Questa mattina, giovedì 6 ottobre, il Comitato Fortitudo ha tenuto il presidio davanti alla sede del quotidiano “La Provincia” di Cremona
Comitato Fortitudo
Comunicato Stampa
Buongiorno,
sono Grazia Piccinelli, Presidente del Comitato Fortitudo di Cremona, un Comitato nato durante le manifestazioni “no-greenpass,” molto attivo nel territorio.
Non abbiamo bisogno di presentazioni, ci conoscete bene, anche se non avete mai scritto di noi, del nostro impegno per salvaguardare una Costituzione, ahimè, calpestata, il diritto all’inviolabilità del corpo, l’aiuto profuso nei confronti delle tante persone sospese da decreti illegittimi atti a limitare la libertà di ognuno.
Stamattina ci troviamo di rimpetto al vostro edificio dopo aver letto l’ennesimo articolo sulla vostra testata che promuove oltremodo la vaccinazione anti covid19.
State incentivando la quarta dose per gli anziani, che sono la nostra memoria e vanno protetti, mentre i dati sull’aumento esponenziale della mortalità in Italia sono allarmati e farebbero alzare le antenne a chiunque, e farebbero sorgere dubbi soprattutto a chi ha a che fare con la carta stampata ed è depositario della verità, di quello che succede.
Avete “pubblicizzato” il siero per la fascia d’età pediatrica, per le donne incinte, quando in altri paesi, la Gran Bretagna per esempio, sono addirittura sconsigliate in gravidanza e in allattamento.
Scrivete senza mai tenere in considerazione quello che realmente succede nel resto del mondo dopo che ci si è sottoposti all’inoculo del siero genico sperimentale.
Sappiamo bene dai dati dell’Istituto Superiore Di Sanità, facilmente consultabili da chiunque, che la mortalità per il covid19 nel 2020 durante l’ondata più letale, ha colpito uomini e donne con età superiore agli 83 anni e con almeno 2/3 patologie gravi pregresse.
Quindi, non c’era nessun bisogno di vaccinare i bambini.
Sappiamo anche che le cure domiciliari precoci con antiinfiammatori potevano salvare il 90% delle persone contagiate, evitando almeno 140.000 morti; questo lo si evince dallo studio del Dottor Remuzzi del Mario Negri e dell’ospedale di Bergamo, pubblicato su EClinicalMedicine, i quali risultati sono comparabili a quelli riportati su una delle riviste scientifiche più autorevoli: “The Lancet,” ma nei vostri archivi non ne troviamo riscontro.
Perché non parlate del grave rischio di miocarditi, pericarditi e dei tanti giovani colpiti dopo il vaccino?
Delle morti nel sonno, dei malori improvvisi?
Danni irreversibili che andrebbero indagati anche grazie all’aiuto di un giornalismo sincero e trasparente, un giornalismo senza padroni.
Sono nati gruppi di persone danneggiate, il Comitato Ascoltami è uno dei più conosciuti.
Donne devastate e deturpate, con un corpo che non risponde più a nessun comando.
Uomini paralizzati su sedie a rotelle che hanno avuto un ictus alcuni giorni dopo la vaccinazione.
Li chiamano “gli invisibili,” perché nessuno dà loro voce.
Tante persone con malattie autoimmuni precedenti all’inoculo che sono peggiorate notevolmente e non possono più lavorare.
Tanti i ricattati che vi si sono sottoposti contro la loro volontà per non morire di fame… un disastro, insomma!
Senza parlare del fatto che ci avete discriminati, offesi, ci avete chiamati no-vax, untori.
Invece chi contagiava erano i vaccinati, che, tra parentesi, nonostante il siero benedetto, si sono ammalati tutti, sono finiti in ospedale, in terapia intensiva e sono pure morti…dati Istituto Superiore di Sanità, ma voi muti!
Non avete scritto della ricerca del grande Dottor Franco Giovannini di Mantova e del nostro Progetto Cure…un giornalista “deve” informare, non insabbiare le notizie, e questa era una notizia del territorio.
Voi, noncuranti dei dati, degli studi, dei risultati sempre più eclatanti degli effetti avversi e delle morti legate a questo esperimento di massa, continuate con la “propaganda” del pensiero unico, senza porvi nemmeno un legittimo dubbio sull’onestà del vostro operato.
Perché è di onestà che si parla!
