27 gennaio 2023
No vax: l’Agenzia delle entrate con quasi un mese di ritardo conferma. Non pagate la multa di 100 euro
L’Agenzia delle Entrate Riscossione tra i chiarimenti pubblica finalmente, dopo quasi un mese dalla decisione del Governo, che la sanzione dei 100 euro per i non vaccinati non va pagata. E’ sospesa fino al 30 giugno.
Parrebbe che le multe che continuano ad arrivare in questi giorni siano state spedite all’inizio di dicembre.
“Si conferma che l’avviso di addebito è un titolo esecutivo e non una sanzione amministrativa, con la conseguenza che non c’è una scadenza per l’impugnazione e che questa deve essere promossa solo con citazione in opposizione all’esecuzione (art. 615 c.p.c.)”, spiega l’avvocato Fusillo.
“Inoltre, l’Agenzia delle Entrate Riscossione conferma che tutti i termini, compresi quelli per il pagamento e per la riscossione (esecuzione forzata) sono sospesi fino al 30 giugno e che i termini per il pagamento riprenderanno a decorrere dal 1 luglio.
Non occorre fare nulla: le multe che continueranno ad arrivare non avranno alcun effetto sino al termine della sospensione”.
Ecco cosa scrivono in burocratese:
Domanda:
Ho ricevuto da Agenzia delle entrate-Riscossione un avviso di addebito per violazione dell’obbligo vaccinale, inviato prima del 31 dicembre 2022 (data di inizio del periodo di sospensione). Quali sono i termini di pagamento?
Risposta:
Per effetto dell’art. 7 comma 1-bis, introdotto dalla Legge n. 199/2022 (di conversione del DL n. 162/2022) in vigore dal 31 dicembre 2022, che ha disposto la sospensione fino al 30 giugno 2023 delle attività e dei procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall’art. 4-sexies, commi 3, 4 e 6 del DL n. 44/2021, sono sospesi i termini di pagamento, che riprenderanno a decorrere dal 1° luglio 2023.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione tra i chiarimenti pubblica finalmente, dopo quasi un mese dalla decisione del Governo, che la sanzione dei 100 euro per i non vaccinati non va pagata. E’ sospesa fino al 30 giugno.
Parrebbe che le multe che continuano ad arrivare in questi giorni siano state spedite all’inizio di dicembre.
“Si conferma che l’avviso di addebito è un titolo esecutivo e non una sanzione amministrativa, con la conseguenza che non c’è una scadenza per l’impugnazione e che questa deve essere promossa solo con citazione in opposizione all’esecuzione (art. 615 c.p.c.)”, spiega l’avvocato Fusillo.
“Inoltre, l’Agenzia delle Entrate Riscossione conferma che tutti i termini, compresi quelli per il pagamento e per la riscossione (esecuzione forzata) sono sospesi fino al 30 giugno e che i termini per il pagamento riprenderanno a decorrere dal 1 luglio.
Non occorre fare nulla: le multe che continueranno ad arrivare non avranno alcun effetto sino al termine della sospensione”.
Ecco cosa scrivono in burocratese:
Domanda:
Ho ricevuto da Agenzia delle entrate-Riscossione un avviso di addebito per violazione dell’obbligo vaccinale, inviato prima del 31 dicembre 2022 (data di inizio del periodo di sospensione). Quali sono i termini di pagamento?
Risposta:
Per effetto dell’art. 7 comma 1-bis, introdotto dalla Legge n. 199/2022 (di conversione del DL n. 162/2022) in vigore dal 31 dicembre 2022, che ha disposto la sospensione fino al 30 giugno 2023 delle attività e dei procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall’art. 4-sexies, commi 3, 4 e 6 del DL n. 44/2021, sono sospesi i termini di pagamento, che riprenderanno a decorrere dal 1° luglio 2023.
Il ruolo delle Poste per le multe ai non vaccinati che continuano ad arrivare.” Comportamento illegittimo”
Fonte: presskit
L’Agenzia delle Entrate gioca a scaricabarile con le Poste per le multe agli over 50 non vaccinati, che continuano ad arrivare, anche se sono state sospese dal governo.
In questa situazione “emerge un’altra manina: quella delle Poste”, spiega l’avvocato Mauro Sandri.
30 gennaio 2023
“Unitamente al collega Marini abbiamo in corso la verifica delle tempistiche di notifica. E’ emerso che, effettivamente, la gran parte delle multe che sta pervenendo sarebbe stata depositata alle Poste per la notifica la prima settimana di dicembre.
Le Poste avrebbero tenuto ferme le notifiche per parecchie settimane e le avrebbero inviate successivamente all’approvazione della legge.
Un comportamento palesemente abnorme e, comunque, illegittimo, perché le Poste avrebbero dovuto restituire al mittente, vale a dire all’agenzia delle entrate, altro ente pubblico, la corrispondenza ricevuta e non più inoltrabile, se non violando la legge”.
“Nel fuggi fuggi generale dalle responsabilità per l’illegittima notifica delle multe agli over 50, che è in atto da parte di tutti gli enti pubblici interessati, spicca la prospettazione difensiva dell’agenzia delle entrate, che afferma che avrebbe depositato, agli uffici postali competenti per le notifiche, gli avvisi di irrogazione di sanzioni prima dell’approvazione del provvedimento legislativo di rinvio del pagamento delle multe.
Ha suscitato molto scalpore la tesi che ho rilasciato a ByoBlu, che la pubblica amministrazione sia infiltrata nei suoi vertici da esponenti che fanno capo a partiti della precedente maggioranza, e quanto sta accadendo non fa che confermare quella valutazione, fondata su prove evidenti.
Gli avvocati possono svolgere anche indagini difensive in prima persona, qualora siano finalizzate a far emergere problematiche di rilevanza penale.
E’ quello che stiamo facendo e faremo. Lo sappiano i funzionari pubblici che hanno avuto una qualsiasi parte nella filiera estorsiva che stiamo stroncando”.
Fonte: presskit