Qatargate, perché è stata arrestata Monica Rossana Bellini la commercialista di Panzeri
L’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino si è autosospeso dal gruppo dei Socialisti e Democratici.
Marc Tarabella, il belga suo compagno di gruppo, ci sta pensando.
Sono appesi a un filo: sanno entrambi che la magistratura del Belgio usa e continuerà a usare il pugno di ferro.
Ieri Bruxelles ha spiccato il mandato di cattura internazionale che la Guardia di Finanza di Milano ha prontamente eseguito, arrestando a Milano la commercialista di Antonio Panzeri, Monica Rossana Bellini.
La 55enne commercialista, con studio a Opera, sarebbe legata sia alla famiglia Panzeri che a quella di Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili.
Nel primo caso si sarebbe occupata della contabilità, nel secondo avrebbe rilevato la maggioranza delle quote della Equality Consultancy, fondata insieme al padre e al fratello minore di Giorgi.
Il curriculum della commercialista Monica Rossana Bellini
lo scorso dicembre sottoposta a una lunga perquisizione della Guardia di finanza che ha sequestrato una mole di documenti contabili, è una pagina fitta di ruoli che spaziano dalla consulenza fiscale alla presenza in municipalizzate fino agli incarichi tuttora in corso – una dozzina – come quello di componente collegio sindacale di Sogemi, società che gestisce i mercati all’ingrosso di Milano.
Il mandato di arresto firmato da Bruxelles è arrivato sulla scrivania del procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale, che per conto dei magistrati belgi sta svolgendo alcuni accertamenti.
La convalida dell’arresto della commercialista Bellini, è arrivata appena 24 ore dopo la notizia del “pentimento” di Panzeri.
Il procuratore generale belga ha ottenuto dall’ex eurodeputato – prima del Pd, poi Articolo1 – più che una confessione, una abiura:
per la seconda volta nella storia giudiziaria del Belgio è stata applicata una norma sul pentitismo che suona come qualcosa di più di un patteggiamento.
Si riconosce la piena colpevolezza e si collabora con tutte le fasi dell’indagine in cambio di uno sconto importante sulla pena e un accordo tombale sui risarcimenti: in questo caso un milione di euro e una multa.
L’abiura non è bastata, a quanto pare, a mettere al riparo la figlia dell’imputato, l’avvocato Silvia Panzeri, che è stata messa su un volo dalla polizia penitenziaria e consegnata agli omologhi belgi.
Né per tutelare la moglie dell’ex eurodeputato, ai domiciliari.
Per la magistratura di Bruxelles, la commercialista Bellini
si sarebbe occupata della “consulenza gestionale e finanziaria” di Panzeri e della moglie, mettendo in atto a beneficio dei coniugi, questo è il sospetto agli atti, “operazioni di riciclaggio” attraverso alcune società
Agli inquirenti Panzeri ha confidato di aver versato a rate una cifra compresa tra i 120 e i 140 mila euro a Marc Tarabella.
Ma ha anche tenuto a scagionare altre figure, contribuendo a fare chiarezza sul perimetro dell’inchiesta.
Come nel caso dell’eurodeputata del gruppo S&D Maria Arena, già presidente della sottocommissione Diritti Umani, carica nella quale gli era succeduta.
“Ciò che Panzeri ha tenuto a dire – ha detto il suo avvocato Laurent Kennes alla tv belga Rtbf – a proposito di questa signora cui era molto vicino, è che è particolarmente desolato.
Sa di aver tradito delle persone, tradito la fiducia di alcune persone, e Maria Arena è tra queste. Ritiene che sia una persona estremamente retta”.
Fonte: ilriformista