Allison Mack e il suo ruolo in NXIVM, la setta del sesso di Keith Raniere
Allison Mack è una delle figure più famose tra quelle legate al caso della setta del sesso, o sex cult, chiamata NXIVM.
Lo è per un buon motivo: tutti la conosciamo come Chloe, personaggio tra i principali protagonisti di Smallville.
Sì, parliamo proprio della serie teen drama sulle origini di Superman che tutti abbiamo seguito appassionatamente da ragazzi, durante gli anni ’00.
Nel 2010, mentre la serie si avvia alla fine, la Mack si fa coinvolgere nella sezione di Vancouver dell’organizzazione. Con lei c’è anche una co-star di Smallville, Kristin Kreuk (Lana Lang).
Quest’ultima fa in modo di limitare il proprio coinvolgimento, per sua fortuna, tirandosene fuori nel 2013.
Per la Mack, come sappiamo, va diversamente. Ma andiamo con ordine
Il gruppo NXIVM (pronuncia: Nexium) nasce nel 1998 come programma di “auto-aiuto” psicologico per l’empowerment personale, su iniziativa di Keith Raniere. Nel corso degli anni successivi è lui quello che riesce a trasformare l’organizzazione in una sorta di setta. Tutto è basato su un sistema “padrone/schiava” di rapporti sessuali regolari.
Le nuove iniziate devono avere un rapporto con Raniere ed essere addirittura “marchiate”, come il bestiame, con le iniziali dell’uomo.
La Mack, partendo da un ruolo marginale, si fa presto strada verso la vetta dell’organizzazione; è affascinata dal carisma del leader ma anche, come ammette lei stessa, spinta dalla speranza di fare davvero qualcosa di buono per sé stessa.
L’organizzazione, strutturata come un classico schema piramidale, fa anche altro oltre a stabilire una trama di rapporti gerarchici veicolati dal sesso.
Per esempio, nell’agosto di ogni anno è prevista la donazione da parte di ciascun membro di 2000 dollari in onore del compleanno di Raniere.
Il tutto con tanto di celebrazioni nel corso di una settimana speciale a lui dedicata.
Contiamo che l’organizzazione opera tra Stati Uniti, Canada, Messico e centro-America e coinvolge, tra il 1998 e il 2018, fino a sedicimila persone.
Tra queste figurano attrici di Hollywood, ereditiere e persino il figlio di un ex-Presidente del Messico.
Sì, sembra di vedere da una parte la Famiglia Manson, dall’altra l’organizzazione del “Leader” dei Simpson (S09E13).
Secondo i rapporti delle indagini, Raniere ha attorno a sé una cerchia di 15/20 ragazze che possono avere rapporti solo con lui; ma delle quali lui può “far uso” a piacimento.
A costoro si insegnano anche, in un miscuglio confuso di filosofie new age e corsi psicologici, le esigenze del “maschio” e ciò che occorre sapere per soddisfare i suoi piaceri.
Uno dei terribili casi emersi dalle testimonianze è quello di una ragazza di nome Daniela (cognome anonimo, naturalmente). Costei racconta di essere stata “cresciuta” dall’organizzazione, dai 16 anni fino ai 18, per perdere la verginità con Raniere.
In seguito la medesima persona è stata tenuta in confinamento per due anni con l’accusa di aver “messo su troppo peso”.Questa era una delle fisse di Raniere.
Controllare il peso e l’aspetto fisico (quindi la salute) delle adepte, per tramite di altre di livello superiore, come la Mack, che trasmettevano loro i “compiti” assegnati.
Compiti che spesso e volentieri includevano preparazione a pratiche sessuali di ogni tipo, ma potevano anche riguardare il classico “portami un caffè”.
Lauren Salzman, una dei testimoni chiave, racconta che lei ed Allison Mack erano due tra le componenti di una cerchia di sette “schiave di prima linea”. Costoro erano presenti poco prima dell’inizio di una cerimonia di “re-impegno”, che avrebbe previsto sesso orale di gruppo e altre pratiche, poi però interrotta dagli agenti che hanno arrestato Raniere e la Mack nel 2018.
Ci sarebbe molto altro da dire.
La sola Mack affronta accuse di traffico sessuale, racket e lavoro forzato.
La condanna per Keith Raniere è di 120 anni di prigione (quindi, di fatto, a vita). L’attrice ne ha avuti invece “solo” tre, clemenza forse dovuta alla sentita lettera di rimpianto da lei indirizzata alle vittime.
Al momento Allison Mack non si è espressa in modo significativo sulla sua condanna.
La cosa per lei forse migliore da fare sarebbe di accettarla e scontarla sapendo che, visti i suoi crimini, poteva andarle molto peggio.
E per quanto riguarda tutti quanti noialtri, inutile negarlo.
Un duro colpo vedere un personaggio della nostra infanzia ridotta a questo modo.
Fonte: lascimmiapensa