I vostri bollettini giornalieri non sono di nessuna utilità oltre a terrorizzare i più sensibili, che già sono stati vessati e sottoposti ad una pressione psicologica per più di due anni e mezzo.
Parlate dei numeri, certo! Ma di quelli veri.
Decessi covid, dal 16 giugno al 16 settembre:
2020: 1.181
2021: 3.087
2022: 8.955
Vuol dire che il vaccino che tanto promuovete non funziona affatto!
Sono i dati che parlano, non è fantasia, non è complottismo, non è negazionismo, è la realtà dei fatti!
Questi sono i fatti che un bravo giornalista prende in seria considerazione.
In un recentissimo studio del Journal of Insuline Resistance, si legge che nei non anziani, c’è un rischio maggiore di gravi eventi avversi nei vaccinati rispetto all’essere ricoverati in ospedale per aver contratto naturalmente il covid19…il consenso non era pienamente informato.
Scrivete, per favore, che nella comunità scientifica aumentano i dubbi sull’accuratezza delle affermazioni dei produttori del vaccino mRNA.
Sia pfizer/bioNTech che moderna si rifiutano ancora di consentire una verifica indipendente dei dati dei sieri.
Senza parlare del fatto del segreto militare posto in essere da EMA per il report della sicurezza.
Scrivete che la spyke del vaccino è stata trovata dieci mesi dopo l’inoculo e invece doveva svanire dopo qualche giorno. E’ stata trovata nelle cellule, nel fegato, studio Svedese. Scrivete che l’mRNA dei vaccini si retrotrascrive nel DNA, (retrotrascrittasi inversa).
Scrivete i dati di Eudravigilace, che è il sistema di raccolta dati per le reazioni avverse da vaccino.
A maggio erano circa 60.000 i morti accertati per vaccino anti covid19, e 2.500.000 persone con effetti avversi gravi.
I dati sono fermi a giugno scorso, quelli di AIFA non parliamone, e sono dati di farmaco-vigilanza passiva, non attiva come avrebbero dovuto essere.
Scrivete e denunciate che Euromomo, fonte banca dati europea, riporta che la mortalità infantile è aumentata del 691% dopo la vaccinazione anti covid.
Se volete vi mando tutte le fonti.
Avrei tantissime notizie da scrivervi ancora, notizie che noi ricerchiamo ogni giorno perché siamo esseri curiosi e ci piace capire, conoscere…dovreste farlo anche voi, è il vostro mestiere.
Ci sono troppe note stonate in questa faccenda, e voi dovreste coglierle tutte.
Se un Direttore, e i suoi giornalisti, rilasciassero costantemente notizie false, atte a procurare nocumento alla salute della cittadinanza, si rasenterebbero gli estremi per una denuncia che sfocerebbe sicuramente nel penale; per questo è importante che l’informazione sia sicura, soprattutto per chi la legge.
L’Art. 656 c.p. punisce infatti la pubblicazione o la diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico.
Nello specifico la norma sanziona la condotta di: “Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico.”
O per procurato allarme: Dispositivo dell’art. 658 Codice Penale
Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità (1), o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio [358](2), è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.
Noi amiamo l’umanità, la vita, la libertà, la verità, ed è per questo che ci battiamo ogni giorno, anche contro l’ipocrisia di voi giornalisti.
E’ nostro dovere farlo, verremo ricordati per questo.
Voi per cosa verrete ricordati?
Infine mi congedo da voi con le parole di un grande giornalista indipendente: Matteo Gracis.
“Ci sono tre cose che deve fare un giornalista:
primo, verificare e riportare i fatti. Controllare se la notizia che sta scrivendo, quindi, è reale, che non sia frutto dell’invenzione di qualche politico, di qualche imprenditore, economista, o del primo ciarlatano che passa per strada. I FATTI!
Secondo, non imporre la propria opinione ma limitarsi a informare. Il vero giornalismo non vi costringerà mai, non proverà mai a convincervi di qualcosa, vi porterà a dubitare e riflettere.
Terzo, se si sbaglia bisogna rettificare. Sbagliare è umano può succedere anche a un giornalista, bene…se capita, bisogna correggere, aggiornare, chiedere scusa e soprattutto cercare di non ripetere più quell’errore.
Domanda: ma in Italia dove caspita è il giornalismo?”
Grazia Piccinelli Presidente del Comitato Fortitudo insieme al Direttivo e a tutta la gente del Comitato.
FONTE: Comitato Fortitudo