
“Hikikomori causata dalla droga 2.0, il digitale sta isolando i giovani dalla società”
Intervista di byoblu a Maurizio Martucci e allo psicologo Paolo Garello
“La recente ricerca del CNR sulla sindrome Hikikomori certifica come il digitale non è più soltanto il rifugio ex post per quanti sentano il bisogno di isolarsi dal mondo circostante, ma in realtà è la causa stessa, la causa principale abbinata alle politiche emergenziali applicate dal 2020 in poi.
La transizione digitale può essere messa sotto accusa per il semplice fatto che si stanno capovolgendo letteralmente i piani, sostituendo la realtà reale con quella virtuale”, lo ha detto il giornalista d’inchiesta e scrittore Maurizio Martucci intervendo in TV su Byoblu nella trasmissione Che idea ti sei fatto? condotta da Arianna Graziato.
“Nella fine della scorsa legislatura – ha spiegato Martucci – la 7^ Commissione del Senato aveva sottolineato, attraverso un’analisi di indagine, dove erano stati auditi una serie di psicologi, sociologi, antropologi, pedagogisti, come i nostri giovani siano letteralmente drogati, di questa che è una droga 2.0. Nella parte finale di questa indagine conoscitiva si parla di giovani schiavi, resi “drogati” e “decerebrati” in riferimento agli studenti italiani. Ossia i nostri figli, i nostri nipoti, il nostro futuro. In sostanza avanza l’Intelligenza artificiale e arretra, o addirittura arranca, l’intelligenza umana. Noi stiamo assistendo ad una vera e propria ondata, uno tsunami a 360 gradi di una nuova visione del mondo che ci viene imposta dai guru della Silicon Valley. Abbiamo Elon Musk che assume delle vere e proprie sembianze istituzionali, essendo diventato una sorta di presidente ombra del secondo mandato di Trump. E poi abbiamo i vari Zuckerberg, i vari Bezos, i vari Gates, che entrano ed escono dalle nostre stanze istituzionali, sottoscrivono accordi faraonici”.
Gli effetti della digitalizzazione, ha sottolineato Martucci, non sono soltanto mentali ma anche fisici.
Nel caso in cui il governo concludesse la trattativa con Starlink di Elon Musk, una trattativa quinquennale dal peso di 1, 5 miliardi di euro per il 5G dallo spazio, verremmo irraggiati oltre che dalle antenne via terra, anche dai satelliti lanciati in orbita bassa quota.
“Questo significherebbe avere un irraggiamento permanente e rimanere in questo brodo elettromagnetico senza possibilità di fuga” con rischi per la salute, specie per i soggetti affetti da sindrome immuno-neurotossica altamente invalidante o soggetti ipersensibili, che secondo uno studio condotto in Svizzera, sarebbero il 10% della popolazione.
“Veniamo circondati da cose, da oggetti connessi e parlanti con l’utopistica illusione di trovarci in un futuro dove tutto diventa smart, dove tutto diventa più inclusivo e accessibile, mentre poi quella che viene minata è principalmente la nostra salute, la nostra sfera psicologica”.
Le scuole pubbliche della città americana di Seattle, hanno fatto causa ai giganti dei social media (Meta che controlla Facebook, Instagram, WhatsApp, Google per YouTube, TikTok dell’azienda cinese ByteDance, e Snap, la società che controlla SnapChat).
Le scuole, un centinaio con circa 50mila studenti, hanno detto di non poter fare il proprio lavoro perché gli studenti soffrono d’ansia, depressione e altri problemi legati all’utilizzo eccessivo dei social.
“Stiamo assistendo ad un vero e proprio eco-scempio portato avanti nel nome della transizione digitale” ha concluso il Maurizio Martucci nel suo intervento su Byoblu.
Miriam Alborghetti (L’Ortica)
Fonte: oasisana
.