“Colpisce usando un raggio invisibile“: cosa può fare il nuovo aereo dell’aeronautica italiana.
Si tratta di un aereo d’attacco che si affiderà a particolari impulsi elettromagnetici ad alta potenza.
Cosa c’è da sapere sull’EC-37B
L’aeronautica italiana è pronta a mettere le mani su un jolly senza precedenti.
Si tratta di un aereo d’attacco che, al posto di utilizzare missili, bombe e proiettili, si affiderà a particolari impulsi elettromagnetici ad alta potenza.
È attraverso questi fasci d’onde che il velivolo potrà distruggere i sistemi elettronici nemici, e quindi abbattere mezzi rivali, così come jet e altri armamenti.
Stiamo parlando dell’EA-37B, velivolo basato sul business jet GULFSTREAM G550 e configurato per effettuare operazioni di guerra elettronica, nonché funzionalità di Electronic Counter Measures (ECM), per disturbare i segnali radar e le comunicazioni avversarie.
Cosa sappiamo dell’EC-37B
Repubblica lo ha chiamato l’aereo “che bombarda con il raggio invisibile”.
Sarà in dotazione soltanto all’aviazione statunitense, da dove verrà acquistato, e a quella italiana.
Come ha spiegato Rivista Italiana Difesa, la Us Air Force lo ha ribattezzato l’EC-37 in EA-37.
La svolta militare, se così possiamo chiamarla, è arrivata in seguito alla guerra in Ucraina.
Questo conflitto ha evidenziato l’importanza della guerra elettronica, combattuta con frequenze e onde, decisiva come quella combattuta con i tradizionali razzi e missili.
Ebbene, l’EC-37B che finirà presto nelle mani dell’Italia è un bireattore GULFSTREAM dotato tuttavia di un rigonfiamento lungo le fiancate e, soprattutto, di un radar a scansione elettronica con numerose celle orientabili.
Da qui partiranno impulsi verso la direzione designata, o meglio, partiranno raggi di energia elettromagnetica in grado di distruggere apparati elettronici nemici che permettono il funzionamento di aerei, navi, elicotteri e altri mezzi.
L’aereo in questione, dunque, è una sorta di cannoniera d’impulsi che può paralizzare gli avversari.
Il jolly dell’aeronautica italiana
“Lo abbiamo deciso per identificare meglio la missione della piattaforma nel localizzare, attaccare e distruggere bersagli terrestri, aerei e navali. L’EA-37B ci dà un vantaggio militare nel campo di battaglia elettronico e costruisce una forza più letale grazie alla modernizzazione delle capacità di mettere fuori gioco le reti di collegamento e l’ecosistema informativo del nemico”, ha spiegato l’Air Force in un comunicato.
L’aspetto chiave del velivolo coincide con il suo armamento, coincidente solo ed esclusivamente con il “sistema di missione”.
Ecco che tornano in evidenza i rigonfiamenti nella fiancata, che altro non sono che grandi antenne trasmittenti ospitanti amplificatori per dare potenza agli impulsi.
Gli equipaggiamenti del mezzo sono stati affidati all’azienda L3Harris nel 2017.
Il primo volo operativo è avvenuto lo scorso maggio mentre l’ingresso in servizio appena tre mesi fa.
Il costo di un singolo mezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 350 milioni di dollari.
Il Pentagono, ha scritto ancora Repubblica, ha intenzione di acquistarne dieci.
Due, con un’opzione per un terzo, sono invece stati ordinati dall’aeronautica italiana, come parte del piano voluto dal governo Conte per dotare le forze armate del Paese di una squadriglia di aerei d’avvistamento radar e da guerra elettronica senza pari nell’Unione europea.
Fonte: ilgiornale