricevere finanziamenti per l’assistenza sanitaria dal governo federale.

Il premier dell’Alberta Danielle Smith ha chiarito agli abitanti dell’Alberta lo scorso venerdì che le loro informazioni mediche personali non sarebbero state condivise con il governo federale.

Protezione informazioni sanitarie private

Danielle Smith ha twittato:

Sono d’accordo e sono fermamente con @PremierScottMoe nel proteggere le informazioni sanitarie private degli Albertani. Mi assicurerò che qualsiasi accordo con il governo federale NON includa la condivisione di tali informazioni personali con i federali o terze parti.

Smith ha incluso una lettera aperta scritta dal premier del Saskatchewan Scott Moe che è stata rilasciata pubblicamente più di una settimana fa.

Nella lettera di Moe, ha scritto:

“il governo del Saskatchewan non sta creando un ID digitale, né accetteremo alcun requisito per la creazione di un ID digitale legato al finanziamento dell’assistenza sanitaria”.

In Canada, secondo la costituzione, l’assistenza sanitaria ricade al 100% sotto l’autorità dei governi provinciali. Tuttavia, parte del denaro federale viene trasferito alle province, ma questo importo è diminuito negli ultimi anni.

Si è parlato del fatto che i futuri finanziamenti federali potrebbero essere legati a una sorta di “ID digitale” dell’assistenza sanitaria nazionale.

Una campagna online che esortava le persone a chiamare l’ufficio di Smith per convincerla a opporsi a un ID digitale federale era cresciuta nell’ultima settimana.

L’anno scorso, attraverso un’inchiesta del ministero, il deputato del Partito conservatore del Canada (CPC) Leslyn Lewis ha chiesto informazioni al governo di Trudeau e al ministro dei trasporti Omar Alghabra sulla sua partecipazione al programma pilota “Known Traveller Digital Identity (KTDI)” del World Economic Forum.

E’ emerso che il governo Trudeau ha un contratto da 105,3 milioni di dollari con il WEF per creare un sistema di identificazione digitale per i viaggi.

Leggi l’intero articolo al link sotto
FONTE: lifesitenews.com

Protezione informazioni sanitarie private