Giustizia per Raffaella e gli altri poliziotti morti dopo i vaccini. Manifestazione e Petizione per l’Inchiesta su Speranza per Omicidio.
Morti Improvvise dopo i Vaccini tra i Poliziotti: il Caso De Luca
Dopo anni di negazionismo, finalmente l’EMA (European Medicines Agency) ha dichiarato UFFICIALMENTE che i c.d. vaccini non sono stati “progettati” per limitare la trasmissione e che possono causare miocarditi letali.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, riportata da pochissime testate indipendenti dedite alla ricerca della verità.
Una verità soffocata dalla stampa e da giornalisti palesemente schierati, venendo meno a quella informazione pluralista che il loro codice deontologico impone.
È quanto accaduto a Raffaella De Luca, poliziotta 29 enne morta per un malore improvviso, Raffaella lascia un figlio di 7 mesi.
“Raffaella è deceduta il 30 giugno 2023, io in quel periodo ero ancora dirigente sindacale del LES il sindacato con il quale ho iniziato l’attività di difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori. Raffaella si è sentita male, un malore improvviso ed è deceduta quella mattina del 30 giugno. Raffaella stava bene, anche se aveva avuto un preavviso qualche settimana prima e stava svolgendo delle analisi più approfondite per cercare di capire cosa le era accaduto. Purtroppo, non ce stato tempo”.
In questa dichiarazione di Antonio Porto, vi è tutta la tristezza, mista alla voglia di giustizia e verità per la sua collega che, all’atto dell’arruolamento era risultata sana e quindi idonea per entrare nei ranghi della polizia.
“E’ stata aperta un’inchiesta, è stata effettuata l’autopsia i primi di luglio (ndr. 2023) ed è stato nominato un CTU dalla procura, in più è stato nominato un CTU da parte nostra. Un medico legale molto esperto nei danni da vaccino. Il pubblico ministero ha accettato ed ha disposto le analisi che avevamo chiesto per cercare di capire se vi è più o meno correlazione con il vaccino che lei aveva inoculato qualche mese prima”.
Il segretario di OSA conclude con un aggiornamento sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta,
“Attualmente l’indagine è ancora aperta, so che è stato chiesto un supplemento nominando un CTU, un medico specialista che ha ricevuto l’incarico qualche settimana fa, ed attendiamo che venga poi definitivamente depositata la relazione per cercare di capire cosa fosse successo”.
Quella dei malori improvvisi è una realtà che ha colpito e sta colpendo a vasto raggio tantissimi operatori della sicurezza (polizia, carabinieri, guardie penitenziarie, polizia municipale, personale della Forza Armata).
Su questa scia di cadaveri, OSA ha effettuato un esposto presso la procura di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.
“Quando ho depositato l’esposto erano almeno una ventina di decessi per malori improvvisi”.
E da qui si può constatare la volontà delle Istituzioni, nel non voler in alcun modo porre attenzione a questo insolito e triste fenomeno.
Lo stesso atteggiamento lo possiamo rilevare quando si parla di suicidio nel Comparto difesa e sicurezza, un atteggiamento che rasenta l’omertà.
“La maggior parte delle forze dell’ordine sono state vaccinate all’interno della caserma Garibaldi, quindi a Caserta, la competenza territoriale era quella di Santa Maria Capua Vetere. Ho depositato un esposto dove ho portato all’attenzione della magistratura il farmaco imperfetto, diciamo che i reati per cui abbiamo chiesto di indagare sono il 443 ed il 445 del Codice penale. Somministrazione ed immissione in commercio di farmaco guasto pericoloso a rafforzare la nostra tesi cerano sia il supporto tecnico rilasciato dal professor Pier Franceso Belli ed una CTU di parte del Dott. Gabriele Segalla che ci hanno confermato la pericolosità di questi sieri, perché non risultano studi sulla genotossicità e sulla cancerogenicità, addirittura dalla CTU del Dott Segalla possiamo rilevare che sono le stesse cause farmaceutiche che in particolar modo ci dicono che era un farmaco instabile”.
Le azioni di OSA non si sono fermate.
E’ stata presentata una denuncia nei confronti dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza e dell’ex Direttore generale di Aifa Nicola Magrini.
