L’idea di un investimento comune europeo è già in panne, in quanto, se per incentivare gli investimenti privati e per eseguire direttamente gli investimenti pubblici i bilanci degli Stati dovranno svolgere un ruolo fondamentale, beh, in questo piano l’Unione Europea non ha un progetto né sa come finanziarlo senza danneggiare il mercato interno. È evidente che questo fondo sovrano europeo incontra una serie di ostacoli di varia natura, tra cui le modalità di finanziamento, dove gli investitori stanno mostrando un minore apprezzamento verso i titoli europei.
D’altra parte, l’Unione Europea si trova a fronteggiare la conseguenza e la concorrenza con gli Stati Uniti. In modo particolare mi riferisco alle decisioni della Fed, dove con l’Inflation Reduction Act è stato varato un programma di sussidi federali alle imprese e alle famiglie con l’obiettivo di sviluppare un’industria basata su tecnologie verdi. Ma nel caso dell’Europa, affidare un piano di sussidi di tale entità ai singoli bilanci nazionali provocherebbe una frammentazione del mercato interno in cui sarebbe falsata la concorrenza tra imprese sussidiate e imprese private di aiuti, andando a distruggere il mercato unico. Cioè sarebbe folle questa transizione verde come la stanno pensando. Sul lato politico sono molti gli esponenti europei contrari, tra cui il premier olandese Rutte, che ha bocciato il progetto sostenendo che prima di varare una serie di fondi bisogna utilizzare quelli già esistenti.
Fonte: Radio Radio TV