Amazon licenzia 18 mila dipendenti,
quasi il doppio delle attese.
Il colosso ha perso il 44% in un anno
Saranno 18mila e non 10mila i posti di lavoro che Amazon si appresta a tagliare per far fronte ai venti contrari di un mercato in recessione.
La notizia giunge dopo l’annuncio dell’accordo di un prestito che il colosso dell’e-commerce riceverà quest’anno da alcune banche per un ammontare complessivo di 8 miliardi di dollari.
Il colosso ammette
di aver assunto personale
troppo rapidamente
Il ceo di Amazon, Andy Jassy, in una nota ai dipendenti che la società ha pubblicato sul suo blog, ha affermato:
«In genere aspettiamo a comunicare queste decisioni fino a quando non riusciamo a parlare con le persone che sono direttamente interessate»
«Tuttavia, poiché uno dei nostri compagni di team ha fatto trapelare queste informazioni esternamente, abbiamo deciso che era meglio condividere questa notizia prima in modo da poter ascoltare i dettagli direttamente da me».
Il gigante in mano a Jeff Bezos ha specificamente riconosciuto di aver assunto lavoratori troppo rapidamente nei magazzini dopo il boom di ordini online registrato durante la pandemia.
Jassy prosegue:
« Amazon ha resistito a pressioni di mercato difficili in passato, e continueremo a farlo»
«Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte».
Il piano di ristrutturazione
Non solo licenziamenti.
Quello pianificato da Amazon, così come dalle altre società tech in difficoltà, è un vero e proprio piano di ristrutturazione.
Nel tentativo di limitare quanto più possibile le perdite, Amazon ha congelato le assunzioni per ruoli aziendali nella sua attività di vendita al dettaglio, ha chiuso il suo servizio di telemedicina Amazon Car e ha chiuso tutti i suoi call center statunitensi tranne uno, ridimensionando anche Amazon Scout, il suo progetto di robot di consegna di lunga data.
Queste mosse non sono state sufficienti a impedire che la capitalizzazione di mercato della società scendesse sotto i 1.000 miliardi di dollari per la prima volta da aprile 2020 (il colosso dell’ecommerce vale 868 miliardi di dollari, -44% negli ultimi 12 mesi).
FONTE: milanofinanza
