Il Partito di Gantz presenta una legge per sciogliere la Knesset
Giovedì il partito di Gantz, attraverso la deputata del Partito di Unità Nazionale Pnina Tamano-Shata, ha presentato oggi pomeriggio un disegno di legge per sciogliere la 25esima Knesset – il Parlamento israeliano – e indire elezioni anticipate il prossimo 7 ottobre, a un anno dalla strage.
A Gantz si è unito anche il ministro del gabinetto di guerra Gadi Eisenkot.
Un vero e proprio terremoto anche se la mossa rimane simbolica visto che Netanyahu conserva la maggioranza parlamentare.
Risulta dunque improbabile che il partito, guidato dal ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, arrivi al voto della Knesset senza una maggioranza garantita, poiché i progetti di legge discussi alla Knesset e respinti non possono essere nuovamente votati per sei mesi.
L’azione fa seguito a un ultimatum lanciato da Gantz all’inizio di questo mese, che chiedeva al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di accettare un piano post-guerra a Gaza entro l’8 giugno.
Gantz ha minacciato di lasciare la coalizione se non fosse stato presentato.
La risposta del Primo Ministro
Secondo quanto ha riferito l’agenzia Reuters, il partito Likud del Primo Ministro israeliano ha risposto alla mossa di Gantz sottolineando che
“Israele ha bisogno di unità e che lo scioglimento del governo danneggerebbe lo sforzo bellico”
“Lo scioglimento del governo di unità nazionale è un regalo per Sinwar, una capitolazione alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per liberare i nostri ostaggi”.
Una conferma della solida posizione della quale gode il premier israeliano all’interno del Paese arriva dai risultati di nuovo sondaggio pubblicato oggi da Channel 12, dal quale è emerso un dato che fa riflettere: malgrado tutto gli israeliani preferiscono Netanyahu a Gantz.
Il 36% degli intervistati è decisamente convinto che Netanyahu sia il primo ministro più adatto, mentre solo il 30% preferisce Gantz.
FONTE: Affari Italiani