Cotza: Imprenditori e lavoratori, coalizzatevi e alzate la testa!
Fabrizio Cotza – Monte Sovversivo – Sono settimane che sento imprenditori e commercianti dichiarare ai giornalisti:
“Con queste bollette saremo costretti a licenziare il personale e a chiudere”.
Ovvero danno per scontato che gli aumenti siano ineluttabili e che quindi l’unica soluzione sia rassegnarsi.
E davvero non mi spiego come persone che hanno sacrificato tutta la vita per l’azienda, non abbiano la forza di richiedere in maniera ferma e compatta che i politici abbiano il coraggio di fermare le speculazioni in atto sul gas, visto che di questo si tratta.
Gli Imprenditori, che dovrebbero sapere come funziona l’economia e la finanza, non dovrebbero bersi la narrazione degli aumenti causati unicamente dalla guerra (gli aumenti erano partiti molto prima, ed il costo attuale del gas non è proporzionale alla sua reale scarsità).
Dovrebbero sapere che se in tanti chiuderanno la responsabilità sarà unicamente della politica che non ha avuto il coraggio di fermare le speculazioni di miliardari senza scrupoli, che stanno facendo affari d’oro sulla pelle di tutti.
Ma davvero preferite chiudere le vostre aziende piuttosto che far sentire la vostra voce? È davvero voi dipendenti non capite che se non vi unite a questa protesta presto vi ritroverete a casa senza stipendio? E quindi senza la possibilità di pagare neppure le vostre bollette?
Non mi capacito che per milioni di imprenditori e collaboratori tutto questo vengano vissuto come ineluttabile. Che si preferisca accettare l’ennesimo sopruso, dopo quelli già patiti in questi anni, piuttosto che ribellarsi prima della definitiva disfatta.
Rilasciare interviste ai giornali per esprimere la propria preoccupazione non servirà a nulla.
Nessuno verrà a salvarvi, se non capirete che dovete unirvi (imprenditori e dipendenti), per richiedere in maniera forte a questo governo di tassare gli extra profitti che stanno accumulando le multinazionali e di pretendere in sede europea un tetto massimo al prezzo di gas ed energia elettrica.
Lo potrebbero fare senza problemi, ma devono decidere se mettersi contro le multinazionali o contro il popolo. E se il popolo resterà zitto avranno vita facile, perché non avranno alcuna pressione. E gli speculatori vinceranno come sempre.
Coalizzatevi, una volta tanto. C’è un sindacato (FISI) che sta unendo per la prima volta sia gli imprenditori che i lavoratori per uno sciopero nazionale, il 10 Settembre a Roma. Potrebbe essere un buon inizio.
Fonte: FISI