Finanziamenti ai politici Usa
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Big Pharma finanzia
il 70% dei parlamentari Usa

Finanziamenti ai politici Usa per il 70%: la grande industria dei farmaci che condiziona la sanità

I costi della sanità e dei farmaci sono destinati a crescere in modo esponenziale nel mondo occidentale.
E il peggioramento dei servizi visto negli ultimi anni ne sono uno specchio.
A settembre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un report che metteva in allarme i tanti Paesi europei.
Il sovraffollamento dei pronto soccorso, la cronica carenza di personale medico e infermieristico, la mancata razionalizzazione delle spese e dell’organizzazione pubblica sono destinati a peggiorare.
Sta accadendo in queste ore anche negli USA che è un servizio misto, dove negli ultimi mesi un’ondata di aumenti imponenti ha messo in allarme l’opinione pubblica a stelle e strisce.
Tutto è indirizzato verso il business privato.

Finanziamenti ai politici Usa

Molto attenta sul tema è STAT, struttura investigativa e sito di notizie americano dedicati alla salute.
STAT non è un giornale qualsiasi, è stato lanciato nel 2015 da John W. Henry, il proprietario di The Boston Globe, testata diventata famosa anche negli altri continenti per l’indagine del gruppo investigativo Spotlight (è valsa agli autori il Premio Pulitzer ed è stata fonte del film da Oscar “Il caso Spotlight”) che scoperchiò la pedofilia nella parrocchie della Chiesa USA per poi allargarsi a tutto il pianeta.

STAT qualche tempo fa ha rivelato che più di due terzi dei parlamentari USA (l’attuale Congresso) ha incassato un assegno dall’industria farmaceutica prima delle elezioni del 2020.
Su 100 senatori che compongono la Camera Alta del Congresso 72 hanno ricevuto finanziamenti da Big Pharma.
Su 441 deputati che costituiscono la Camera Bassa del Congresso 302 hanno incassato risorse dai privati dei farmaci.

Lev Facher, autore del reportage, ha scritto:

“L’ampiezza della spesa evidenzia la continua influenza dell’industria farmaceutica a Washington”
“Mentre l’industria farmaceutica ha dato soldi a un’ampia gamma di candidati, si è concentrata in particolare su quelli dei comitati chiave che sovrintendono alla legislazione sanitaria”…
“Pochissimi candidati che hanno accettato i soldi dell’industria farmaceutica hanno finito per perdere la rielezione”.

FONTE: Affari Italiani

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