Meta
Altri 10mila licenziamenti
dopo gli 11mila di novembre
Arriva la conferma di Meta sul secondo round di licenziamenti.
Il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, in un messaggio allo staff spiega:
«Prevediamo di ridurre le dimensioni del nostro team di circa 10 mila persone e di chiudere circa 5 mila posizioni aperte aggiuntive che non abbiamo ancora assunto»
Il secondo giro di tagli dovrebbe essere spalmato nell’arco di più mesi e dovrebbe colpire in particolare i team politici, di marketing e di comunicazione.
Meta così porta avanti la politica di riduzione dell’organico, che alla fine del 2022 contava 86.482 dipendenti (+20% sul 2021).
La notizia ha fatto salire il titolo di circa il 5%.
La holding proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp aveva già licenziato 11 mila dipendenti a novembre.
E’ la prima Big Tech a procedere a un secondo giro di tagli.
La riduzione del personale rientra nel progetto di ristrutturazione della società e per Zuckerberg il 2023 dovrà essere l’«anno dell’efficienza».
Il ceo vuole riportare in ordine i conti di Meta per ridare ossigeno al titolo, risollevato dai buoni risultati del quarto trimestre 2022.
Dopo il crollo delle entrate pubblicitarie (vista anche la concorrenza di TikTok) e il fallimento del metaverso, la società punta a tagliare i costi e a eliminare i progetti non più essenziali.
La Big Tech ridurrà anche alcuni livelli nel middle management, per accelerare i processi decisionali.
Licenziamenti
in tutto il settore tech
Meta è in buona compagnia.
Con il deteriorarsi dell’economia mondiale diverse aziende americane sono state costrette a ridurre i posti di lavoro.
I licenziamenti hanno coinvolto anche giganti come Goldman Sachs e Morgan Stanley, e Big Tech come Amazon e Microsoft.
In totale, da inizio 2022 l’industria tecnologica Usa ha licenziato più di 280 mila lavoratori.
FONTE: Milano Finanza