Erba Alfalfa. Erba medica: coltivazione, proprietà e usi
La conosciamo col nome di erba medica, come anche di Alfalfa o erba Spagna ed è un rimedio naturale molto noto.
Si tratta di una pianta originaria dell’Asia sud-occidentale, ma che viene coltivata anche in molte regioni italiane per produrre mangime per il bestiame.
Ha proprietà antifungine, viene utilizzata come rimedio omeopatico, costituisce un aiuto contro la gastrite e migliora la coagulazione del sangue.
Hai mai sentito parlare dell’erba medica o erba alfalfa?
Con questo nome si indica una leguminosa foraggera, la più coltivata in assoluto.
Il nome scientifico della pianta è Medicago sativa L., ma in realtà l’erba medica è anche nota con nomi come “erba Spagna” e alfalfa (dall’arabo al-fáṣfaṣa, che vuol dire “foraggio”).
L’erba medica non è solo la pianta foraggera più impiegata in assoluto, ma rappresenta anche un rimedio naturale incredibilmente apprezzato in tutto il mondo.
Per quale motivo? Scopriamolo insieme.
Cos’è l’erba alfalfa
Si tratta di una pianta originaria dell’Asia sud-occidentale, ma che viene coltivata anche in molte Regioni d’Italia.
La Medicago sativa L. fa parte della famiglia delle Fabaceae (Leguminose), e viene prevalentemente coltivata per produrre mangime per il bestiame. La pianta ben si adatta a qualsiasi tipo di terreno o clima, è considerata una pianta perenne (per cui rifiorisce tutti gli anni), presenta delle foglie trifogliate e fiori di colore azzurro-viola.
I semi di erba medica sono di dimensioni piccolissime.
Nel processo di coltivazione della pianta, bisogna fare attenzione ai nemici naturali, come parassiti e insetti fitofagi, quelli che si nutrono delle piante.
Origine del nome
Perché l’erba medica o alfalfa si chiama così?
Potresti pensare che il nome derivi dagli effetti terapeutici riconosciuti a questa pianta.
In realtà però il termine “medica” non ha nulla a che vedere con la medicina. Esso si riferisce infatti alla Media (la Persia), luogo di origine della pianta.
“Erba medica” vuol dire dunque “Erba della Media”.
Erba medica: proprietà
L’erba medica è considerata un vero scrigno di sostanze nutritive utili per la salute.
Essa apporta infatti numerose vitamine, sali minerali, enzimi digestivi, bioflavonoidi, aminoacidi, clorofilla e oligoelementi.
Si ritiene che in una tazza di germogli di erba medica, equivalente a circa 30 grammi, siano contenute all’incirca 8 calorie.
Inoltre, al suo interno potrai trovare:
- Vitamina K
- Vitamina C
- Folati
- Tiamina
- Riboflavina
- Magnesio
- Ferro
- Calcio
- Rame.
I germogli di erba medica apportano anche buone dosi di proteine e fibre, oltre a composti vegetali bioattivi, come saponine, clorofilla, flavonoidi, fitosteroli, fitoestrogeni e alcaloidi.
Un aiuto contro la gastrite
La ricca presenza di clorofilla, rende la Medicago sativa un rimedio per il trattamento di disturbi come gastrite o persino ulcere.
Si ritiene che sempre la clorofilla possa aiutare a combattere il problema dell’alitosi.
Migliora la coagulazione del sangue
Abbiamo visto che questo rimedio naturale contiene elevate quantità di vitamina K.
Proprio quest’ultima può migliorare la coagulazione del sangue.
Inoltre, grazie alla presenza di clorofilla e ferro, l’erba medica si rivela un rimedio naturale per combattere l’anemia.
Come vedremo, prima di consumarla bisognerà tuttavia chiedere il parere del medico, specialmente se in questo momento stai assumendo qualche tipo di farmaco.
Effetti anche sul diabete
Alimenti ricchi di fibre, come l’alfalfa per l’appunto, possono aiutare a tenere sotto controllo i livelli glicemici.
Ciò può tradursi in un effetto benefico per i pazienti affetti da diabete e prediabete.
Le prove a sostegno di un simile effetto sono tuttavia deboli, per cui, se soffri di diabete, evita di assumere questo e altri rimedi naturali senza prima aver consultato il medico.
Effetti antiossidanti
Infine, la Medicago sativa vanta anche delle proprietà antiossidanti.
Un simile effetto è stato studiato, al momento, solo su modello animale, dove è stato osservato che rimedi a base di Medicago sativa possono aiutare a ridurre o prevenire i danni da stress ossidativo provocati dai radicali liberi.
Dove si compra l’erba medica?
Puoi acquistare l’erba Alfalfa in tutti i negozi bio.
Inoltre, in commercio sono disponibili numerosi tipi di prodotti, come l’erba medica in polvere o pronta per la preparazione di infusi e tisane.
Puoi aggiungere questo ingrediente ai tuoi frullati, o assumerlo sotto forma di capsule.
Se hai un minimo di dimestichezza con la coltivazione delle piante, o anche se sei alle prime armi, potresti provare a cimentarti nella coltivazione dell’erba medica.
Ma come fare? Vediamolo nel dettaglio.
Come si semina l’erba medica?
Se hai voglia di far germinare i semi di Alfalfa a casa, potrai acquistarne una confezione nel tuo negozio di giardinaggio di fiducia, oppure potresti acquistarla dei siti on line.
Prima di vedere come procedere con la semina dell’erba medica, tieni presente che il procedimento dovrà essere svolto con il massimo rispetto delle norme igieniche, per evitare il rischio di contaminazioni batteriche.
Lascia i semi in ammollo con acqua per una notte, quindi scolali il mattino successivo e disponili nel germogliatore. Due volte al giorno bagna i semi ed esponili alla luce indiretta del sole per un paio di giorni.
Nell’arco di 3 – 6 giorni, quando i germogli avranno raggiunto un’altezza di circa 3-5 centimetri, potrai procedere con il raccolto e gustarli freschi.
Erba medica: controindicazioni ed effetti collaterali
L’erba alfalfa presenta pochi effetti collaterali, tuttavia è importante tenere a mente i possibili rischi.
In alcune persone affette da lupus eritematoso sistemico, l’utilizzo di estratti di erba medica ha infatti comportato una riacutizzazione della malattia.
Questo rimedio è inoltre sconsigliato per le donne in gravidanza e per coloro che soffrono di gotta o di malattie autoimmuni.
Tieni inoltre presente che, vista l’elevata quantità di fibre, l’erba medica fresca può provocare problemi gastrointestinali, come flatulenza, fastidi addominali e diarrea.
Interazioni farmacologiche
In caso di assunzione di farmaci è bene consultare il medico prima di aggiungere questo rimedio naturale alla propria dieta o alimentazione.
In particolar modo, sono state riscontrate interazioni farmacologiche tra erba Alfalfa e farmaci antidiabetici, ciclosporina e prednisone, farmaci fotosensibilizzanti, anticoagulanti orali, contraccettivi ormonali e tamoxifene.
Fonte: greenstyle