Migliaia di aerei stanno volando con motori falsificati: lo scandalo che ha colpito Airbus e Boeing
Sotto accusa una società britannica che avrebbe fornito componenti con falsi certificati di sicurezza.
Migliaia di aerei in giro per il mondo starebbero volando con motori falsificati.
A confermarlo è stata la stessa azienda produttrice di questi motori, la Cfm International, che a sua volta punta il dito contro Aog Technics, la quale avrebbe fornito delle componenti non a norma.
Tra gli aerei interessati ci sarebbero i Boeing 737 e gli Airbus A320, che insieme rappresentano la stragrande maggioranza dei velivoli commerciali nel globo.
Il problema riguarda i motori Cfm56 e Cf6: la Cfm, una joint venture tra la statunitense General electric e la francese Safran, ha scoperto che all’interno delle turbine sono presenti componenti il cui certificato di sicurezza è stato falsificato.
La presunta truffa andrebbe avanti dal 2015 e l’azienda ha deciso di fare causa al fornitore di queste componenti, la britannica Aog Technics.
Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, le compagnie aeree e le agenzie di aviazione civile di tutto il mondo sono preoccupate per i rischi connessi a questo scandalo.
Aerei
La Cfm sta mappando i velivoli che volano con motori con parti non omologate.
A oggi, scrive Air Data News, l’azienda è riuscita a trovare 86 documenti falsificati e il numero di motori sospetti ha raggiunto quota 100.
La Faa, l’agenzia statunitense per l’aviazione civile, ha già emesso un avviso affinché i proprietari di jet dotati di motore ispezionino i loro aerei o l’inventario delle parti.
La prima segnalazione di sospetti sull’origine dei componenti è arrivata a giugno dall’Europa, per la precisione dalla portoghese Tap.
Secondo Bloomberg, vettori come Southwest Airlines, United Airlines e Virgin Australia hanno già ammesso di avere aerei equipaggiati con motori falsificati.
Anche diversi aerei militari sarebbero interessati.
Fonte: today