Noboru B. Muramoto
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Noboru B. Muramoto

Nacque il 5 novembre 1920 a Omi, un piccolo paese di montagna della regione di Toyama, al centro del Giappone.

All’età di 16 anni lesse alcuni libri di Nyoiti Sakurazawa (Georges Ohsawa), il padre fondatore della macrobiotica.

Rimase colpito da come riuscì, attraverso la dieta consigliata in quei testi, a guarire dai suoi problemi di salute che lo affliggevano fin da piccolo.

Nato prematuro, aveva una costituzione debole e soffriva di disturbi allo stomaco, di forti dolori alla schiena e aveva contratto la tubercolosi.

Il consumo del riso integrale, come suggerisce la tradizione giapponese, e la dieta macrobiotica migliorarono notevolmente la sua condizione di salute e questo segnò profondamente la sua vita.

Poiché G. Ohsawa in quegli anni si trovava in Occidente per diffondere la macrobiotica, iniziò a studiare da solo la filosofia orientale, la teoria di Yin e Yang e la medicina orientale, comprendente la fisiognomica, la diagnosi, la pranoterapia, l’agopuntura e l’erboristeria orientale.

Contemporaneamente si laureò in Economia e commercio presso l’Università di Tohoku.

Arruolato nelle Filippine durante la Seconda Guerra mondiale, ebbe occasione di applicare le sue conoscenze su malati e feriti, riuscendo a salvare molte vite.

Maturò in questo periodo la consapevolezza che aiutare le persone e diffondere la macrobiotica sarebbe stata la sua missione.  

Nel 1950 si stabilì a Tokyo e nel 1964 incontrò finalmente Georges Ohsawa.

Iniziò a lavorare per il suo centro macrobiotico, Ignoramus Nippon C.I., a Tokyo, occupandosi soprattutto della qualità dei prodotti macrobiotici che venivano distribuiti in Giappone.

L’esperienza a fianco a G. Ohsawa, anche se breve a causa della scomparsa del maestro nel 1966, fu per lui fonte di grande insegnamento.

Noboru Muramoto

dopo la morte di Georges Ohsawa, assunse l’incarico di Presidente dell’Ignoramus Nippon C.I. e continuò a diffondere l’insegnamento del maestro insieme agli altri allievi, tra cui Herman e Cornelia Aihara, Shizuko Yamamoto, Junsei e Kazuko Yamasaki, Clim Yoshimi.

Nel 1971 fu invitato negli Stati Uniti dagli amici Cornelia e Herman Aihara per partecipare ad una serie di conferenze in trenta città, dall’est all’ovest del Paese. 

Durante un’iniziativa a Binghampton, organizzata dalla casa editrice Swan House di New York, vennero presi appunti delle lezioni di N. Muramoto, i quali vennero raccolti e pubblicati nel 1973 nel libro Healing Ourselves. 

Il libro uscì due anni dopo nella versione italiana Il Medico di se stesso con l’editore Feltrinelli e in seguito fu pubblicato anche in lingua tedesca e spagnola.

Il Medico di se stesso“: Un’esposizione corredata di disegni e ricette, per raggiungere un perfetto equilibrio psico-fisico e mantenersi in buona salute.

Muramoto, in base al principio che l’uomo nato libero dev’essere capace di guarirsi da solo, spiega come affrontare l’autodiagnosi e l’autotrattamento. I sintomi della malattia non vanno combattuti sopprimendoli o nascondendoli, vanno invece interpretati e compresi allo scopo di controllare e migliorare le reazioni di difesa del corpo.

I singoli organi non vanno considerati separatamente né l’individuo va scisso dalla totalità dell’ambiente in cui vive, poiché nella medicina orientale quel che conta è la sintesi, non l’analisi. Di vitale importanza è poi l’alimentazione, intesa come reciproco scambio fra l’uomo e gli elementi vitali di cui si nutre, e la dieta è considerata l’unica vera “medicina” preventiva.

Le cure sono fatte con metodi naturali (dieta, impiastri, decotti, tè ecc.), anziché farmacologici, e mirano al duraturo ristabilimento dell’equilibrio globale, non all’effimera “guarigione” del singolo organo.

