OGM Bill Gates
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Partendo da un articolo uscito in questi giorni sugli investimenti OGM di Bill Gates, ci sembra interessante fare un riepilogo di alcuni fatti accaduti da alcuni anni addietro a oggi e mettere insieme alcune tessere del puzzle.

Bill Gates
investe negli allevamenti OGM
e costruisce un monopolio alimentare

13 gennaio 2023

Il multimiliardario Bill Gates sta puntando sull’approvvigionamento alimentare mondiale, sia nel campo agricolo che negli allevamenti di animali.
Per quanto concerne gli animali di allevamento pare che Gates abbia donato decine di milioni dollari all’organizzazione UKAid, fondo progettato per sostenere l’impegno del Regno Unito nella riduzione della povertà e nel controllo delle fonti alimentari per i più poveri del mondo, con lo scopo di investire sulla modifica genetica degli animali da allevamento.
Nel gennaio 2018, egli ha visitato la Langhill Farm dell’Università di Edimburgo per inaugurare l’Accademia globale per l’agricoltura e la sicurezza alimentare.

Geoff Simm, professore dell’università, ha dichiarato:

“Non si tratta solo di agricoltura e sistemi di approvvigionamento alimentare, ma anche di politica, governance, conflitti, cambiamenti ambientali e tanti aspetti diversi”

Inoltre, secondo Reuters, Gates sta investendo 40 milioni di dollari per sviluppare vaccini per il bestiame e renderli accessibili ai piccoli agricoltori più poveri in Africa e in Asia meridionale attraverso la GALVmed, partnership pubblico-privata con sede a Edimburgo.

Nel gennaio 2020, la Fondazione Gates ha annunciato la creazione di un’entità no-profit chiamata Gates Ag One, che mira a fornire ai piccoli agricoltori dei paesi in via di sviluppo gli strumenti e le innovazioni necessarie per una produzione sostenibile e per adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.

Ora il miliardario è anche il più grande proprietario privato di terreni agricoli in America, dove ha acquistato 110mila ettari.

Va ricordato tra l’altro che Gates sta allo stesso tempo investendo anche nel nuovo mercato della carne sintetica.

La manipolazione
dei politici e pseudo-filantropi

Ancora una volta vengono a galla le contraddizioni dei politici e degli pseudo-filantropi che dichiarano di battersi per fermare il riscaldamento globale e per tutelare l’ambiente offrendo come soluzione, in questo caso, l’ingegneria genetica e i vaccini, che manipolerebbero ancora di più la natura mettendo a rischio la biodiversità.

I reali motivi dietro tali scelte non sono proprio chiari, ma potrebbero essere diversi, ad esempio introducendo nuove specie animali OGM le multinazionali potrebbero detenerne il brevetto e dunque andare a costruire un monopolio.

Viene da chiedersi dunque, è questo il modo in cui i governi globali e i filantropi si stanno impegnando a raggiungere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ONU?
Tra tali obiettivi troviamo la sconfitta della povertà e della fame nel mondo, tuttavia pare che il vero impegno che l’élite si appresti a conseguire sia l’accentramento del controllo sulle fonti e sulle catene di approvvigionamento alimentare nelle mani di pochi monopolisti.

FONTE: avanti.it

Da qui torniamo un po’ indietro con solo alcuni dei tasselli, per poi procedere nuovamente verso gli anni più recenti

Ogm:
Bill Gates vuole capire
se aiutano i poveri

15 ottobre 2003

È possibile che gli alimenti geneticamente modificati possano aiutare le persone malnutrite con extravitamine?

Bill Gates ha deciso di scoprirlo investendo 25 milioni di dollari nella ricerca sugli Ogm.
Il progetto di ricerca di Gates, ribattezzato “bio-fortify” perché vuole capire se si possono arricchire di vitamine e nutrimenti il mais, il riso e le patate dolci che costituiscono l’unico alimento di oltre 800 milioni di persone, durerà 10 anni e verrà gestito da una rete di centri di ricerca chiamato Harvest Plus, dall’International Centre for Tropical Agriculture e dall’International Food Policy Research Institute.
Ma del progetto fanno parte anche il dipartimento di agricoltura americano, la Banca mondiale e alcune aziende biotecnologiche americane.
Partners che hanno attirato molte critiche sul progetto di Gates; la dottoressa Sue Mayer di Genewatch ha dichiarato:

«Questo progetto è solo un cavallo di Troia per far digerire gli Ogm ai poveri»

FONTE: vita.it

Bill Gates, Kofi Annan
e gli ogm in Africa

15 settembre 2010

La multinazionale chimica statunitense Monsanto (Ndr dal 2018 acquisita dalla Bayer) arricchisce la propria rete di alleanze per diffondere prodotti agrochimici nei Paesi del Sud del mondo.
E Kofi Annan, già segretario dell’Onu e oggi presidente del Cda AGRA (Alleanza per la rivoluzione verde in Africa) (Ndr il link di allora non è più disponibile, quindi è quello odierno), è diventato il canale per aprire definitivamente i prodotti agrochimici della Monsanto all’agricoltura africana.

