Bollette luce in calo
Nel primo trimestre 2023 bollette della luce giù del 19,5%
Le bollette della luce caleranno del 19,5% nel primo trimestre del 2023 rispetto all’ultimo trimestre del 2022 per gli utenti che sono ancora sul mercato tutelato e non hanno optato per il libero mercato.
Lo ha reso noto Arera, l’agenzia pubblica che fissa le tariffe di luce e gas sui mercati tutelati.
Le cause del calo sono due:
- la diminuzione del prezzo del metano, principale fonte di elettricità, causata dalla riduzione della domanda di gas per riscaldamento per via della stagione mite e dell’abbondanza di riserve negli stoccaggi;
- gli interventi del governo contro il caro bollette.
Nonostante la riduzione delle tariffe, il presidente di Arera, Stefano Besseghini, frena gli entusiasmi:
“la variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate”.
“I mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità.
La stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti”.
Le misure del governo
contro il caro energia
Come previsto dal “Piano nazionale di contenimento dei consumi di Gas naturale”, l’ex ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, aveva firmato un decreto con i nuovi limiti temporali di funzionamento degli impianti di riscaldamento a gas naturale, con la riduzione anche di un grado della temperatura degli ambienti riscaldati per la stagione invernale.
Le misure previste dovrebbero generare un risparmio di circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas.
Un’altra misura messa in campo per arginare i rincari energetici è il Bonus sociale luce e gas. Si tratta di una riduzione delle spese sulle bollette di elettricità e gas naturale per i cittadini più svantaggiati con Isee fino a 12mila euro (soglia che sale a 20mila per le famiglie numerose).
L’agevolazione è stata estesa anche al quarto trimestre 2022 e sarà gestita da Arera.
Confcommercio sul caro energia
Anche se i prezzi del gas stanno diminuendo, i rincari energetici rimangono l’emergenza più urgente da affrontare.
Alla luce di questa situazione, le principali richieste di Confcommercio al nuovo Governo sul tema del caro energia sono quindi tre:
- una proroga al passaggio al mercato libero dell’energia;
- sostegni immediati per le imprese più colpite dalla crisi energetica;
- un incontro immediato con le istituzioni per avviare, insieme alle parti sociali, un piano strutturale in accordo con l’Europa.
Confcommercio è da sempre impegnata nel nel sostegno delle imprese del terziario, commercio, del turismo, dei servizi e del trasporto.
Per questo la Confederazione è scesa in campo con una nuova campagna social dal titolo “#SOSbollette – Non spegneteci”, per richiamare l’attenzione del governo a rafforzare misure e interventi urgenti a sostegno delle attività del terziario.
FONTE: Confcommercio