Eppure bastava poco: leggere il foglietto illustrativo dei vaccini covid, sarebbe bastato quello.
Gli studi clinici su efficacia e sicurezza non c’erano.
Non c’erano dati sulla capacità di fermare il contagio perché non obiettivo degli studi.
Non è stato fatto a nessuno dei partecipanti al trial (fatto da Pfizer), il tampone di screening.
In Italia è stato imposto, il vaccino, o il tampone, per: prendere un mezzo pubblico, per lavorare, per entrare in un ristorante o a scuola.
Chi non si adeguava era un pericolo sociale.
Una frode scientifica internazionale, basata su una falsa scienza e su un abuso di potere da parte di chi sapeva e doveva decidere per gli altri: tutte le istituzioni erano al corrente.
Si sapeva ma la verità è stata nascosta.
Il muro della vergogna è qui, sostenuto dagli insipienti, pavidi e corrotti di ogni categoria.
Sulla mancanza di dati e di studi sulla sicurezza dei vaccini, quindi sui rischi, rimandiamo ad un’altra storia tragica,
ancora tenuta per lo più nascosta.
Sul tema giuridico delle responsabilità rimandiamo all’articolo dell’avvocato e presidente di Eunomis, nostra associata, Andrea Montanari.
Clicca qui per leggere l’articolo di Eunomis
Fonte: SIM