I principali finanziatori dell’AGRA sono le Fondazioni Gates e Rockefeller, che nel 2006 hanno contribuito con 456 milioni di dollari e avviato in seguito un programma di ricerca sulle sementi.

La Fondazione Gates ha negli anni istituito una stretta partnership con la Monsanto, con l’obiettivo di sostituire la fornitura di aiuti alimentari costituiti da frumento, riso e mais con sacchi di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti chimici e sementi geneticamente modificate.

La fondazione Gates risulta dunque direttamente interessata alla promozione e alla diffusione dei prodotti Monsanto nei Paesi del Sud del mondo, nonostante le prove crescenti dei rischi, sia ambientali sia economici, della produzione e consumo di prodotti agrochimici e OGM.
In questo senso, insieme ad altre società tra cui la Monsanto, la Fondazione Gates sta investendo in un progetto di “Banca delle Sementi” in cui conservare tutte le varietà di semi esistenti al mondo, al fine di prevenire i loro affari nell’eventualità di un disastro genetico.

FONTE: altreconomia

Le relazioni pericolose
tra la Fondazione Bill Gates
e la Monsanto

24 settembre 2010

La relazione sospetta tra i due sembra essere ancora più salda, nonostante il recente fallimento dei semi venduti in Sudafrica dalla multinazionale, dove i contadini locali hanno perduto milioni di dollari di potenziali guadagni a causa degli “82mila ettari di mais geneticamente modificato che non ha prodotto nulla”, scrive Food First (Ndr il link di allora non è più disponibile, quindi è quello odierno). Le piante apparivano in salute ma alcune fattorie, secondo gli ambientalisti locali, hanno subito perdite nel raccolto fino all’80%.

La Monsanto afferma che si è trattato di un errore di laboratorio, non mettendo in discussione perciò la tecnologia in sé, bensì il caso specifico. In realtà, gli incidenti non sono così rari. Ma, ancora più importante, è che una società non dovrebbe avere il diritto di fare esperimenti e rischiare di danneggiare l’approvvigionamento alimentare di interi paesi.
E ancor meno accettabile, che una fondazione che si occupa di combattere la fame nel mondo sovvenzioni questo genere di attività

Il Seattle Times cita Travis English, di AGRA Watch della CAGJ:

“La nostra preoccupazione maggiore è che la fondazione stia investendo nella Monsanto per ottenere un profitto”.

Per quanto riguarda la multinazionale non avevamo dubbi ma, ora, il timore di un pericoloso accordo tra i due l’abbiamo anche noi.

FONTE: greenme

Perché
Leonardo DiCaprio
e Bill Gates
investono nella carne vegetale

22 novembre 2017

La carne vegetale non è solo un’alternativa agli insostenibili allevamenti intensivi, ma anche un’opportunità di business concreta.

FONTE: lifegate.it

Bill Gates finanzia
la ricerca genetica
di una super-mucca
per l’Africa.

31 gennaio 2018

Bill Gates ha annunciato che la fondazione che porta il suo nome e quello di sua moglie investirà 40 milioni di dollari in cinque anni nella Global Alliance for Livestock Veterinary Medicine (GALVmed, Ndr link odierno), un ente senza scopi di lucro specializzato in genetica e farmacologia animale, con sede a Edimburgo in Scozia.
L’obiettivo è quello di creare, attraverso l’ingegneria genetica, una super-mucca, incrociando bovini britannici e africani per ottenere esemplari in grado di produrre più latte ma in condizioni climatiche molto ostiche.
Un esemplare di specie britannica Holstein produce mediamente 19 litri di latte al giorno, mentre le vacche africane sono in grado di produrne poco più di 1,6 litri, riuscendo tuttavia a sopravvivere al caldo estremo, alle avversità meteorologiche e mangiando meno degli esemplari europei.

FONTE: ilfattoalimentare.it

La spinta delle lobby
per deregolamentare
gli ogm in Europa

29 marzo 2021

  • Centinaia di documenti mostrano il tentativo sempre più imponente di pressione sull’Europa perché deregolamenti gli ogm: sono i “Crispr Files”, che il Corporate Europe Observatory ha condiviso in anteprima con Domani, Der Spiegel e altri giornalisti europei. 
  • La Corte di giustizia dice che le nuove tecnologie vanno regolate come tutti gli ogm, ma Bruxelles produrrà il primo studio sul tema e i file rivelano che già da tempo c’è l’intento di deregulation. 
  • Ecco le lobby, perché Gates le finanzia, come si adattano allo zeitgeist sfruttando ingannevolmente il tema clima. E i riflessi in Italia.

FONTE: editorialedomani

OGM Bill Gates
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