LO IUS SCHOLAE HA LEGAMI CON L’AUTOMOMIA DIFFERENZIATA?
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La divisione dello Stato italiano in vari tronconi rientra nel vecchio progetto UE di frazionare le nazioni considerate troppo grandi per essere facilmente manovrabili e sottomesse alle linee totalitarie di Bruxelles.

L’iter della normativa è stato volutamente lungo. Ci hanno fatto vedere che è stato “lavorato” con la sceneggiata delle opposizioni dure e pure in Parlamento UE e della ex-italia. L’approvazione della legge 86 del 26 giugno 2024 chiude un percorso iniziato oltre dieci anni fa tra sordine e riproposte.

Con questa norma la parcellizzazione della penisola costituirà un valido precedente, dopo il clamoroso fallimento della secessione della Catalogna di Puidgemont. La Spagna è uno stato unitario compiuto e consolidato da secoli, come la vicina Francia.

Il regno d’Italia e poi la Repubblica sono realtà recenti, imposte da pesantissime influenze franco-sabaude prima e da quelle inglesi poi. Con il criminale ricorso a cariche di cavalleria piemontese e di genocidi nelle campagne incendiate e lo sterminio di popolazioni inermi, si è proceduto ad una vera e propria annessione che la storiografia ufficiale continua a raccontare (sempre meno) come un processo liberamente unitario.

La penisola è una realtà con numerose diversità non ancora fuse fra loro e quindi continua ad essere il terreno ideale per il primo esperimento secessionista dell’UE.

I pretoriani di Bruxelles continuano a raccontarci che è in corso un processo di integrazione condivisa. Ma, allora, perché non reagisce per fermare questa normativa secessionista?

Si tratta in realtà di costruire una “integrazione” europea a base di staterelli di dimensioni minori e maggiormente ricattabili con la B.C.E. usata come un martello pneumatico. Per la ex-italia il frazionamento è la risultante di un progetto ingegnerizzato.

L’articolazione sarà probabilmente la seguente:

1) NORD, dalla Lombardia-Piemonte fino alla Toscana;

2) SUD, dal Lazio alla Calabria. L’area sarebbe destinata come punto di raccolta dei migranti che si inseriranno nelle strutture e nelle terre abbandonate. Un esperimento che ricorda il popolamento forzato della zona turca di Cipro nord guidata dal mandatario Rauf Denktaș scelto unilateralmente da Ankara senza tentare un approccio condiviso con la Grecia, nemica eterna della Turchia. La Calabria continuerà ad essere l’area51 dell’Europa e a trazione diretta di CIA, NSA e PENTAGONO che hanno basi a localizzazione sconosciuta nella regione.

3) SICILIA, totalmente autonoma, finirà in mano agli Usa che la useranno come portaerei del mediterraneo. Si creerebbe una nuova specie di regime cubano epicentro di riciclaggio, traffico di armi, droga prostituzione, armamenti pesanti e da combattimento leggero e postazione di deterrenza atomica contro la Russia.

La penisola spaccata in diversi tronconi destinerà i finanziamenti per l’efficientamento del sistema manifatturiero e di offerta di servizi prevalentemente nella parte nord. Il centro continuerà a sopravvivere. Il sud diventerà il deposito della parte umana considerata improduttiva. Sarà la sacca razziale d’Europa. Considerato che la Calabria continuerà ad essere un’Area totalmente desertificata per tenere lontano la popolazione dalle basi segrete USA-NSA, la sede più probabile degli insediamenti potrà essere la Sicilia e le regioni minori del sud.

Il sistema scolastico in proposta prevede una significativa riduzione di tempo per ottenere la cittadinanza dopo un percorso curricolare di istruzione. La questione sta sollevando furibondi confronti fra le forze politiche e segna ancora una volta il pesantissimo intervento delle associazioni ong, del vaticano, delle associazioni islamiche ammesse con il dialogo interreligioso, delle potentissime chiese evangeliche, valdesi protestanti, luterane di suolo germanico che forniscono un enorme flusso di denaro. Le opposizioni italiane, invece di essere contente della nuova configurazione di istruzione scolastica, hanno subito evidenziato una possibile crepa nel governo continuando ad alimentare il conflitto invece di cooperare su temi di tale importanza.

In ogni caso, va considerato che il cosiddetto ius scholae sarà votato da tutti, dopo una ben orchestrata sceneggiata a parti contrapposte. Si tratta di un passaggio preliminare e funzionale alla gestione dei giganteschi movimenti migratori che colpiranno la ex-italia a breve.

Con la secessione di fatto del nostro Paese, il Sud sarà l’area di destinazione principale dei prossimi enormi flussi. Le popolazioni in arrivo saranno allocate in tutti i paesini abbandonati da decenni per emigrazione e per caduta verticale della natalità. La prassi, simile a quella collaudata con successo a Cipro Nord, è nota: assegnazione di terre, rapida cittadinanza, e forse, assunzione di lavoro, bassi salari, pensioni assegnate senza contributi precedenti, ecc. Lo Schema Denktaş di popolamento forzato sarà completato da un sistema scolastico favorevole e con rapidissimi tempi di attuazione.

Nessuno ci racconta come e quando saranno allestiti varchi di controllo con satelliti e droni di supporto lungo una linea di confine che ricorda la Linea Gotica. La demarcazione è allestita per scongiurare un prevedibile tentativo di massa di spostarsi al nord. Gli enormi interessi finanziari e industriali destinati al Nord faranno tacere le associazioni umanitarie e nessuno dei giornaloni buonisti, reti televisive collaterali, l’Anpi, i Verdi le sinistre al caviale e simili non denunceranno la limitazione del diritto alla libera circolazione Schengen sancita dai membri della pseudo unione europea.

Nulla accade per caso. Tutto è “giusto e perfetto” …

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