EMILIANO: LO SCERIFFO DELLA CONTEA DELLE PUGLIE.
Nella Regione Puglia gli Operatori Sanitari sono sottoposti, per regolamento regionale, ad una serie di “trattamenti sanitari”. Per malattie come: Epatite B, Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella Difterite, Tetano, Pertosse, tubercolosi – infatti – nel comma 2 dell’art. 2, del Regolamento regionale 25 giugno 2020, n. 10 – Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari Legge regionale 19 giugno 2018, n. 227 – , si prevede che “…………. L’atto vaccinale, inclusa la somministrazione del vaccino, è trattamento sanitario, e, pertanto, nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione, necessita del consenso informato dell’utente.”
Per ciò che attiene, invece, all’Influenza stagionale, l’obbligo per gli stessi Operatori sanitari è annuale.
Le sanzioni previste, nell’evenienza di rifiuto immotivato della vaccinazione da parte del lavoratore, partono da multe da 500 a 5.000 euro, fino all’inidoneità all’attività lavorativa.
Orbene, appurato che la materia della salute rientra tra le materie di legislazione concorrente di cui all’art. 117 comma 3 della Costituzione e che spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato, dobbiamo constatare che nella Regione Puglia non vengono rispettati i “principi fondamentali” previsti a livello statale, così come acclarato anche dalla Corte costituzionale (n. 5 del 2018).
L’’introduzione dell’obbligo al vaccino – infatti – non rientra nella competenza regionale.
Non è da sottacere, peraltro, che con l’applicazione di questo regolamento regionale si è di fronte a violazioni di rango costituzionale come, ad esempio, il diritto al lavoro, alla salute individuale, alla retribuzione ed a una discriminazione certa di una categoria – quella degli operatori sanitari – rispetto alle altre categorie di lavoratori.
Per i lavoratori della sanità pubblica , accreditata e privata, dunque, e specialmente nelle Regioni governate dalla cosiddetta sinistra , si è costantemente sotto la “legge marziale” dello sceriffo di contea. In questo caso nella Contea delle Puglie, dove lo sceriffo Emiliano governa i suoi sudditi.
La FISI ha scelto , con un documento a firma del segretario generale Rolando Scotillo, di segnalare il caso al Governo ed al Ministro della Salute affinché intervengano a limitare la deriva federale a matrice Partito Democratico, partito che non è nuovo a questo tipo di azioni. Di sotto il documento inviato.
Ringraziamo Luca Telese per aver editato la caricatura di Emiliano, Presidente della Regione Puglia per il Partito Democratico.
Fonte: FISI