“Attualmente come tutti sappiamo l’indagine sulla nostra denuncia è stata trasferita per competenza al Tribunale dei Ministri, nel trasferire l’indagine al tribunale dei ministri, il pubblico ministero e la procura della Repubblica di Roma comunque ha suggerito una archiviazione dell’indagine, a nostro parere un po’ troppo leggero, non è stata svolta alcun tipo di indagine di polizia giudiziaria”.
L’esposizione accurata del sindacalista Antonio Porto continua,
“Noi abbiamo presentato, depositato, l’opposizione a questa richiesta di archiviazione, gli avvocati hanno predisposto una opposizione con ulteriori elementi a supporto della nostra tesi ed ora spettiamo che il tribunale dei Ministri, che ha 90 gg di tempo per decidere se indagare o archiviare per la posizione dell’ex Ministro Speranza e di Magrini”.
Manifestazione e Petizione contro l’Archiviazione dell’Inchiesta su Speranza
Un paradosso, quello della giustizia, tutto italiano.
I danneggiati dalle dosi sono stati e vengono sempre più abbandonati da quelle istituzioni in cui hanno creduto, dove hanno imposto un determinato trattamento sanitario.
Le stesse istituzioni, ora rivolgono lo sguardo altrove, ignorandoli o, peggio, facendoli sentire “esseri invisibili”.
OSA, il Comitato Ascoltami ed altre associazioni, hanno organizzato una manifestazione che verrà effettuata il 12 gennaio in via Golametto nei pressi della procura della Repubblica di Roma.
“Ci saremo noi di OSA polizia, OSA Italia, ci sarà il Sindacato Finanzieri Democratici, ed altre associazioni che ci hanno manifestato la volontà di venire a portare il loro supporto”
In supporto degli organizzatori di questa manifestazione, si sono schierate moltissime associazioni e gruppi di cittadini che, con azioni autonome ma finalizzate a non far cadere nell’oblio i danneggiati e di conseguenza verificare se ci sono dei responsabili per quanto loro accaduto.
Come l’iniziativa di Walter Monici e Marina Cairo, i quali costantemente, ogni sabato sono in piazza Santagostino a Milano.
Per divulgare quelle informazioni fornite dalle stesse case farmaceutiche e dalle Istituzioni, come AIFA ed EMA, che gli stessi organi televisivi sorvolano in quanto accenderebbero nelle persone quella razionalità di ragionamento pericolosa.
La costanza di Walter e di Marina, dimostrano quanto alto è il loro senso di giustizia e di appartenenza ad una società civile libera da ogni vincolo unidirezionale.
Con la sola forza del passa parola, in quanto ostacolata da tutti i mezzi di comunicazione, la petizione ha già raggiunto numeri non irrilevanti.
Iniziata il 13 dicembre 2023, ad oggi si sono superate le 10mila firme, con un trend di circa 1000 firme al giorno.
Per chi vuole firmare la petizione, l’indirizzo è il seguente: scenario.press/petition
“Scenario press nasce essenzialmente per cercare di superare le censure che noi quotidianamente dovevamo affrontare sui principali social network internazionali”
“Io vorrei ed ho fatto anche un appello in tanti convegni pubblici che ho organizzato che anche i sindacati della scuola e non solo i sindacati di polizia, si interessassero delle migliaia di colleghi deceduti e decine di migliaia di colleghi che hanno subito danni permanenti da questi vaccini”.
È quando affermato da Sergio Barbesta, fondatore di questa rete indipendente, bypassando la censura dei grandi gruppi, sia internazionali che nazionali, che bloccano quotidianamente il libero pensiero.
Sempre attivo nell’organizzare proiezioni e dibattiti in teatri e sale, per diffondere la voce dei danneggiati.
La petizione on-line instaurata da questo gruppo di pensatori liberi ha lo scopo di informare la gente ma anche di sostenere e supportare la denuncia e fare in modo che la gente potesse conoscere quanto intrapreso da OSA.
Con la manifestazione di Roma del prossimo 12 gennaio, il 2024 si apre con la voglia di giustizia e verità, quelle verità negate ed affossate da coloro che, ricevuto un mandato dal Popolo, non hanno protetto il Popolo stesso, infierendo su di loro, con subdoli ricatti, economicamente e socialmente.
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
Fonte: gospanews
Inter
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