Covid scuola
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Covid e scuola, le regole per il rientro in classe: mascherine, tamponi e vaccinazioni.

L’aumento dei contagi ha riportato l’attenzione sulle precauzioni per studenti e insegnanti: ecco tutte le norme in vigore

Milano – Con l’aumento dei casi registrato nell’ultima settimana (più 44%), che ha portato le infezioni in Italia a quota 21mila, e il rientro in classe di studenti e insegnanti (complessivamente un milione e 130mila individui in Lombardia), si torna a parlare delle misure anti Covid a scuola

Evitare assembramenti

Dai presidi, alle prese con orari da riempire e supplenti da reperire, arrivano rassicurazioni:

Attualmente il Covid non è un problema e non verranno introdotte norme specifiche.

Le precauzioni restano una scelta individuale. 

L’unica raccomandazione arrivata a insegnanti e bidelli – ha spiegato il presidente dell’associazione presidi di Roma – è cercare di evitare gli assembramenti dei ragazzi.

Obbligo delle mascherine

L’obbligo delle mascherine è stato abolito all’inizio del 2022 (dal primo maggio 2023 anche negli ospedali, a eccezione dei reparti dove sono ricoverati i fragili e nelle Rsa) e non pare ci sia all’orizzonte un suo ritorno.

Il presidente nazionale dell’associazione dei presidi ha sottolineato che “L’utilizzo delle mascherine al momento non è contemplato, anche se non si può impedire agli alunni di indossarle se lo desiderano”. 

Isolamento e tamponi

L’obbligo dell’isolamento di 5 giorni dopo un tampone positivo non è più in vigore. 

Se si viene a contatto con un positivo o si ha il dubbio di essersi infettati non c’è alcun obbligo di legge, né sull’isolamento, né sui tamponi. 

Il ministero della Salute raccomanda, comunque, di osservare le precauzioni anti Covid:

indossare la mascherina se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili. Il ministero raccomanda poi di non mandare i figli a scuola se manifestano sintomi come febbre, mal di gola, raffreddore, tosse. 

Vaccinazione obbligatoria

Sul fronte delle vaccinazioni, la legge prevede 10 tipologie di vaccini obbligatorie per ragazzi sino a 16 anni e cioè il vaccino esavalente (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenzae di tipo B), il vaccino trivalente Mper (morbillo, parotite e rosolia) e il vaccino contro la varicella.

Non è contemplato quindi il vaccino anti Covid.

La campagna vaccinale

I vaccini sono comunque raccomandati, essendo – dice il ministero – l’unico strumento per contrastare la diffusione del virus.

I nuovi vaccini sia quelli contro il Covid che quelli contro l’influenza, arriveranno a ottobre.

La campagna partirà quindi in autunno, in concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24.

Categorie a rischio

Il ministero della Salute ha anche stilato una lista di soggetti a cui è particolarmente raccomandata la vaccinazione:

over 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti,

donne in gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento,

operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, 

studenti di medicina,

delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione;

persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità.

fonte: ilgiorno

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