Alcuni mesi fa si discusse del “Corporate ESG” quando Elon Musk in un Tweet definì questo sistema di classificazione come “IL DIAVOLO INCARNATO”…Ora quello stesso sistema sta mandando in “TILT” i grandi gruppi finanziari.
Vediamo perché e ascoltiamo anche il parere della SEC sull’argomento, per bocca del suo Commissario, Ester Peirce
Cos’è “ESG”
Ricordiamo che ESG sta per “Environmental Social Governance” e si riferisce ai tre fattori chiave per misurare la sostenibilità e l’impatto etico di un investimento in un’azienda o di un’azienda. È un termine generico utilizzato nei mercati dei capitali e comunemente utilizzato dagli investitori per valutare il comportamento delle società, nonché per determinare la loro futura performance finanziaria.
È in pratica un sistema di RATING, di classifica delle Aziende che viene proposto e sostenuto dal WEF (World Economic Forum)
È quindi simile a un punteggio di credito, ma piuttosto che basarsi sulle entrate di un’azienda e sulla storia di rimborso dei debiti, il punteggio ESG e’ incentrato sulla sostenibilità e sull’etica.
La domanda che ci si pone è la seguente: CHI STABILISCE LE REGOLE DI QUESTO RATING? La risposta arriva puntuale: la politica e soprattutto chi la gestisce con le sue regole neo-liberali, progressiste, inclusive, resilienti e di seguito…tutti i nomi che vi vengono in mente pensando all’ONU, al World Economic Forum e a tutte le loro agende.
Cosa sta accadendo ai grandi gruppi finanziari mondiali
Blackrock, Vanguard e State Street: il loro incontestato dominio, con infiltrazione e incroci tra di loro nei più grandi gruppi e Lobby mondiali (Big Pharma su tutti, ma anche tecnologici e comunicazioni etc etc), negli ultimi tempi, e in coincidenza con la crisi globalista mondiale, sta di conseguenza avendo a che fare con quelle stesse regole imposte dal World Economic Forum e da tutte le realtà che governano l’economia.
Il corporate ESG, che condiziona tutte le compagnie, sta ora quindi iniziando a condizionare pesantemente anche i gruppi che finanziano tutte quelle stesse compagnie e questo sta diventando un problema piuttosto considerevole anche per i colossi della finanza.
Si sa che Blackrock, Vanguard State Street si controllano efficacemente l’un l’altro e i loro concorrenti di mercato. Le Tre più grandi società di investimento hanno da tempo utilizzato il loro predominio nei fondi di investimento passivo, per costringere le società a rispettare la loro serie preferita di politiche ambientali, sociali e di governance.
L’inizio della fine?
Il loro regno tuttavia può essere vicino alla sua giusta fine, perché le forze dell’ordine degli Stati Uniti si stanno svegliando per via delle segnalazioni ricevute. È arrivata infatti una lettera il 4 agosto al CEO di BlackRock, Larry Fink, da 19 avvocati generali dello stato che hanno messo in discussione sul come le aziende ESG stiano giocando con i loro doveri fiduciari che dovrebbero essere sempre puntativerso gli investitori e verso Wall Street e quindi hanno voluto ricordare che lo scopo socialedel settore finanziario dovrebbe essere solo la protezione dei risparmi e dei fondi pensionistici degli investitori.
I gestori patrimoniali sostengono di concentrarsi sui rendimenti finanziari, ma si sono invece uniti a fondi pensione statali di sinistra per stipare le politiche “ambientali, sociali e di governance“, caricandole sul collo delle aziende e dei dipendenti americani, i cui fondi pensionistici sono sotto il controllo dei gestori patrimoniali.
Time to “WOKE” up?
Qual è il vero obiettivo degli asset manager WOKE?
Il significato del termine “Woke” non è davvero traducibile in italiano – vuol dire qualcosa come “consapevole” – ma indica, o almeno indicava originariamente, l’atteggiamento di chi presta attenzione alle ingiustizie sociali, legate principalmente a questioni di genere e di etnia, e non ne rimane indifferente, solidarizzando ed eventualmente impegnandosi per aiutare chi le subisce.
Gli obiettivi dei asset manager “Woke” sarebbero quindi quello di seguire alla lettera tutte le direttive stabilite proprio da chi determina le graduatorie per il rating ESG.
Sulle agende Il sito web di BlackRock descrive e elenca tutte le organizzazioni climatiche a cui ha aderito.
Piuttosto che verso un “dialogo”, l’attenzione sembra però piuttosto concentrarsi sull’adozione di azioni per “accelerare la transizione a zero netto“, per “garantire che i maggiori emettitori di gas serra del mondo intraprendano le azioni necessarie sul cambiamento climatico”, e per sostenere “gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.”
L’iniziativa “NZAM”
Queste organizzazioni climatiche chiedono che gli “asset manager” minaccino di votare contro i leader aziendali, se un’azienda non è sulla buona strada per raggiungere zero emissioni nette di gas serra.
L’iniziativa Net Zero Asset Managers, o NZAM, richiede ai membri di “implementare una strategia di gestione e di impegno, con una chiara escalation e politica di voto, che è coerente con l’ambizione per tutte le attività in gestione per raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050 o prima.”
Climate Action 100+ si vanta del potere collettivo dei suoi membri per “garantire un’azione forte e concertata“, comunicare “un messaggio centrale” e avvertire le aziende che ignorano le loro richieste climatiche che “l’inazione . . può portare gli investitori ad intraprendere ulteriori azioni“.
