L’Organizzazione Mondiale della Sanità intende rendere i lockdown e altri interventi non farmaceutici intesi a frenare la diffusione virale parte delle linee guida ufficiali sulla pandemia.
La rivelazione arriva in un rapporto programmato per andare all’Assemblea Mondiale della Sanità dell’OMS alla fine di questo mese. Questa misura non fa parte del nuovo trattato pandemico e non richiede l’approvazione degli Stati membri. Il rapporto afferma che l’implementazione è già in corso.
Molti hanno lanciato l’allarme su un nuovo trattato pandemico dell’OMS. Tuttavia, come scritto in precedenza, non c’è un nuovo trattato pandemico sul tavolo. Piuttosto, ci sono emendamenti al trattato esistente, il Regolamento sanitario internazionale del 2005, oltre ad altre raccomandazioni (131 in tutto) presentate in un rapporto del gruppo di lavoro sul rafforzamento della preparazione e della risposta dell’OMS alle emergenze sanitarie.
La maggior parte di questi emendamenti e raccomandazioni riguarda la condivisione delle informazioni e delle risorse e la preparazione per future pandemie; nessuno di essi interferisce direttamente con la sovranità statale nel senso di consentire all’OMS di imporre o revocare misure.
Tuttavia, ciò non significa che non siano pericolosi, poiché approvano e codificano i terribili errori degli ultimi due anni, a partire dal blocco cinese dell’Hubei il 23 gennaio 2020.
Le “raccomandazioni” dell’OMS…
Le raccomandazioni contenute nel rapporto provengono da gruppi di revisione e comitati dell’OMS e sono state inviate in un sondaggio nel dicembre 2021 agli Stati membri e alle parti interessate per chiedere le loro opinioni
Gli interventi non farmaceutici appaiono tre volte nelle raccomandazioni, una volta sotto “equità” e una volta sotto “finanza”, dove gli stati sono esortati a garantire “investimenti adeguati in” e “rapido sviluppo, disponibilità precoce, accesso efficace ed equo a nuovi vaccini, terapie, diagnostica e interventi non farmaceutici per le emergenze sanitarie, compresa la capacità di test, produzione su larga scala e distribuzione”.
Mentre il rapido sviluppo e la disponibilità precoce di interventi non farmaceutici sembrano preoccupanti di per sé, potrebbero essere interpretati in diversi modi dagli stati.
Dove diventa davvero allarmante, tuttavia, è nella sezione “leadership e governance”, nella quale si afferma:
Applicare misure di sanità pubblica non farmaceutiche in modo sistematico e rigoroso in ogni paese alla scala richiesta dalla situazione epidemiologica. Tutti i paesi devono avere una strategia esplicita basata sull’evidenza concordata al più alto livello di governo per frenare la trasmissione di COVID-19
Il requisito che la strategia pandemica di un paese debba mirare a frenare la trasmissione virale è un cambiamento importante rispetto alle attuali linee guida. L’attuale strategia di preparazione alla pandemia del Regno Unito ad esempio, preparata in linea con le precedenti raccomandazioni dell’OMS, è del tutto chiara sul fatto che non dovrebbe essere fatto alcun tentativo di fermare la trasmissione virale in quanto non sarà possibile e sprecherà risorse preziose…..
E ora invece?
Ma ora l’OMS afferma che frenare la trasmissione virale deve essere l’OBIETTIVO della risposta alla pandemia. Questo è un disastro.
Peggio ancora, il rapporto afferma che questa raccomandazione sarà incorporata nel “lavoro normativo” dell’OMS, il che significa che farà parte delle linee guida ufficiali dell’OMS per gli stati in risposta a una pandemia. Peggio ancora, dice che è già in fase di attuazione – non ha bisogno di un trattato o dell’accordo degli Stati membri per farlo, sta già accadendo.
Conclusioni
Aspettatevi di vedere nuove linee guida apparire a livello internazionale e nazionale nei prossimi mesi e anni che impongano restrizioni per frenare la diffusione virale. Questo nonostante gli ultimi due anni abbiano confermato la saggezza delle precedenti linee guida dell’OMS, ossia che è una missione impossibile e che non vale la pena nemmeno tentare di frenare una diffusione virale.
La questione deve essere sollevata ai massimi livelli in modo che i lockdown e altri interventi non farmaceutici siano tenuti fuori da ogni pianificazione pandemica.
Fonte: Eventiavversi.it
Inter
Intervista al dr Barrie Trower, celebre fisico inglese, esperto in armi a microonde. Ha lavorato per la Marina Reale ed i servizi segreti. È uno dei massimi espert mondiali di microonde, campi elettromagnetici e 5G Intervista del 2018, ma sempre attuale per una migliore comprensione.
“Il grilletto è già stato premuto con il wi-fi, il 5G è sol il passo successivo”
1.18 spiegazione frequenze 5G 2.30 Armi a microonde
4.15 Effetti sulla natura
5.28 Importanza vitale degli alberi
13.22 Effetti sulla popolazione di insetti, in particolare sulle api
15.51 Effetti biologici sulla salute umana
26.59 Sarebbe possibile generare una falsa epidemia con il 5G?
33.46 Conferenza internazionale top secret a Varsavia nel 1973. 300 pagine di documenti tuttora secretati.
44.37 Fibra ottica
47.18 Le persone usano la tecnologia in modo nevrotico. Siamo di fronte ad una sorta di pandemia?
49.00 Già dl 64 a.C. si sapeva che le radiazioni fotoniche che colpiscono gli occhi, procuravano diversi effetti sull’uomo
55.08 5G è la stessa tecnologia che utilizza il governo americano per controllare le folle?
56.57 Elon Musk ed i satelliti Starlink, perchè sono così importanti per il 5G?
01.01.20 Spiare attraverso il cellulare
01.06.18 Quali paesi non consentono il 5G?
01.14.08 Testimonianza del dr. Trower rilasciata in Oregon, sugli effetti delle microonde
01.20.40 Danno “termico” e “danno sotto-termico”
01.24.40 Cosa possiamo fare?