Aliquota IVA azzerata
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Verso un’aliquota IVA azzerata
su prodotti per l’infanzia e
beni di prima necessità

Aliquota IVA azzerata su prodotti per l’infanzia e beni di prima necessità: a definire più nel dettaglio le novità della riforma fiscale in materia di imposta sul valore aggiunto è il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo.

In cantiere con la riforma fiscale, che si apre con l’approvazione del disegno di legge delega nel Consiglio dei Ministri del 16 marzo, un azzeramento dell’aliquota IVA da applicare ai prodotti per l’infanzia e ai beni di prima necessità.

Riforma fiscale 2023
in arrivo aliquota IVA azzerata su alcuni beni

L’IVA, che ha compiuto mezzo secolo, è un’imposta di matrice comunitaria e ogni novità deve conformarsi alla cornice delle norme UE.

Attualmente l’imposta sul valore aggiunto si calcola su quattro aliquote, una ordinaria e altre tre ridotte che si applicano ad alcuni beni e servizi specifici:

  • ordinaria pari al 22 per cento;
  • 4 per cento, ad esempio, per alimentari, bevande e prodotti agricoli;
  • 5 per cento per alcuni altri alimenti;
  • 10 per cento per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi, solo per fare degli esempi.

Maurizio Leo sottolinea:

“Premesso che l’aliquota base del 4 per cento è intoccabile per ragioni comunitarie, le altre possono essere oggetto di rivisitazione”

L’obiettivo del Governo è quello di rivedere l’associazione tra prodotti e aliquote per

“rimediare a situazioni diventate ormai irrazionali.

Un esempio?

“Oggi una bottiglia d’acqua minerale paga il 22 per cento, e può essere riportata invece nell’ambito del 10 per cento dove già troviamo carne, pesce e via dicendo”.

Ma la vera novità in cantiere è l’ipotesi di un’aliquota azzerata

“essenzialmente un meccanismo di esenzione con diritto alla detrazione”

per i prodotti per l’infanzia e alcuni beni di prima necessità.

La legge numero 197 del 2022, all’articolo 1 comma 72, è intervenuta sulla Tabella A, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 per rivedere le aliquote IVA applicabili ad alcuni prodotti.

In particolare, per i prodotti per l’infanzia è stata fissata un’aliquota del 5 per cento su:

  • latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto;
  • preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto;
  • pannolini per bambini;
  • seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.

Allo stesso modo è stata ridotta l’imposta sul valore aggiunto anche per tamponi e assorbenti nell’ambito dei prodotti per l’igiene femminile.

Per le novità introdotte a sostegno degli acquisti per i bambini e le bambine, la relazione tecnica della Legge di Bilancio 2023 stima una riduzione del gettito pari a circa 178,18 milioni di euro su base annua.

In conclusione Leo sottolinea:

“A me sembra un intervento saggio: bisogna ovviamente trovare le risorse

“Per quel che riguarda le coperture, dobbiamo tener conto del fatto che ci muoviamo in un sentiero di finanza pubblica cadenzato da passaggi chiari e predeterminati.

l Documento di economia e finanza ad aprile e la Nota di aggiornamento a settembre definiranno i margini di bilancio per i prossimi anni.

E, come del resto è già accaduto con l’ultima manovra, potranno mettere a disposizione una quota degli spazi che si creano per i primi moduli della riforma”

FONTE: Informazione Fiscale

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