Cartello e Fentanyl in Messico
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05/01/2023 Arrestato in Messico principale membro del cartello per la produzione di Fentanyl

Èstato arrestato oggi in Messico Ovidio Guzman, figlio del leader del cartello di Sinaloa, Joaquin ‘El Chapo’ Guzman.

Lo annunciano fonti ufficiali del governo che precisano che l’arresto è avvenuto nella località di Jesus Maria, nella città di Culiacan, capitale dello Stato di Sinaloa, grazie all’intervento di truppe di élite. 

Ovidio Guzman, trentadue anni, soprannominato “El Raton” (il Topo), secondo i media messicani sarebbe già stato trasportato in un carcere di massima sicurezza. 

“El Chapo” si trova detenuto negli Usa con una condanna al carcere a vita per avere trafficato centinaia di tonnellate di droga nel Paese durante venticinque anni, ma il suo cartello è ancora fra i più potenti del Messico.

Il figlio è accusato sia di narcotraffico sia di avere ordinato molteplici assassinii, tra cui quello di presunti informatori, di un trafficante di droga e di un cantante messicano che aveva rifiutato di esibirsi alle sue nozze.

La notizia della cattura è arrivata dopo una notte di violenze nella città di Culiacan, dove è attivo l’omonimo cartello della droga considerato il più sanguinario di tutto il Paese.

Ovidio, che è diventato una figura chiave nel cartello dopo l’arresto del padre.

Era stato brevemente detenuto nel 2019 dalle forze di sicurezza messicane, ma poi rapidamente rilasciato per porre fine alla violenta rivolta della sua banda di narcotrafficanti in una imbarazzante battuta d’arresto per le autorità messicane.

Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per informazioni che portassero all’arresto o alla condanna di Ovidio.

Questo dopo che negli Usa si è assisitito a un’ondata di morti per overdose alimentata dall’oppioide sintetico fentanyl, che ha portato a una maggiore pressione sul paese centroamericano per combattere le organizzazioni – come il cartello di Sinaloa – responsabili della produzione e della spedizione del farmaco. 

Fonte: rainews

Fentanyl:come l’industria degli oppiodi si sta prendendo il mondo

Un’epidemia sempre più vasta, interessi di multinazionali del farmaco, narcos e reti di produzione delocalizzate in Cina. Un’intervista con Ben Westhoff, autore di un libro-inchiesta che parte da Oriente, attraversa il Messico e arriva nel cuore degli States.

I nuovi Pablo Escobar vengono da Oriente e non risparmiano nessuno

Più di 70mila americani morti per overdose lo scorso anno, 28mila a causa degli oppioidi sintetici, metadone escluso.

Il fentanyl,

un antidolorifico sintetizzato negli anni Cinquanta, è il principale indiziato. 

Costa poco, è facile da reperire online, per strada o in farmacia. 

Non in tutti i Paesi serve una ricetta medica, ma a parità di dose è tra le 70 e le 80 volte più potente della morfina, cinquanta più dell’eroina. 

Il fentanyl è la droga perfetta. Anche come sostanza da taglio per la cocaina o l’eroina.

Chi consuma una sostanza, non sa più cosa consuma. I discorsi astratti si dissolvono nell’aria. Per terra, restano i morti.

I nomi commerciali del fentanyl sono vari.

Ma per strada, dove negli ultimi anni questo farmaco, usato inizialmente come anestetico generale e da una ventina d’anni nella terapia del dolore, ha cominciato a diffondersi lo chiamano Apache, China Girl, China Town, China White, Dance Fever, Goodfellas, Great Bear, He-Man, Poison, Toe Tag Dope, Tango & Cash o, semplicemente, White Girl: la dama bianca.

Fentanyl is the game changer

Più di 70.000 americani sono morti per overdose di droga l’anno scorso, e un numero crescente di questi decessi sono attribuiti a questo oppioide.

Classica domanda da un milione di dollari: come è stato possibile che un antidolorifico, un farmaco medico usato nella terapia del dolore per le neoplasie sia diventato una sostanza comune d’abuso quasi comune tra gli americani?
Il fentanyl venne sintetizzato nel 1959 da Paul Janssen, un chimico belga…

Una figura interessante Janssen, fondatore della Janssen Pharmaceutica N.V. che dal 1961 fa parte della Johnson & Johnson e, nel 1985, della Xi’an-Janssen Pharmaceutical Co., Ltd., la prima azienda farmaceutica occidentale della Repubblica Popolare Cinese….


Esattamente. Ha sviluppato molti derivati della morfina, ma il fentanyl era particolarmente redditizio per Janssen Pharmaceutica.

Il fentanyl, spiegava Janssen, «ha permesso per la prima volta di eseguire lunghe operazioni e, insieme ai suoi successori, preannunciò una rivoluzione nella sala operatoria».

