Italia e idrocarburi
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Aggrappati a una battaglia persa

L’Italia ha una lunga tradizione nel campo degli idrocarburi, non soltanto tecnica, ma anche politica, avendo conosciuto da vicino cosa significa mettere i bastoni tra le ruote dei gangster americani, eppure parrebbe che il sublime governo del signor Draghi non avesse alcun consigliere in grado dire qualcosa sul delirante progetto di importare gas e petrolio non più dalla cattiva Russia, ma dalla buona America che galleggia ormai sugli scheletri della propria storia.
E così come il governo Draghi, chiamato come cameriere esperto in tutti i vertici occidentali, per il garbo e la facilità con cui svende il proprio Paese, anche tutti gli altri governi europei non devono avere nemmeno un consigliere che conosca le basi del settore energetico.

Se questi esecutivi  avessero avuto  come consigliere anche solo un operaio delle piattaforme avrebbero appreso alcune cose interessanti: che il gas e il petrolio estratti con la tecnica di frammentazione oltre ad essere molto più costosi , come si deduce dalla consultazioni degli indici Eroei ( Energy Returned On Energy Invested) hanno alcune spiacevoli caratteristiche che li rendono di difficile utilizzo.

I treni utilizzati in Usa
per trasportare il petrolio
sono chiamati treni “bomba”

Il gas per esempio è molto più sporco e ha emissioni di carbonio molto superiori al gas russo.
Come si concili questo con l’ossessione della Co2 non sarebbe razionalmente spiegabile, se non fosse che si tratta comunque di false emergenze climatiche lanciate per scopi di controllo politico sociale.
Inoltre il petrolio ricavato dagli scisti fratturati non assomiglia al petrolio greggio, ha l’indice API e la volatilità del diluente per vernici, motivo per cui i treni utilizzati in Usa per trasportarlo sono chiamati treni “bomba”.
Come se non bastasse non si può produrre diesel, il carburante indispensabile per il trasporto..
Ecco perché gli Usa importano petrolio dalla Russia e rubano l’oro nero siriano.
In realtà tutta l’operazione del fracking lanciata a suo tempo da Obama non risponde finanziariamente che a uno schema Ponzi e geopoliticamente è stato il modo per nascondere il fatto che il Nordamerica ha esaurito tutte le fonti economicamente valide di petrolio e gas mentre quelle rimanenti, hanno un Eroei tristemente basso e quindi sono super costose sia dal punto di vista energetico che ovviamente da quello dei prezzi in ogni segmento della filiera, dall’estrazione, alla lavorazione, al trasporto.
Ma la saga del fracking è servita a non solo a nascondere questa debolezza americana , ma anche l’intento criminale di continuare a controllare le zone petrolifere come ultima speranza di salvare i petrodollari.
Adesso che tutto questo è visibile come un faro nella notte si cerca di ricavare qualcosa vendendo il pessimo prodotto del fracking all’Europa.

Le sanzioni contro la Russia funzionano

Una delle ragioni per cui le sanzioni contro la Russia non hanno funzionato è che essa possiede ciò che l’occidente non ha più ossia le risorse energetiche vere non quelle fasulle del fracking espresse nella grandissima balla che gli Usa erano ritornati ad essere i maggiori produttori di petrolio.
Certo adesso ne esporteranno grandi quantità in Europa a prezzi assolutamente folli, grazie a una guerra preparata con accuratezza e grazie a elites attentamente coltivate dagli Usa e dai suoi tanti strumenti di formazione.
Ma quando si è temuto che la reazione popolare potesse far saltare il piano tanto accuratamente preparato ecco che sono stati saltare i gasdotti in maniera da rendere impossibile o quasi un ripensamento.
Così si accentua in maniera grottesca la propaganda pro Ucraina e non ha alcuna importanza se durante i tentativi di controffensiva gli ucraini abbiano perso 9800 uomini, 320 carri armati, 542 blindati, altri 250 veicoli, 36 aerei e 7 elicotteri.
E tutto questo prima dell’arrivo dei rinforzi russi.
Un milieu politico indegno si aggrappa disperatamente a una battaglia persa, per nascondere ai propri cittadini la loro totale ed epocale sconfitta.

FONTE: ilsimplicissimus2


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