Proteina spike
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L’infezione persistente da virus della varicella zoster dopo la vaccinazione mRNA COVID-19 è stata associata alla presenza di proteina spike codificata nella lesione

Astratto

Sfondo

Da quando è iniziata la campagna di vaccinazione contro il COVID-19, in tutto il mondo è stata documentata un’ampia varietà di effetti avversi cutanei dopo la vaccinazione. 

Secondo quanto riferito, la riattivazione del virus varicella zoster (VZV) è stata la reazione cutanea più frequente negli uomini dopo la somministrazione di vaccini mRNA COVID-19, in particolare BNT162b2.

Obiettivi

Un paziente, che presentava lesioni cutanee persistenti dopo la vaccinazione BNT162b2 per un periodo così lungo di oltre 3 mesi, è stato studiato per il virus VZV e per qualsiasi coinvolgimento della proteina spike derivata dal vaccino.

Materiali e Metodi

Immunoistochimica per il rilevamento del virus VZV e della proteina spike codificata dal vaccino mRNA COVID-19. Analisi PCR per il virus VZV.

Risultati

La diagnosi di infezione da VZV è stata effettuata per queste lesioni mediante analisi PCR e immunoistochimica. 

Sorprendentemente, la proteina spike codificata dal vaccino del virus COVID-19 è stata espressa nei cheratinociti vescicolari e nelle cellule endoteliali nel derma.

Discussione

La vaccinazione mRNA COVID-19 potrebbe indurre una riattivazione persistente di VZV perturbando il sistema immunitario, sebbene sia rimasto sfuggente se la proteina spike espressa abbia svolto un ruolo patogeno.

Conclusione

Abbiamo presentato un caso di infezione persistente da VZV dopo la vaccinazione con mRNA COVID-19 e la presenza di proteina spike nella pelle colpita. 

È necessaria un’ulteriore vigilanza sull’effetto collaterale del vaccino e indagini per il ruolo di SP.

Fonte: onlinelibrary

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