Curarsi da soli implica quindi una diversa visione del mondo, un concepirsi come organismi completi che devono essere in armonia con il proprio corpo, la propria mente e l’ambiente circostante.

Fonte: macrolibrarsi

Muramoto

si trasferì a San Francisco, dove svolse attività di consultazione per le persone che chiedevano consigli per problemi di salute, e nel 1972 aprì insieme ad altri soci una piccola ditta, la Herb Tea Co., che distribuiva tisane di erbe orientali realizzate con antiche ricette e formule cinesi.    

Nel 1976 fondò l’Asunaro (in giapponese, «Augurandoci di essere completi domani»), un istituto senza scopo di lucro riconosciuto dallo Stato della California, tra le montagne del Sonoma, dove insegnò ai suoi studenti, che lo chiamavano Sensei (Maestro), le conoscenze teoriche orientali e la preparazione artigianale di prodotti tradizionali giapponesi e macrobiotici, come il miso, la salsa di soia, il tamari, le prugne umeboshi, l’ume-zu, il mochi, il seitan, gli insalatini di crusca di riso, il dentie, la tekka, l’agro di riso, il malto di riso e altri prodotti. 

Grazie a questa scuola, tante persone di diverse parti degli Stati Uniti sono state stimolate ad aprire laboratori per la produzione di questi alimenti.

Nel 1979 Sensei Muramoto

Si stabilì ad Escondido, nella California meridionale.

Fondò la ditta Great Life Co, per la produzione di cibi macrobiotici e di sale marino integrale non raffinato.

Insegnò che è possibile preparare in molte parti del mondo questi alimenti utilizzando materie prime locali.

Nel 1988 pubblicò il libro Natural Immunity (Immunità Naturale), edito dalla Georges Ohsawa Macrobiotic Foundation (G.O.M.F.), Oroville, California, in cui tratteggia la storia delle malattie infettive e propone un parallelismo con l’odierna patologia dell’AIDS, sottolineando il collegamento con l’alimentazione e lo stile di vita e suggerendo, come mezzo di prevenzione e trattamento curativo per un sistema immunitario efficace, il cibo naturale. 

Nello stesso anno fu invitato in Italia da Mario Pianesi, pioniere della Macrobiotica italiana, che organizzò con lui il primo corso in Europa sulla preparazione di miso, salsa di soia, tamari, umeboshi e mochi.

Tra di loro si instaurò un rapporto di profonda stima ed amicizia, e N. Muramoto in seguito fu più volte invitato dall’Associazione Un Punto Macrobiotico per dare il suo contributo in diversi seminari e convegni in Italia, Francia e Germania. 

La vita sobria di Sensei Muramoto, libera dalla schiavitù del possesso e attiva fino all’ultimo giorno, si spense serenamente il 9 ottobre 1995.

MACROBIOTICA La vera diffusione e notorietà del termine “macrobiotica”, nell’accezione e nel significato con cui è conosciuta oggi, si deve alla vasta opera di diffusione del padre della macrobiotica Nyoiti Sakurazawa, filosofo giapponese meglio conosciuto con il suo pseudonimo occidentale George Oshawa (vd Biografia).

A lui il merito di aver unificato e reso comprensibile un sapere maturato in oriente nel corso dei millenni, di averlo sintetizzato, insieme alle conoscenze occidentali, nella macrobiotica e di averlo fatto conoscere.

Oshawa definisce la macrobiotica come “…l’applicazione alla vita giornaliera, dei principi della filosofia orientale.

È la messa in pratica di una concezione dialettica dell’universo, antica di 5.000 anni e che mostra la via della felicità attraverso la salute”[5]

Dopo la morte di Oshawa i suoi allievi hanno proseguito la sua attività di diffusione della macrobiotica nel mondo.

La Macrobiotica è un modello di interpretazione del mondo, una filosofia di vita che fonda i suoi principi su due antiche teorie elaborate in Cina più di 5000 anni fa, la teoria dello Yin e dello Yang o del Principio Unico e la Teoria dei 5 elementi

Fonte: stilemacrobiotico

Noboru B. Muramoto