Corte Penale Internazionale
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È stato avviato un procedimento penale
contro il pubblico ministero e i giudici
della Corte Penale Internazionale

Il Comitato Investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il Procuratore della Corte Penale Internazionale Karim Ahmad Khan, i giudici della Corte Penale Internazionale Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez.
 
Il 22 febbraio 2023, il Procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Ahmad Khan, nell’ambito di un’indagine penale, ha inviato una petizione alla Seconda Camera Preliminare della Corte penale Internazionale per ottenere un mandato di arresto per cittadini della Federazione Russa.
 
Sulla base di questa petizione, i suddetti giudici della Corte Penale Internazionale hanno emesso decisioni illegali per arrestare il Presidente della Federazione Russa e la Commissaria per i Diritti dei Bambini della Federazione Russa presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa.
 
L’azione è ovviamente illegale, poiché non sussistono motivi di responsabilità penale.
 
In conformità con la Convenzione del 14-12-1973 sulla prevenzione e repressione dei reati contro persone che godono di protezione internazionale, i Capi di Stato godono di assoluta immunità rispetto alla giurisdizione di Stati stranieri.
 
Le azioni del procuratore della Corte Penale Internazionale presentano elementi criminosi ai sensi del comma 2 dell’art. 299, del comma 1 dell’art. 30, del comma 2 dell’art. 360 del Codice Penale della Federazione Russa, ovvero non è legale imputare a una persona palesemente innocente una responsabilità penale, accusandola inoltre illegalmente di aver commesso un crimine grave o particolarmente grave, così come è illegale predisporre un attacco a un rappresentante di uno Stato straniero che ha diritto alla protezione internazionale con l’obiettivo di creare tensioni nelle relazioni internazionali.
 
Le azioni intraprese dai giudici della Corte Penale Internazionale presentano elementi criminosi ai sensi del comma 2 dell’art. 301, comma 1 dell’art. 30, comma 2 dell’art. 360 del Codice Penale della Federazione Russa, ovvero commettono un atto consapevolmente illegale di custodia cautelare, nonché intraprendono un attacco a un rappresentante di uno Stato straniero che ha diritto alla protezione internazionale al fine di creare tensioni nelle relazioni internazionali.

FONTE: Ambasciata Russa in Italia

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