Operazioni a cuore aperto come quelle praticate oggi, sosteneva Janssen, non sarebbero state possibili senza il fentanyl. 

Insomma, come spesso accade, quel farmaco fu una svolta.

Diventò l’anestetico più usato al mondo. Come hai ricordato la Janssen Pharmaceutica fu acquistata dal colosso americano Johnson & Johnson nel 1961 e Paul Janssen continuò a lavorare per l’azienda, incaricata di sviluppare altri tipi di fentanyl.

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Fentanyl, l’oppioide che uccide si trova anche in Italia

28/08/2019 Ci sono anche in Italia vittime del Fentanyl, l’oppioide che è al centro delle polemiche negli Usa dopo la condanna della casa farmaceutica Johnson&Johnson per la strage provocata dalla dipendenza da farmaci

Solo nel 2018 Trump ha dichiarato emergenza nazionale la strage fatta dagli oppioidi fra gli americani, ma è dagli anni Novanta che negli Usa l’eccesso di prescrizione di farmaci crea dipendenza nella popolazione.

A noi lo hanno mostrato prima le serie tv dei numeri reali.

Negli anni 2000 i morti sono stati 400mila, più che negli incidenti stradali.

Il primo imputato si chiama Fentanyl e si vende anche in Italia.

«Il Fentanyl e le sostanze illegali simili sono fra 100 e 1000 volte più potenti dell’eroina» ha spiega Simona Pichini, prima ricercatrice all’Istituto Superiore di Sanità, a Repubblica.

La prima vittima identificata del Fentynal in Italia è stato un 39enne di Milano che aveva comprato droga sul web e aveva in corpo un analogo del medicinale.

Nel mese di febbraio una nuova droga è stata sequestrata, per la prima volta in Europa, dagli investigatori della Sezione operativa centrale del Comando carabinieri per la Tutela della salute (Nas).

Era contenuta in un pacco postale spedito dall’estero e indirizzato a una città del centro Italia.

Gli investigatori l’hanno classificata come «miscela psicoattiva altamente tossica»: una struttura simile a quella del Fentanyl ma effetti ancora più devastanti.

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Droga

L’epidemia silenziosa e mortale del Fentanyl, dagli States all’Italia

28/08/2019

È tornato alla ribalta dopo l’improvvisa morte del celebre chef Andrea Zamperoni al comando della cucina del ristorante di New York “Cipriani Dolci”.

L’oppioide sintetico però non è affatto una novità nel mercato della droga.

E secondo Riccardo C. Gatti, esperto di dipendenze, «ci sono alte probabilità che arrivi in modo massiccio anche qui»

Il Fentanyl però non è affatto una novità nel mercato della droga.

Prodotto sin dagli anni ’60 come anestetico e antidolorifico è presto diventato una sostanza da sballo.

Oppioide sintetico potentissimo, tagliato con l’eroina, è diventato celebre in Italia nel 2016 grazie ad un servizio de Le Iene che lo definiva impropiamente “droga dell’est”.

Nel 2018 poi era il protagonista della serie Netflix “Dope” che mostra sotto una molteplice prospettiva il dilagare del terrificante fenomeno dello spaccio e del narcotraffico negli Stati Uniti.

Ne parlano in prima persona nelle interviste, montate in ritmo serrato, i criminali, i poliziotti e coloro che delle sostanze fanno uso.

La seconda puntata, decisamente quella che lascia più turbati, racconta Baltimora, nel Maryland.

La città è considerata la Ground Zero dell’epidemia di oppiodi sintetici negli Stati Uniti.

La città, storicamente nera e povera, era l’epicentro della dipendenza da eroina.

L’ingresso sul mercato del fentayl è avventuo attraverso l’eroina, causando un ondata di morti tra i dipendenti storici e inondando in breve tempo le strade per via della dipendenza fulminea che crea.

I dati ufficiali parlano di una vera ecatombe da fentanyl in tutti gli States. Il farmaco infatti ha falciato 200mila persone dal 2014 ad oggi.

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Droga, criminalità e strade piene di zombi: l’altra faccia dell’America, Kensington Philadelphia 27 SETTEMBRE 2021

Un’America che i media non fanno vedere, quella del degrado urbano e della depressione; quella della miseria, dei senzatetto, dei reietti che si rifugiano nel mondo della droga.

Un esempio clamoroso viene dalla città di Philadelphia, proprio quella che cantava Bruce Springsteen negli anni ’90: le strade di una città operaia, dove le fabbriche non ci sono più e lo spettro della recessione economica si abbatte sui più deboli che in un soffio diventano emarginati.

Come gran parte del paese, questo problema è il risultato della diffusione di un oppioide sintetico molto potente, il Fentanyl. Fino a 100 volte più potente della morfina rappresenta un pericolo reale per chi ne abusa, ma anche per medici e poliziotti: l’inalazione di poche particelle può risultare letale

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Cartello e Fentanyl in Messico