Il Macabro Paradosso
Avv. Massimo Agerli
Avvocati Liberi
E’ passato un anno da quando è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato n. 7045/2021.
Rileggendola oggi si capiscono tante cose.
- Anzitutto si capisce che è stata ad ogni costo emessa in quel preciso momento perchè serviva una pronuncia di una Corte superiore che facesse giurisprudenza per tutti i TAR, in modo da spazzare via tutti i ricorsi pendenti. La sentenza n. 7045/2021 è stata un tornado che tutti i Colleghi ed i sanitari sospesi ricorderanno per sempre. Leggere quella sentenza toglie il fiato per quanto sia pregna di ideologia, di falsi principi e di menzogne scientifiche.
- poi si capisce chiaramente è che si dovevano mettere a tacere, in qualunque modo, anche mentendo spudoratamente o ribaltando ogni logica, tutte le falle del sistema.
E così si legge di tutto, a ruota libera, su efficacia e sicurezza.
Tutti assiomi che si sono rivelati falsi, da un punto di vista scientifico e quindi giuridico.
- inoltre si è capito che l’ideologia è il pericolo più grande.
L’ultima parte della sentenza del Consiglio di Stato n. 7045/2021 è quanto di più bieco si possa leggere; il censore che si scaglia contro la cosiddetta esitazione vaccinale.
Se esiti…
Se esiti tradisci la relazione di cura e fiducia che deve esserci tra medico e paziente.
Se esiti comprometti il consenso informato.
Se esiti rendi i luoghi poco sicuri e sei egoista. Se esiti non sei solidale e sei ignorante perché non conosci quella “declinazione solidaristica, [che] investe lo stesso rapporto tra la scienza e il diritto, come è ovvio che sia, e ancora più al fondo il rapporto tra la conoscenza – e, dunque, l’informazione e il suo contrario, la disinformazione – e la democrazia”.
Se esiti non sei ‘confidence’ di fronte alla trasparenza delle informazioni scientifiche, di fronte alle campagne di sensibilizzazione e nonostante le nudges ossia le ‘spinte gentili’ che incidono sulle libertà costituzionali ma che “tuttavia concorrono a favorire il consenso informato nei singoli nelle decisioni sanitarie e, insieme, il formarsi di una coscienza collettiva favorevoli alla necessità di vaccinarsi”. Insomma una spintarella gentile a te ed una a me, così ci formiamo la coscienza collettiva.
Abbiamo imparato che è tutta una questione di moto ondulatorio.
Se esiti non vedi la luce, quella che ha visto John Belushi alias Jake nella chiesa del reverendo James.
Luce della trasparenza
E’ nella “luce della trasparenza” “tanto nelle acquisizioni scientifiche degli esperti quanto nei processi decisionali del legislatore (o dell’amministrazione), «feconda il seme della conoscenza tra i cittadini», stroncando il diffondersi di pseudoconoscenze o, addirittura, di credenze irrazionali e, perciò, indimostrabili, e contribuisce al rafforzamento, in modo pieno e maturo, dei diritti fondamentali nel loro esercizio ponderato e responsabile”.
Se esiti hai una irrazionale sfiducia nei confronti della scienza e dei tecnici perché li vedi, ingiustamente, quali “titolari di un potere ritenuto inaccessibile e, in quanto tale, elitario ed antidemocratico”.
Se esiti è perché hai rifiutato il “sapere-potere “costituito” e hai cercato conoscenze altre, alternative, nascoste ai più”.
Insomma tutta questa esitazione sapete a cosa porta❓
Al compimento del macabro paradosso. Perché in effetti è “un macabro paradosso quello per i quali pazienti gravemente malati o anziani, ricoverati in strutture ospedaliere o in quelle residenziali, socioassistenziali o socio-sanitarie (al cui personale lavorativo anche esterno, opportunamente, il recente art. 2, comma 1, del d.l. n. 122 del 10 settembre 2021 ha infatti esteso l’obbligo vaccinale, inserendo nel d.l. n. 44 del 2021 l’art. 4-bis), contraessero il virus, con effetti letali per essi, proprio nella struttura deputata alla loro cura e per causa del personale deputato alla loro cura, refrattario alla vaccinazione”.
Dr. Frattini sa qual è il macabro paradosso in cui è caduto il Consiglio di Stato❓
Che al posto di ‘personale refrattario alla vaccinazione’ occorreva scrivere ‘personale vaccinato’.
FLI – Avvocati Liberi
