La pila di Karpen, la batteria “inesauribile”
La Pila di Karpen è una batteria unica al mondo, creata nel 1950 da Nicolae Vasilescu-Karpen, che sembrerebbe funzionare in modo perpetuo.
L’origine della pila di Karpen
Karpen brevetta la pila nel 1922, ma sarà solo nel 1950 che il prototipo sarà pronto.
La pila è costituita da due celle elettrice collegate in serie che alimentano un motore galvanometrico, che a sua volta muove una paletta collegata a un interruttore. Il tempo di rotazione della paletta è stato impostato in modo che le due pile abbiano il tempo di ricaricarsi e che possano ricostruire la loro polarità durante il tempo che il circuito rimane aperto.
In pratica, questo significa che la pila non ha bisogno di interventi esterni per ricaricarsi e riesce ad autoalimentarsi “in modo perpetuo”.
Le batterie elettriche durano circa 5 anni, arrivando a un massimo di 10 nei modelli più efficienti, ma la pila di Karpen sembra battere ogni record dato che funziona ancora dopo 73 anni.
Tuttavia, la quantità di energia prodotta è molto bassa e quindi non è applicabile a dispositivi elettronici moderni.
Nonostante ciò, la scoperta del funzionamento della Pila di Karpen potrebbe portare alla creazione di batterie più efficienti rispetto a quelle attuali, anche se il suo funzionamento è ancora un mistero per gli studiosi.
Verifiche sulla pila
Il quotidiano rumeno “Ziua”, grazie alla collaborazione del direttore del museo, ha avuto l’onore di poter testare la pila con un dispositivo digitale.
Al 27 febbraio 2006, dopo quindi 56 anni dalla sua creazione, la tensione era ancora la stessa del 1950, ovvero di 1 Volt.
Da notare che, diversamente dal solito, i due elettrodi della batteria sono composti rispettivamente da oro e platino e che il liquido elettrolita in cui essi sono immersi è acido solforico puro.
Questa composizione insolita potrebbe essere un indizio per spiegare come la Pila di Karpen sia in grado di funzionare in modo perpetuo.
Secondo il suo inventore, sarebbe possibile costruire un’altra pila simile più grande, in scala, per produrre un quantitativo maggiore di energia.
Nonostante i diversi studi a Parigi, Bucarest e Bologna, non è ancora stato possibile ricreare questa pila con dimensioni maggiori.
Teorie sulla pila che non si scarica mai
Le teorie sul motivo per cui la Pila di Kapen non si scarichi mai sono molte, ma nessuna sembra aver pienamente svelato il suo segreto.
L’ipotesi più accreditata è che essa trasformi l’energia termica in energia meccanica ciclicamente, ma sembra violare il secondo principio della termodinamica, che afferma che dopo un dato tempo il passaggio da un’energia all’altro raggiunge un equilibro e si ferma.
È importante chiarire che le batterie perpetue non esistono, almeno per ora.
Possono durare a lungo ma alla fine si esauriscono.
Attualmente la pila di Karpen si trova presso il Museo Nazionale della Tecnica “Dimitrie Leonida” a Bucarest, Romania, ma non è esposta al pubblico perché il museo non ha i fondi necessari per garantire la sicurezza di questo prezioso oggetto.
Si trova chiusa in una cassaforte nell’ufficio del direttore del museo.
Fonte: emadion
Nicolae Vasilescu-Karpen (Craiova, 1870 – Bucarest, 2 marzo 1964) è stato un ingegnere rumeno.
Membro dell’Accademia rumena di scienze, fu un pioniere nelle ricerce nel campo dell’elasticità , della termodinamica, dell’elettrochimica e dell’ingegneria civile. Studiò e sviluppò la cosiddetta “pila Karpen”, che funziona sfruttando il calore proveniente dall’ambiente.
Dopo aver frequentato il Collegio Nazionale Carol I di Craiova, si iscrisse alla Scuola nazionale per i ponti, strade e miniere di Bucarest, laureandosi nel 1891 a pieni voti quando non aveva nemmeno 21 anni.
Per tre anni lavorò poi come ingegnere presso il Ministero dei lavori pubblici, specializzandosi nel campo della comunicazione.
Attratto dal campo dell’elettrotecnica, il giovane ingegnere rumeno partì per Parigi, dove frequentò i corsi dell’Alta scuola dell’elettricità, avendo come insegnante il fisico Paul Janet e conseguendo il diploma nel 1900.
Parallelamente, frequentò anche l’Università di Parigi, laureandosi in scienze fisiche nel 1902.
Rimase a Parigi per completare il dottorato in fisica, ottenendo dopo due anni, nel 1904, il titolo di dottore con una tesi di ricerca sugli effetti magnetici dei corpi elettrici in movimento discussa davanti ai professori Gabriel Lippmann, Henri Poincaré e Henri Moissan.
Karpen fu nominato professore presso il dipartimento di elettrotecnica dell’Università di Lilla, dove lavorò per un anno.
Nel 1905 tornò in Romania e inaugurò il corso di elettricità ed elettrotecnica istituito presso la Scuola nazionale di ponti e strade di Bucarest.
Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, progettò e costruì a Băneasa il primo telegrafo senza fili nell’Europa orientale, con un’antenna di portanza di oltre 2000 km.
Come direttore della Scuola nazionale di ponti e strade di Bucarest, ha il merito di aver redatto – sulla base di uno studio completo, documentato e realistico – il progetto di trasformare l’istituto in una scuola politecnica.
Rettore della nuova università, Vasilescu Karpen ha ricoperto questa carica per 20 anni, fino al 1940.
Nel 1948 fu escluso dall’Accademia della Repubblica popolare rumena, venendo riammesso solo nel 1955.
Morì all’età di 94 anni.
Ha svolto la sua attività di ricerca in settori quali elasticità, aerodinamica, fisica atomica, termodinamica, elettrostatica, teoria dei gas cinetici, elettromagnetismo, chimica fisica, elettrochimica e celle elettriche.
Ha condotto studi sull’adesione del ferro al calcestruzzo e ha condotto ricerche sulla pressione interna dei liquidi e sul meccanismo della pressione osmotica.
Nel 1909 propose per la prima volta al mondo, attraverso una nota indirizzata all’Accademia delle Scienze di Parigi, l’uso di correnti portanti ad alta frequenza per la telefonia via cavo a lunga distanza.
Ha scritto e partecipato a progetti di centrali elettriche e progetti di elettrificazione delle città di Câmpina e Costanza.
Fu membro onorario della Società francese degli elettricisti, dottore honoris causa del Politecnico di Bucarest e membro dell’Accademia rumena (corrispondente dal 5 giugno 1919 , membro titolare dal 6 giugno 1923, vicepresidente tra il 1930 e il 1932 e il 1942-1944, presidente della sezione scientifica tra il 1945 e il 1948).
Nel 1928 fu eletto presidente del Comitato elettrotecnico rumeno.
Nel 1931 fu nominato Ministro del Commercio e dell’Industria nel governo di gabinetto di Nicolae Iorga, rimanendo in carica dal 14 luglio 1931 al 12 gennaio 1932.
Fonte: wikipedia