IT-Alert in Sicilia
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5 luglio 2023 test IT-Alert in Sicilia, come è andata?

Scossa di terremoto nel Messinese
nel giorno del test IT-Alert

Una serie di scosse di terremoto si è verificata nella mattinata di mercoledì 5 luglio in Sicilia, proprio nel giorno in cui, nella regione era previsto alle ore 12 il test del nuovo sistema di avviso di emergenza gestito dalla Protezione civile denominato “IT-Alert“.

Le persone che non hanno ricevuto il messaggio, secondo una prima stima, dovrebbero costituire circa il 15-20 per cento della popolazione.

La prima forte scossa di terremoto – magnitudo 4- si è registrata alle ore 6:07 del mattino nella zona di Cesarò, in provincia di Messina.
Un minuto dopo, è seguita un’altra scossa – magnitudo 3.4 – sempre nella stessa area.
Una terza scossa si è registrata poi a Cesarò alle 6:11: in questo caso la magnitudo è stata più bassa – magnitudo 2.
Le scosse di terremoto, però, sono proseguite nei minuti successivi nelle province di Messina e Enna.
Non risultano, al momento, danni segnalati

FONTE: VirgilioNotizie

Test IT-Alert in Sicilia
Come è andata?

Tra le 11,30 e le 12,30 del 5 luglio, tutti i siciliani avrebbero dovuto ricevere sul proprio smartphone un messaggio di allarme da parte della Protezione civile.

Perché un siciliano su cinque – e secondo la diretta testimonianza dei componenti della redazione de ilSicilia.it uno su tre – non ha ricevuto alcun messaggio.
Nessuna chiamata, niente di niente.
E ad una prima ricognizione, su cellulari di ultima generazione già aggiornati, la cosa sembra non dipendere dal gestore telefonico, né dal marchio del cellulare, dal nucleo familiare o dal sistema operativo iOs o Android e neanche dal luogo in cui ci si trovava al momento della diffusione dell’alert.

Salvo Cocina, dirigente regionale della Protezione civile Siciliana, spiega:

“Il test è andato secondo le nostre aspettative se non, in alcuni casi, meglio.
Abbiamo seguito la procedura in videoconferenza, tenendo sotto controllo una quarantina di siti sensibili come ospedali, stazioni, centri commerciali, musei e i siciliani hanno reagito bene.
Nessuna scena di panico registrata, mentre, come le altre due regioni che hanno fatto il test in questi giorni, stiamo elaborando i dati che riguardano le persone che non hanno ricevuto il messaggio e che, secondo una prima stima, dovrebbero costituire circa il 15-20 per cento della popolazione.
C’è chi ha ricevuto la notifica anche con un’ora di ritardo.
Abbiamo notato che in alcune zone ci sono stati alcuni problemi con gestori come Iliad e Vodafone.
Intanto, il numero unico per le emergenze, il 112, ha ricevuto appena 60 telefonate, mentre in Toscana ad esempio sono state oltre il triplo”. 

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FONTE: IlSicilia.it

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