Silenziate il Professor Pietro Ratto
Vittima della proposta di censura su Wikipedia: il professor Pietro Ratto
Professore di Filosofia, Psicologia e Storia. Giornalista, scrittore, saggista e musicista.
I suoi scritti trattano di storia, filosofia, didattica, scuola e attualità.
Una delle voci più coraggiose dell’Italia libera.
Tenace, colto, indipendente.
Qualità ormai imperdonabili, di questi tempi.
Benvenuti su Wikipedia
il Grande Fratello 2.0
La sua pagina Wikipedia arreca questa scritta:
Questa pagina è stata proposta per la cancellazione.
Altro avviso, sottostante
“La rilevanza enciclopedica di questa voce è stata messa in dubbio”.
QUI
è possibile lasciare un commento a supporto del Professor Pietro Ratto e contrastare questa censura
La procedura scade alle 23.59 di giovedì 8 giugno 2023
Silenziate Pietro Ratto:
deve smettere di esistere
Non siamo a Kabul fra i Talebani, né sotto il regime iraniano degli ayatollah.
Non siamo nemmeno sudditi del feroce dittatore Putin.
Macché, siamo nella democratica Italia.
Il paese che ha appena finto, il 2 giugno, che ci fosse ancora qualcosa da festeggiare.
L’Italia: dove fino all’anno scorso era facilissimo perdere il lavoro, se non si accettavano i diktat psico-sanitari.
È successo anche a Ratto, che ha dovuto smettere di insegnare storia e filosofia.
Il milite ignaro
Ti puoi sempre rifugiare fra i tuoi libri, reinventandoti come scrittore a tempo pieno?
Certo, ma i guardiani non demordono.
Ti braccano, ti assediano, ti spengono.
Ti cancellano dall’anagrafe dei viventi.
Obiettivo: fare in modo che tu smetta di esistere, come personaggio pubblico.
Sei anche giornalista, storico, filosofo e saggista?
Tanto peggio: motivo in più per tapparti la bocca.
Specie se hai osato affrontare temi scottanti.
Ed ecco la persecuzione in epoca post-pandemica, in tutta la sua geometrica potenza. Canali oscurati, “shadow banning”, sanzioni.
Conferenze ostacolate nelle scuole.
E totale congiura del silenzio sull’ultimo libro, “Il milite ignaro” (ByoBlu), che esamina le reazioni avverse – dopo i vaccini – subite da tanti soldati: un calvario.
Dulcis in fundo, anche la simbolica pietra tombale: la cancellazione da Wikipedia.
«La censura sta facendo un ottimo lavoro.
I miei canali sono bloccati, raggiungono ormai solo il 4-5% degli iscritti.
Su Facebook, una pagina che diciotto mesi fa aveva due milioni e mezzo di visitatori è calata a 150.000 dopo una serie di restrizioni che mi sono state imposte.
«I post che raggiungevano in media 30-40.000 persone oggi ne raggiungono appena 300».
Conseguenza: «Non riesco più a far sapere alle persone dove vado, quando e dove parlo in pubblico».
FONTE: Visione TV
Intervista di Gianluca Lamberti
al Professor Pietro Ratto
Solo alcuni dei titoli dei suoi libri, giusto per comprendere il contesto: