L’ultimo treno
Questo è l’ultimo treno, l’ultima possibilità di evitare la convergenza di tre pezzi sulla scacchiera del futuro della società umana che porterebbero a uno scacco matto.
I pezzi che si stanno muovendo per mettere inesorabilmente in scacco l’umanità sono le entità sovranazionali che si occupano di Sanità, di Politica e di Difesa.
OMS, UE e NATO sono a un passo da prendere il totale controllo di ogni aspetto della vita degli umani, o di quel che ne resta.
Nel prossimo futuro l’OMS gestirà la Sanità e l’Informazione in 192 stati, la UE si occuperà di normare ogni aspetto legato ad alimentazione, energia, reddito e proprietà. Infine la NATO si occuperà di configurare la distribuzione dei conflitti e degli equilibri di terrore nel Mondo.
Una partita truccata
Ho parlato di pezzi sulla scacchiera non a caso: questi pezzi sono mossi da un giocatore, uno solo. Questa è una partita truccata perchè da una parte abbiamo un giocatore capace e consapevole, ma dall’altra abbiamo una sedia vuota.
Il giocatore pricipale è una entità impersonale, apolide e non localizzata: la finanza speculativa.
L’altro giocatore è rappresentato da miliardi di persone totalmente inconsapevoli di stare sulla scacchiera, persone identificate con il ruolo che è stato loro assegnato, che perseguono obiettivi forniti dall’esterno, plasmati da una visione del mondo e del loro ruolo nel mondo completamente costruita, progettata a tavolino.
Scacchi e libero arbitrio
Nonostante l’avvento e la diffusione di Internet la percezione del Mondo non è cambiata per la maggioranza di noi. Questo perchè il giocatore cosciente ha sempre “marchiato” ogni innovazione tecnologica per impedire che possa essere usata al di fuori dei confini per cui è stata progettata. Spesso anzi la tecnologia è diffusa appositamente per “intrattenere” ovvero trattenere le persone su falsi bersagli che non costituiscano un problema per il giocatore.
Esso promuove, guida, gestisce e poi rottama anche i moti di protesta contro i propri pezzi della scacchiera affinchè le persone possano soddisfare il proprio bisogno di ribellione senza però inceppare de facto la convergenza verso la mossa decisiva, lo scacco matto.
Come nel gioco del tris
Per vincere la partita basterebbe una sola mossa, talmente evidente e semplice che è impossibile da vedere: ritirare i pezzi dalla scacchiera. Uscire dal gioco e lasciare la scacchiera, vuota, al giocatore cosciente.
Esso non può giocare contro se stesso, non può vincere senza un avversario così come un parassita non può sopravvivere senza un ospite da sacrificare.
Questa non è una strategia di resa, al contrario è una strategia che ha come obiettivo una presa di coscienza da parte dell’altro giocatore il quale deve comprendere che non ha scelto di giocare questa partita e che non ha possibilità di vincere, ma anche che l’avversario non può sopravvivere se non all’interno di questo gioco.
Imprigionati in una illusione ottica
E’ come se fossimo imprigionati in una illusione ottica, convinti che si possa solo vincere o perdere, uccidere o essere uccisi. In realtà basterebbe accendere una luce per vedere che ci troviamo su una scacchiera in una stanza e che fuori c’è un Universo di potenzialità e che non esiste alcuna scelta obbligata.
Il risveglio quindi sembra essere la strategia più efficace: mentre continuiamo a combattere difendendo il Re bianco dovremmo piano piano far sparire i pezzi dalla scacchiera lasciandola vuota e quindi accendere la luce e rivelare al giocatore cosciente che esso stesso è preda di una illusione ottica, virtuale, inesistente.
E.N.