L’UE mette a punto
un tetto del gas d’emergenza,
ma con grande calma e
non si sa se funzionerà
La Commissione europea (CE) ha pubblicato martedì una proposta che delinea i passi che le aziende potrebbero intraprendere per acquistare in gruppo il gas naturale, le modalità di condivisione del gas naturale tra i Paesi dell’UE e una misura temporanea per limitare il prezzo del gas naturale, ha dichiarato una fonte al Wall Street Journal.
La parte della proposta relativa al tetto del prezzo del gas riguarderà il contratto di riferimento dell’UE per il gas, noto come TTF, ma il tetto proposto non è il tetto completo del prezzo che l’UE sta discutendo da mesi.
Al contrario, il tetto è proposto solo come strumento temporaneo, mentre la CE cerca di trovare un accordo sulla definizione di un parametro di riferimento permanente per i prezzi del GNL.
Secondo la proposta della Commissione Europea, prima di imporre il tetto ai prezzi dovrebbero essere soddisfatte tre condizioni, ha sottolineato martedì il Wall Street Journal.
La prima di queste condizioni sarebbe la garanzia che i flussi di gas tra i Paesi dell’UE non vengano interrotti.
La seconda condizione è che il consumo di gas all’interno dell’UE non cresca a causa del tetto ai prezzi.
La terza e ultima condizione che farebbe scattare un tetto ai prezzi è che i mercati dei derivati continuino a funzionare efficacemente, perché se no troppi ci perderebbero finanziariamente…
L’UE rimane divisa
L’UE rimane divisa sul tema del tetto al prezzo del gas naturale, con la Germania e i Paesi Bassi che si oppongono fermamente a tale misura.
La proposta odierna sembra essere un compromesso tra i Paesi favorevoli e quelli contrari.
Ma il tetto al prezzo non è ancora certo.
I Paesi dell’UE devono ancora concordare l’idea di base di un tetto ai prezzi di emergenza.
In seguito a tale accordo – che l’opposizione della Germania rende dubbio – la CE pubblicherà i dettagli di come funzionerebbe un simile tetto di prezzi di emergenza.
I Paesi dell’UE dovranno poi approvare anche questi dettagli.
La proposta sarà discussa questo giovedì e dai ministri dell’energia dell’UE la prossima settimana.
FONTE: scenarieconomici