Piano vaccinale,
si punta su medici e farmacie
Più vaccinazioni anche dal medico di famiglia, dal pediatria e in farmacia.
Presto, questi professionisti potranno infatti somministrare le immunizzazioni di base a bambini e adulti, come già accade per l’antinfluenzale e il vaccino anti-Covid.
La novità è contenuta nel nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, che potrebbe avere il via libera definitivo entro febbraio.
La novità che probabilmente interesserà di più i cittadini è la possibilità di effettuare le vaccinazioni non solo presso i centri vaccinali delle asl, afferma Giovanni Rezza, ma anche dal proprio medico di famiglia, dal pediatra o nelle farmacie.
Tale possibilità sarà poi normata da accordi regionali, ma l’obiettivo generale è creare una maggiore sinergia tra i professionisti sanitari per favorire le vaccinazioni.
In particolare, si legge nel Piano:
“è auspicabile l’applicazione di un modello che assicuri capillarità dei punti vaccinali con allargamento del personale preposto alle vaccinazioni, con semplificazione dell’accesso alle sedute vaccinali e con un approccio per garantire l’offerta attiva delle vaccinazioni”
Complessivamente, 10 sono gli obiettivi indicati nel Piano:
- mantenere lo status polio-free;
- raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia;
- rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate;
- mantenere le coperture vaccinali target strutturando reti e percorsi di prevenzione;
- promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio;
- prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili;
- completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l’anagrafe vaccinale nazionale;
- migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino;
- rafforzare la comunicazione in campo vaccinale;
- promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.
Quanto ai tempi, il nuovo piano è arrivato alle Regioni ed il 2 febbraio è prevista una riunione tecnica.
In questi giorni, spiega Rezza,
“si stanno ancora ricevendo le osservazioni da parte delle Regioni e ci potrebbe essere qualche modifica. Se la riunione del 2 febbraio non vedrà però emergere particolari problemi, il Piano sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per l’intesa e l’approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio”.
FONTE: Ansa