La popolarità degli investimenti passivi rende i membri NZAM BlackRock, State Street e Vanguard i maggiori azionisti nel 96% dei Fortune 250.
BlackRock ha recentemente inviato una lettera a diversi stati sostenendo che BlackRock si concentra esclusivamente sul suo dovere fiduciario, permette ai suoi clienti di determinare come affrontare la “transizione energetica”, e si è unito a organizzazioni climatiche solo per “dialogo.” Questo mese però, quei 19 avvocati generali hanno scritto proprio quella lettera, sottolineando incongruenze e conflitti tra la lettera con le “buone intenzioni” di BlackRock e le sue dichiarazioni pubbliche e gli impegni.
Aspetti legali
Gli avvocati generali hanno specificamente sollevato la questione, “…se Blackrock ha tenuto una condotta con le altre due istituzioni finanziarie – cioè, gli altri due giganti degli investimenti – per demonetizzare l’industria del petrolio e del gas,sollevando potenziali questioni antitrust”. Gli avvocati generali stanno scavando in una questione importante, ma c’è una domanda molto più preoccupante che devono esplorare:
Perché i tre grandi perseguono queste politiche in blocco?
Per quale motivo gli istituti del settore dei servizi finanziari, ad eccezione di quelli che hanno recentemente lanciato la loro gestione patrimoniale, hanno scelto di porre l’investitore al primo posto, dando la priorità al profitto rispetto alle questioni sociali?
Preoccupazioni fondate?
La risposta apparente solleva preoccupazioni ben oltre la collusione anti petrolio e gas dei tre grandi, attraverso la loro gestione degli investimenti passivi, cioè investimenti di lungo termine che implica l’acquisto di un titolo da mantenere indipendentemente dalle condizioni di mercato.
I tre grandi detengono infatti collettivamente i più grandi blocchi di voto per quasi l’intero pacchetto tra di loro, controllano una quota predominante del fondo di scambio o del mercato degli ETF (acronimo di Exchange Traded Funds) o SICAV (a basse commissioni di gestione) e della maggior parte dei partecipanti in quasi tutti gli altri mercati.
Due dei tre, Black Rock e State Street, sono società quotate in borsa e così i loro funzionari rivelano sotto giuramento e regolari depositi federali ai loro azionisti istituzionali, devono dire regolarmente non solo quello che possiedono, ma CHI li possiede.
La risposta che ne consegue, si legge come un’importante linea di demarcazione: I tre grandi possiedono “l’altro e se stessi”.
Insomma: c’è aria di burrasca e di conflitto all’interno dei gruppi per la coerenza verso il profitto a discapito delle politiche sociali e di governance che stanno alla base del rating ESG e questo sta provocando una falla inaspettata all’interno di una triade che si sentiva solida e inattaccabile in virtù dei loro accordi.
Quindi: le questioni sociali stabiliti dal Corporate ESG e che dipendono da CHI GESTISCE QUESTO RATING (questo punteggio), sta creando problemi all’interno di queste potentissime agenzie di investimento.
Disimpegni pericolosi….
Le politiche sociali, le transizioni ecologiche Resilienti e Inclusive stanno dando dei pensieri a chi gestisce, ma soprattutto a chi fa investimenti…e questo loro non se lo possono davvero permettere (come spiegato nel video).
la Louisiana ha informato la mega banca BlackRock che disinvesterà dal portafoglio di investimenti dell’azienda, per le sue politiche anti-combustibili fossili.
Il tesoriere della Louisiana John Schroder ha scritto una lettera al CEO di BlackRock Larry Fink , spiegando che lo stato avrebbe liquidato tutti gli investimenti di BlackRock entro tre mesi e, in un periodo di tempo, avrebbe disinvestito per un totale di quasi 800 milioni di dollari dai fondi del mercato monetario, dai fondi comuni di investimento o dai fondi negoziati in borsa della banca .
Il tesoriere statale ha fatto esplodere la ricerca di Fink dei cosiddetti standard ambientali, sociali e di governance (ESG) che promuovono l’energia verde rispetto ai tradizionali combustibili fossili.
“Le vostre politiche palesemente anti-fossili distruggerebbero l’economia della Louisiana“, ha scritto Schroder a Fink nella lettera diffusa per la prima volta da FOX Business. “Questo disinvestimento è necessario per proteggere la Louisiana da azioni e politiche che cercherebbero attivamente di ostacolare il nostro settore dei combustibili fossili. A mio avviso, il vostro sostegno agli investimenti ESG non è coerente con i migliori interessi e valori economici della Louisiana“, ha continuato. “Non posso sostenere un’istituzione che negherebbe al nostro stato il beneficio di uno dei suoi asset più robusti“.
“In parole povere, non possiamo essere parte della paralisi della nostra stessa economia“.
Schroder ha aggiunto che si è rifiutato di spendere un centesimo di fondi statali con un’azienda che “toglierà cibo dai tavoli, denaro dalle tasche e lavoro lontano dai laboriosi cittadini della Louisiana“.
Dopo la Louisiana, anche il Missouri prende le distanze dai gruppi di investimento: “BlackRock dà la priorità alla sua “agenda politica sveglia” al di sopra degli interessi finanziari dei consumatori“, ha detto a FOX Business il tesoriere dello stato del Missouri Scott Fitzpatrick.
Fonte: TRUEREPORT