Midterm
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Elezioni Midterm USA

I repubblicani verso la conquista della Camera ma alle elezioni di Midterm non c’è l’onda rossa.

Il Senato resta ancora in bilico. I democratici tengono in alcune sfide chiave.
Tsunami rosso in Florida: DeSantis rieletto governatore.
Trump lo avverte:

“Evita IL 2024, so cose di te poco lusinghiere”.

Il tycoon lascia intendere di volersi candidare alle presidenziali:

“Il 15 novembre farò un grandissimo annuncio”.

Elezioni di midterm con sorpresa.
I repubblicani strappano la conquista della Camera ma non c’è stata l”onda rossa’, almeno per ora visto che molti ‘duelli’ sono ancora aperti.
I repubblicani hanno finora conquistato cinque seggi che erano dei democratici alla Camera.
Il controllo del Senato resta in bilico ma per avere il risultato definitivo si dovrà probabilmente attendere il ballottaggio del 6 dicembre visto che nel seggio della Georgia è da ore testa a testa tra i due afroamericani in corsa.

C’è stato invece uno ‘tsunami’ rosso in Florida, dove il governatore Desantis in Florida è l’uomo nuovo del Gop, destinato probabilmente a sfidare l’ex presidente Donald Trump nella ‘corsa’ alla nomination repubblicana per il 2024.
Non a caso il tycoon lo ha già messo in guardia: “Non candidarti, so molte cose poco lusinghiere su di te”.

I democratici hanno tenuto in alcune sfide chiave a cominciare da New York, con due donne.
Nella ‘corsa’ per il governatore ha vinto la candidata Kathy Hochul, governatore uscente, mentre la procura generale dello Stato sembra destinata a rimanere guidata da Letitia James, ‘bestia nera’ dell’ex presidente Donald Trump.
Hochul è stata sfidata dal repubblicano Lee Zeldin e la ‘corsa’ sembrava molto più serrata durante la campana elettorale.

Così, il partito del presidente Biden conserva una piazza simbolica come New York, che è in mano ai Democratici dal 2007, in un momento di incertezza per il governo federale.
Sebbene Hochul non rappresenti l’ala sinistra del partito, è stata molto combattiva a difesa del diritto all’aborto, proclamando New York come ‘Stato rifugio’ per tutte quelle donne che desiderano abortire e vivono negli Stati repubblicani in cui tale diritto e’ stato proibito: una posizione che evidentemente ha fatto breccia tra gli elettori.

Sono saliti a 75 i candidati repubblicani vincenti che non hanno riconosciuto la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020.
In corsa, per il Congresso e per le cariche statali, sono quasi in trecento.
I ‘negazionisti’ fedeli a Donald Trump hanno vinto tra l’altro le loro corse elettorali in molti Stati, dal Kentucky alla Florida, dall’Indiana al North Carolina, e sono attualmente in vantaggio in almeno un’altra trentina di sfide.

Eletti finora 164 ‘negazionisti’ del voto del 2020

Sono saliti 164 i candidati Repubblicani eletti e che avevano negato i risultati delle presidenziali del 2020.
Lo riporta il Washington Post.
Altri 12 sono attualmente in vantaggio nelle loro corse, mentre quelli che hanno perso sono finora 34.
81, invece, i candidati di cui non si conosce il risultato, perche’ mancano i dati o perché lo spoglio dei voti non è ancora cominciato.

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FONTE: Agi

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