Il Venditore di Medicine: il marcio dell’industria farmaceutica
Claudio Santamaria protagonista di Il venditore di medicine, un film spiazzante sull’industria farmaceutica e la corruzione della sanità italiana.
IL MERCATO DELLE MEDICINE
La storia ruota attorno all’azienda farmaceutica Zafer e a uno dei suoi dipendenti, Bruno.
Il suo ruolo è quello dell’informatore farmaceutico, incaricato di presentare i farmaci della sua ditta ai medici per farli prescrivere.
Ma in realtà, Bruno fa parte di un sistema di corruttele in cui il personale sanitario si lascia comprare da regali e mazzette. I suoi appuntamenti non sono altro che momenti di scambio, per far sì che farmaci obsoleti o addirittura dannosi vengano prescritti a pazienti inconsapevoli.
Sempre più pressato dalle richieste dei suoi superiori e costantemente sotto la minaccia del licenziamento, Bruno si addentra sempre di più in questo sistema malato.
Ne abbraccia i valori opportunistici e cinici, mettendo a repentaglio ciò che di positivo è presente nella sua vita.
UN VIAGGIO AL TERMINE DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA
A venire coinvolti dalle macchinazioni della Zafer, e quindi anche di Bruno, non ci sono solo i medici e i loro pazienti.
Anche Stefano, amico di infanzia di Bruno, paga le conseguenze di queste pratiche illecite.
Infatti, contrae una fibrosi polmonare dopo aver fatto da cavia per i farmaci della stessa Zafer.
La storia di Bruno giunge al suo apice quando, per salvare il suo posto di lavoro e la sua reputazione di venditore, si lancia su un primario per convincerlo a distribuire i farmaci della Zafer, nonostante i suoi irremovibili rifiuti.
In un crescendo di intrecci con i personaggi che compongono la trama di questo meccanismo perverso, Bruno finisce per alienarsi completamente dalla sua vita.
Finisce così per distruggere i suoi legami pur di conservare il suo ruolo.
Anche quando tenta di porre rimedio in qualche modo, non può che farlo alimentando il problema stesso, in un ciclo infinito e sempre crescente.
Santamaria incarna un Bruno, detestabile e allo stesso tempo penoso, intrappolato in un circolo vizioso dal quale non può uscire senza scegliere tra la sua vita e la sua integrità.
UN FILM CHE ANNUNCIAVA UNA CRISI
Uscito nel 2013, Il Venditore di Medicine tratta un tema che in questi tempi di pandemia è tornato più attuale che mai: l’inadeguatezza del sistema sanitario privatizzato e del mercato farmaceutico.
Antonio Morabito dirige un film di aspra denuncia, che con una struttura a volte eccessivamente frammentaria chiama in campo tutti i livelli di questo sistema sanitario corrotto.
Nessuno spazio viene lasciato alla speranza, in un settore dove il denaro e il profitto dettano legge.
E in cui la cura dei pazienti passa in secondo piano.
Il Venditore Medicine
racconta di un sistema sanitario prostrato alle esigenze di mercato, denunciando una situazione che, almeno in parte, ha peggiorato l’impatto della pandemia di COVID-19 nel nostro paese.
Vedere questo film può aiutarci a capire come si sia arrivati a questo punto e, soprattutto, a capire quanto il problema sia passato inascoltato per anni.
Fonte: bloguam