A Ordu in Turchia
l’impianto che sfrutta l’energia
dal moto ondoso
più grande del mondo
L’azienda svedese e israeliana Eco Wave Power ha firmato un accordo con il comune turco per installare i dispositivi galleggianti su 9 frangiflutti.
A regime, l’impianto avrà una capacità installata di 77 MW.
Sarà affacciata sul mar Nero la centrale più grande del mondo che sfrutta l’energia dal moto ondoso per produrre elettricità.
L’impianto da 77 MW occuperà 9 frangiflutti nel porto di Ordu, 400 km a nord-est della capitale Ankara, e userà la tecnologia dell’azienda svedese e israeliana Eco Wave Power.
Energia dal moto ondoso
Per sfruttare l’energia dal moto ondoso, i dispositivi testati da oltre 10 anni dall’azienda non hanno bisogno di assicurare i galleggianti al fondale: possono essere fissati su strutture già esistenti come, appunto, i frangiflutti, ma anche pontili o moli.
Le onde trasmettono il moto ai dispositivi galleggianti, a forma di piccole barche, che a loro volta azionano dei pistoni idraulici, collegati a terra con degli accumulatori e un motore idraulico.
L’altro punto di forza del dispositivo di Eco Wave Power sono i costi contenuti.
L’investimento per sfruttare l’energia dal moto ondoso si ripaga in circa tre anni, mentre il dispositivo ha una durata di vita di oltre tre decenni.
Molto competitivo anche il costo livellato dell’energia (LCoE): l’azienda dichiara 44$/MWh, intermedio rispetto ai 33$/MWh dell’eolico onshore e i 48$/MWh degli impianti fotovoltaici su scala industriale calcolati da Irena per il 2021.
In una prima fase, il comune di Ordu assegnerà all’azienda i permessi per un primo impianto pilota da 4 MW, con la possibilità di espanderlo successivamente fino a 77 MW. Al momento, un record per gli impianti che sfruttano l’energia dal moto ondoso.
Secondo alcune stime, sviluppare l’energia delle onde in Europa permetterebbe di soddisfare, entro la metà del secolo, il 10% del fabbisogno del continente, arrivando a 188 GW di potenza.
Il potenziale globale secondo i calcoli di Irena si aggira intorno ai 500 GW, stimando un tasso di efficienza di conversione del 40% e lo sfruttamento di appena il 2% degli oltre 800mila km di coste del Pianeta.
FONTE: rinnovabili.it